Storia tristissima...
Riposi in pace, un abbraccio alla sua famiglia.
Ciao papà...
Ecco cosa vuol dire puntare il dito e parlare sempre di mostri, assassini, pirati, e quant'altro...
RIP![]()
Mi dispiace moltissimo,non fraintendetemi.. però scusate eh.. hanno tentato DI TUTTO per prenderlo,gli hanno anche lasciato da mangiare,gli hanno detto che non era successo nulla di grave (cioè la verità),hanno tentato in tutti i modi di riprenderlo e salvargli la vita e lui ha fatto DI TUTTO per non farsi trovare fino a morire di stenti..cioè..non mi sembra tanto logico..
Lou soulei nais per tuchi
Ecco, prima che si scateni il finimondo.
C'entra. O meglio, c'entrerebbe.
Ma questo non è il luogo per affrontare una discussione di questo tipo.
Troppa contingenza. E tirare in ballo persone defunte usandole come riferimento mi ha sempre fatto tristezza.
Son io che faccio il solito errore di voler riassumere il mio intricato ed organico pensiero in una sola frase.
Per dire qualcosa di preciso su questo tristssimo caso, ripeto che questo ragazzo mi fa una grandissima pena e pietà, bisognerebbe conoscere esattamente come era uscito dall'incidente....
Io ho seguito parecchia gente incappata in incidenti anche non sanguinosi o tremendi, diciamo, che dopo non erano più gli stessi di prima.
Penso che fra paura, senso di colpa per non aver evitato l'incidente, per non aver riportato la macchina intatta a casa, per i feriti a bordo, e sopratutto spesso per danni magari al cervello ed altro, insomma: non sono più quelli di prima.
Lo shock da incidente può essere una cosa seria e grave, anche se apparentemente non ci sono ferite, si cammina, si mangia, si è all'aspetto quasi quelli di prima.
Ma, ripeto, bisognerebbe poter capire come era rimasto traumatizzato questo ragazzo.....
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Da cosa ti deriva tanta sicurezza nelle tue affermazioni?
Da quello che abbiamo sentito suii giornali e mezzi di informazione tanto vituperati?
Io continuo a d essere dubbioso che si sia fatto di tutto per salvarlo anche se ho avuto una risposta molto precisa in merito da Roby che conosce bene la zona.
2 settimane fa ho visto con i miei occhi morire un signore che era adagiato su una panchina in centro a Chivasso in attesa di un'ambulanza che è arrivata solo 30 minuti dopo.
Dico a chivasso (30 mila abitanti) si può morire così?
Possibile che tra tutti i curiosi non ci fosse uno che avesse avuto la capacità, ma soprattutto il coraggio di rischiare sul suo, andando oltre le stupide regole della burocrazia e magari salvare la vita di un uomo di 57 anni?
Oramai siamo un popolo debole, che vive solo "per pararsi il culo" da rischi reali o solo paventati.
scusate lo sfogo, ma ogni sera mi rivedo il viso di quel ragazzo e non riesco a prendere sonno perchè in un certo senso mi sento colpevole anch'io.
Poter salvare la vita o aiutare qualcuno credo sia uno dei più bei doni che la vita possa darti.
riposa in pace angioletto!
Ultima modifica di giorgio; 04/03/2011 alle 00:23
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Come approvo questa frase!!!
Per dimostrare che non è sempre facile trovare persone scomparse, vi racconto questa:
Quando facevo volontariato arrivò una chiamata per una turista scomparsa sul monte Conero. Faceva parte di una comitiva di anziani in passeggiata su un percorso facile facile. Ad un certo punto si sentì stanca e decise di tornare al punto di partenza. Purtroppo, ad un bivio, prese la direzione sbagliata e quando il sentiero incominciò a scendere, si rese conto e cercò di ritornare indietro ma l'iniziale paura si trasformò in terrore e perse completamente la capacità di ragionare (questa fu la spiegazione). Si sedette sul sentiero praticamente incapace di qualsiasi azione.
L'allarme fu dato quando la comitiva ritornò al pullman (meno di 2 ore) e le ricerche partirono quasi subito. Un centinaio di persone si alternò senza risultato fino all'inizio della seconda notte quando, al rientro per il cambio, un volontario si appartò per "andare in bagno" e la vide. In linea d'aria era a poco più di 2 metri di distanza ed altrettanti più in basso del sentiero principale. Si era fermata a circa 15 metri dal bivio dove aveva sbagliato e tutti eravamo passati sul sentiero sopra per più volte; ma lei, immobile e senza emettere nessuna voce, non l'aveva notata nessuno. Era provata per le 30 ore passate all'aperto ma appena le si avvicinarono i soccorritori si riscosse ed anche se debole ed ancora in confusione ritornò, aiutata ma con le sue gambe, alla piazzetta di partenza. Poi sapemmo che si riprese completamente.
Questo per dire che se uno non si vuol far trovare, per scelta o per incoscienza, gli passi accanto senza accorgerti.
Per quel ragazzo invece l'esito non è stato felice. Mi dispiace. Da quello che leggo era un bravo ragazzo e di buona famiglia. R.I.P.
Marco Pietroni
Montemarciano An
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