
Originariamente Scritto da
Borat

Immagino che chi segue qualche volta
Cosa state ascoltando abbia notato una certa mia preferenza per Vangelis.
Vangelis, al secolo Evangelos Papathanassiou (Grecia, 1944) è un musicista autodidatta che dice di non saper leggere e scrivere la musica. Secondo me è una balla, diceva così anche Pavarotti.
Basta vedere in Wikipedia, c'è molto. E' uno che se ne sbatte abbastanza delle compagnie discografiche, se ne infischia delle classifiche, è recalcitrante a fare concerti, evita come la lebbra lo star system e le cagate parasociali, non vuole fare la musica che gli chiedono a meno che l'idea non piaccia a lui o per amici suoi. Accetta o respinge a seconda di come gli girano i contratti, ha scritto album più o meno sperimentali, musica per teatro, cinema, documentari (Rossif, Custeau e altri), ha collaborato con vari vocalist (Jon Anderson, Milva, Irene Papas, altri). E' scappato da giovane dalla Grecia perché con la dittatura dei colonnelli tirava una brutta aria e ci è tornato solo a fine anni Ottanta.
Conosce e usa ogni sorta di strumento ma siccome predilige l'improvvisazione e ritiene che si debba minimizzare il tempo tra ispirazione e realizzazione di un brano musicale (e, forse anche per limiti suoi nello scrivere la musica) per fare più in fretta fa molto con i sintetizzatori, che a suo dire gli hanno permesso di starsene per decenni sostanzialmente in uno scantinato a produrre strutture armoniche che solo pochi anni prima gli avrebbero imposto la disponibilità di un'orchestra sinfonica.
Di solito produce melodie abbastanza elementari e non sempre orecchiabili. Le sue peculiarità vanno cercate molto più nella combinazione di strumenti acustici ed elettrici/elettronici, nelle timbriche che elabora per i sintetizzatori e sul piano dell'armonia. Ma con una quarantina di album, decine tra film documentari e credo 45 anni di pubblicazioni, si va un po' male a trovare un filo conduttore. Diciamo che ha fatto tutto e il contrario di tutto. Per lo più roba strumentale, comunque. E raramente cantata con parole dotate di significato. Probabilmente la sola costante è che è un orso e non vuole attorno rompiballe. Non si sa neanche se sia sposato o che, anche perché concede un'intervista ogni morte di papa, è un mezzo miracolo che esistano sue foto...
Edit. Vi risparmio lo spot della pasta Barilla degli anni ottanta, ma questo ve lo devo infliggere perché è in circolazione in Italia in questi giorni.
L'album è "Voices" (1995 credo), il brano "Ask the Mountains", mentre voce e testo sono di Tina Nordesten.
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