Un branco di buffoni.
A cominciare da quelli che "si sta chiusi", "no, sta chiuso solo X", "no bisogna stare aperti"; il tutto nel giro di pochi gg (se non ore) dalla prima ...
A continuare con quelli che "la produttività" che non sanno manco cosa significhi il termine.
A finire con quelli che "la crisi" (se c'è crisi c'è poca domanda quindi puoi anche star chiuso) o "c'è la ripresa" (se c'è la ripresa bene; richiami la gente dalla CIG* oppure chiedi lo straordinario a seguire oppure chiami gente a tempo determinato a coprire i picchi) o "oddio il ponte" (come se il ponte non fosse coperto da ogni dipendente con FERIE; manco fosse regalato e manco i giorni di ferie aumentassero se qualcuno decide di fare il ponte; e come se il giorno di ferie dell'ipotetico ponte non dovesse essere autorizzato come tutti gli altri).
A proposito: in un esempio di azienda sana che ha fatto utili nel 2010 e che comunque sta migliorando il suo andamento nel 2011 il 17 si chiude e il 18 è stata decretata chiusura aziendale.
Vadano a chiedere in Germania come fanno ad essere una potenza economica nonchè motore della flebile ripresa come ci riescono pure lavorando un equivalente di ore paurosamente inferiore a quello italiano.
Forse perchè loro il concetto di produttività ce lo hanno ben chiaro: in mente e nell'organizzazione della produzione.
E chiudo come ho iniziato: un branco di B - U - F - F - O - N - I.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
credo che se avessero saputo come saremmo finiti 150 anni dopo direi che se li sarebbero davvero goduti i loro 20 anni.
mi pare fu D'Azeglio che disse "abbiamo fatto l'Italia,ora bisogna fare gli Italiani" bhe,col senno di poi credo che l'impresa non sia riuscita.
Volete sapere l'unico momento in cui gli Italiani sono veramente uniti? o per lo meno la stragrande maggioranza....quando gioca la nazionale di calcio,per il resto è un'accozzaglia di culture che non hanno mai avuto modo di mescolarsi in modo equilibrato.![]()
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Più che quotare anche le virgole, aggiungono anche un imbecilli, ridicoli e patetici. E lo dice un libero professionista, che lavora 7 giorni su 7, e quindi han ben pochi interessi a dirlo. In un paese in cui la classe politica è la prima a essere il fulcro di tutti gli sprechi di soldi, sbucciano le palle per 8 ore di festa agli sfigati di dipendenti. Ma bruciassero.
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Sul fatto del sentimento patriottico dell'italiano medio siamo d'accordo. ci si ricorda della patria solo in occasione delle partite della nazionale. Ma ce anche da dire che siamo uniti da solo 150 anni, quindi di strada da fare INSIEME ce nè ancora molta. Ma alla fine vedrai, che man mano che passeranno i decenni anche le differenze linguistiche e di usi e costumi si assottiglieranno sempre più.
L'importante a mio modo di vedere, è pensare a cosa ci unisce e non a cosa ci divide. Altrimenti mentalmente ritorneremmo all'epoca dei Comuni.
Secondo me,un'Italia "culturalmente" appiattita perderebbe il suo perchè.
Il bello del nostro paese è proprio la varietà culturale,sociale,storica che può offrire,è un dato di fatto ogni zona è frutto di un'esperienza storica a se' stante.
Se questa varietà venisse appiattita sarebbe un'immensa perdita,a mio avviso.
Francamente stento a capire alcune opinioni apertamente contro l'unità d'Italia,non ho mai capito perchè stia crescendo questo sentimento di differenziazione dal vicino (autonomia del Salento per esempio),a tutti costi un volersi distaccare dagli altri.
Nella mia zona c'è un "movimento" che come motto ha "La Valsesia non è Italia" e vorrebbe l'autonomia totale (cioè proprio uscire dall'Italia),francamente mi sembra una boiata colossale,cioè un progetto che si basa sul nulla visto che non capisco dove stia questa incolmabile differenza tra la Valsesia e l'Ossola per esempio.In cosa i valsesiani sarebbero migliori dei biellesi o di quelli di Bannio Anzino?
Poi ci si dimentica del fatto che storicamente siamo una nazione giovanissima,cioè 150 anni (e anche meno) in termini storici sono tutto fuorché tanti.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Guarda quello che emerge dallo statuto d'autonomia del 1972 mi sembra diverso
art. 75
Sono attribuite alle Province le seguenti quote del gettito delle sottoindicate entrate tributarie dello Stato, percette nei rispettivi territori provinciali:
a) i nove decimi delle imposte di registro e di bollo, nonché delle tasse di concessione governativa;
b) i nove decimi delle tasse di circolazione relative ai veicoli immatricolati nei rispettivi territori;
c) i nove decimi dell'imposta sul consumo dei tabacchi per le vendite afferenti ai territori delle due province;
d) i sette decimi dell'imposta sul valore aggiunto, esclusa quella relativa all'importazione, al netto dei rimborsi effettuati ai sensi dell'art. 38-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni;
e) i quattro decimi dell'imposta sul valore aggiunto relativa all'importazione riscossa nel territorio regionale, da ripartire nella proporzione del 53 per cento alla Provincia di Bolzano e del 47 per cento alla Provincia di Trento;
f) i nove decimi del gettito dell'imposta di fabbricazione sulla benzina, sugli oli da gas per autotrazione e sui gas petroliferi liquefatti per autotrazione erogati dagli impianti di distribuzione situati nei territori delle due province;
g) i nove decimi di tutte le altre entrate tributarie erariali, dirette o indirette, comunque denominate, inclusa l'imposta locale sui redditi, ad eccezione di quelle di spettanza regionale o di altri enti pubblici.
Nell'ammontare delle predette quote sono comprese anche le entrate afferenti all'ambito provinciale ed affluite, in attuazione di disposizioni legislative od amministrative, ad uffici situati fuori dal territorio delle rispettive province .
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Segnalibri