I condizionamenti ambientali, le strategie di potere, la (dis)informazione pilotata, la creazione indotta di nuovi bisogni stanno un pò alla base di un malessere comune ove se vogliamo i più (s)fortunati sono coloro che ne sono consapevoli.
Quale lo spazio lasciato alla tanta decantata libertà, all'autonomia di giudizio e alla libera autodeterminazione?
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Matteo
moriremo tutti.
Bel tema
Lo spazio è poco sopratutto perchè ci tengono artatamente disinformati su tutto.
Ci dicono tramite mezzi di informazioni compiacenti le maggiori balle un pò in ogni campo, per farci stare buoni come una rana che non salta dalla padella se il fuoco è lento e quindi via via si abitua a farsi cuocere.
Le balle più sono grosse più ci viene difficile pensare che siano menzogne, ma appunto lo sono. Sono condizionamenti psicologici e strategie della comunicazione ben conosciute ai professionisti di cui si avvalgono queste menti più o meno occulte, per convincerci del falso a loro vantaggio.
L'informazione è potere, e chi ce l'ha non la vuole condividere con la massa, la quale quanto più è disorganizzata ed inconsapevole, più può essere controllata da un piccolo gruppo di persone organizzate, controllando la diffusione dell'informazione (o disinformazione) stessa.
Quindi se l'informazione è poca lo è anche la libertà, che si fonda sulla conoscenza, in base alla quale si può operare la propria scelta.
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You have to be trusted by the people that you lie to. Pink fLOYD
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