Un paio d'anni fa mi ero fatto fare un preventivo per l'installazione di pannelli fv sul tetto di casa mia: 25k euro per un impianto di 5 kw. Ho declinato l'offerta, anche per il fatto che il mio tetto è esposto a ESE e, nonostante le rassicurazioni del costruttore non avrei sicuramente un rendimento ottimale.
Inoltre, a mia precisa richiesta in merito allo smaltimento dei pannelli a fine vita ho avuto risposte alquanto elusive.
Si, i pannelli sono in pratica composti da silicio, una lastra di cristallo e poco ferro. Ma guarda caso, esistono in commercio pannelli che contengono pure telloruro di cadmio, sostanza tossica e altamente inquinante...
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
non hai contemplato i risparmi energetici nel pubblico e nel privato ( usi domestici e settore terziario e secondario, per rispondere a Stefano de C. che si ostina a non capire, infatti ho parlato di riorganizzare il settore pubblico e il sistema produttivo, e solo dopoho parlato di utenze domestiche, rileggi il mio prec. messaggio
) quindi i calcoli da te fatti potrebbero essere ridotti ad un terzo, se vedi il mio prec. esempio, o anche meno.
Non hai tenuto conto della possibilità per una buona percentuale di cittadini italiani di avere una bolletta azzerata o quasi oppure addirittura ( che scelleratezza vero?) guadagnare con il meccanismo di scambio sul posto se il valore della corrente immesa in rete è maggiore di quella consumata
Invece no devono quadagnare miliardi i grandi gruppi industriali persino stranieri, che sono così solerti che vogliono farci le centrali atomiche, quanta generositàin barba anche all'essere maggiormente prudenti ( altra cosa disdicevole assai ) ed aspettare perlomeno centrali nucleari di generazione successiva alla III+, che offrrano maggiori garanzie di sicurezza nel caso di fusione del nocciolo del reattore nucleare.
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Sì risparmio!
Adriano ora vedrai il risparmio in bolletta grazie ai lavori che hai fatto fare e ci dirai fra qualche mese (o fra un anno) in quanti anni avrai ammortizzato i costi, tenuto conto dei risparmi nelle forniture di gas ed elettricità in base agli importi delle bollette immediatamente precedenti alle attuali e che conosci.Dopo quel periodo di anni sarà tutto risparmio!! a tuo beneficio
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Su questo ho già detto in precedenza che non è la stessa cosa stare a 10 km o a 50 km di distanza da una centrale atomica in caso di fuoriuscite radiotttive: guarda l'esempio giapponese e ti risulterà lampante. Quindi è molto meglio comprare ( da questo punto di vista dei possibili danni alla salute di persone ed animali, all'economia e all'ambiente ) l'energia elettrica nucleare da nazioni confinanti che averle sul territorio nazionale. La radioattività diminuisce di molto con l'aumentare della distanza dal sito nucleare, chi è esperto può intervenire se vuole
Ancora meglio poi se di nucleare obsoleto non ce ne sia neanche in nazioni vicine!!
E' un ordine di priorità questo
Magari però in quel caso dare ordinanza di sgombero alla popolazione e pagare i terreni e le case ed altri beni per l'esproprio al valore di mercato prima dell'intervento pubblico, ed evitare così rischi per la popolazione derivante dal costruire una diga a picco su un paese già esistente
I rifiuti si possono differenziare ( isole ecologiche , differenziata porta a porta, impianti industriali di selezione e altri tipi di impianti ancora più innovativi che lasciano in capannoni ind. fermentare la frazione umida frammista al secco e selezionare poi il secco, anche ricorrendo a fenomeni elettrostatici ) fino a quasi ridurre a zero i residui da portare in discarica: più li si trita con impianti di tritovagliatura meno si possono differenziare, tanto che poi le balle di rifiuto pressato vengono portate agli inceneritori inquinanti e cancerogeni tra l'altro - sottigliezze! Quindi mai tritare i rifiuti! Ma separarli il più possibile alla fonte.
se ne va di mezzo il destino di intere regioni d'Italia ( in Giappone penso proprio, e sarebbero da intervistare uno ad uno i giapponesi colpiti nella zona dell'impianto nuke di Fukushima!!!, che con il senno di poi non le vorrebbero le centrali vicino ai propri paesi e città e al loro territorio più in generale..... ), ritengo si possa fare un'eccezione alla questione di poca competenza della popolazione, in questo caso i cittadini possono anche sopperire ad essa con il semplice buon senso ed in nome del principio di precauzione o di prudenza, se preferisci, più volte dimenticato persino dagli addetti ai lavori? Strano caso eh, davvero singolare!!
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Ultima modifica di domenicix; 21/03/2011 alle 14:44
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Premesso che non sono contrario al nucleare per principio, ma piuttosto per opportunità, nel senso che in questo momento non lo ritengo opportuno, sono intervenuto in questa discussione per difendere il diritto da parte del cittadino "ignorante" a dire la sua su un tema così importante. E ben conscio dell'ignoranza, la mia compresa, della stragrande maggioranza dei cittadini. Tuttavia proprio perché ci sarà un referendum, e non solo, mi informo e reclamo il diritto di dire la mia, come tu d'altra parte hai diritto ad esprimere la tua opinione. Detto questo, non capisco proprio quale sia stato il danno causato dal referendum
del 1987. Sul futuro nessuno di noi sa cosa succederà; allo stato attuale sarà pure che paghiamo l'energia di più ma comunque non abbiamo quelle centrali nei paraggi. E comunque non pare il nostro stile di vita sia diverso da quello di un francese. E' sempre facile parlare dopo, mi piacerebbe tuttavia sapere da un giapponese a caso cosa pensa della possibilità di aver avuto un referendum sul nucleare con esito come il nostro.
La vicinanza delle centrali dei paesi confinanti è un problema spinoso, tuttavia è ampiamente dimostrato che i problemi maggiori in caso di incidente si hanno negli immediati dintorni della centrale e diminuiscono abbastanza velocemente all'allontanarsi dalla stessa.
Riguardo i referendum su altri temi ti rispondo con estrema semplicità: nessuno mai ha solo immaginato di farli e credo mai si faranno, ed il perché l'hai ben motivato!
La mia opinione è che comunque il referendum, nonostante tutto, non raggiungerà il suo obiettivo.
sì, facilmente non raggiungerà il quorum, è stato opportunamente disinnescato
tutti al mareeee![]()
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Questo è il manifesto del Nimbysmo.
E comunque, in caso di incidente 10km o 50km non fanno questa grande differenza..
Mi sforzo di capire ma non riesco a capire il nesso della tua risposta a quanto quotato
Grazie.. a posteriori son tutti capaci!
Comunque prima dici che a 50km dalla centrale non ci sono più rischi e poi parli del destino di intere regioni: c'è qualcosa che non torna.
Il popolo generalmente non si espirime a buon senso ma a paure, giustificate e non. Prova a fare un sondaggio sulla pericolosità dell'ossido di idrogeno e in tanti si riveleranno preoccupati da questo pericolosissimo composto, c'è bisogno di arrivare a parlare del nucleare??![]()
Abito a 50km da una centrale nucleare dismessa (Caorso), che ha prodotto per soli 5 anni.
Poi è stato deciso di non farla più produrre energia, peccato che i pericoli siano rimasti tutti intatti.. L'uranio è stato portato via l'anno scorso, quasi 25 anni dopo!
Per non parlare del lato economico: a fronte di quasi nessun miglioramento sul piano della sicurezza, un investimento importante è stato letteralmente buttato nel cesso per un'irrazionale paura..
Questi non sarebbero danni?
non so il tuo pensiero come potrebbe definirsi, forse il richiamo a Tafazzi, potrebbe dare l'idea. Tafazzismo?
a parte le battute, non maligne ti assicuro, in risposta a quanto da me quotato:
okay, quale differenza?? Tra l'essere evacuati o meno, di perdere tutto definitivamente o per chissà quanto tempo oppure meno, non ne vedi di differenze? Che i livelli di radioattività ritornebbero normali in tempi molto più lunghi nel caso di distanze di pochi km dalla centrale, non rileva? Che i danni di lungo periodo saranno più o meno frequenti e severi per la popolazione, ancora una volta a seconda della distanza, sempre poco significativo è per te ?[/QUOTE]
peccato, mi sembrava attinente, è andata così, passiamo oltre
alcune regioni sono piccole in Italia( riferimento specifico al Molise che mi è vicino, infatti si ventilava giorni fa della possibilità di fare una centrale vicino a Termoli, tra gli altri nomi che circolavano .....), ma oltre a questo intendevo che le centrali si farebbero in più regioni, e se fossero fatte sui confini tra regioni ( cosa per niente improbabile per motivi elettorali in quanto zone marginali) possono influire molto molto negativamente su di una regione o buona parte di essa che malauguratamente si venga a trovare in mezzo alle centrali di confine.
A parte il brutto tiro dato con una intervista del genere...., fatta a posta per ingannare, e non si trascuri questo! il dolo!; hai così un cattivo sentiment verso i cittadini? Saranno disinformati ma inetti come li vuoi rappresentare è del tutto gratuito
Il buon senso il popolo lo ha sul nucleare, non ti preoccupare proprio...non a caso i sondaggi sono nettamente contro di esso in Italia, a conferma che gli italiani non cambiano idea per le paure del momento, il loro è un pensiero sufficientemente meditato che dura ormai da quasi 25 anni![]()
Ultima modifica di domenicix; 21/03/2011 alle 16:01
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