LOL! Se gli esperti hanno interessi nel campo, a chi dobbiamo rivolgerci? Al fruttivendolo per prescrivere medicine, o al macellaio per costruire un ponte, così siamo sicuri che non hanno interessi, invece che al medico o all'ingegnere?Al momento la politica energetica italiana (ammesso che ne esista una da ormai 30 anni) non è certo affidata ad esperti, eppure è completamente dominata dagli interessi! Ricordiamoci che il nucleare è in diretta competizione con il petrolio e il gas naturale, non di certo con le rinnovabili...ed il mercato petrolifero mi pare che abbondi di pescecani, altro che il nucleare!
E poi: nessuno dice di chiedere al produttore di centrali nucleari quale fonte energetica sia più conveniente; piuttosto potrebbe essere più intelligente far mettere voce in capitolo a qualcuno degli enti di ricerca che abbiamo (tra l'altro finanziati con denaro pubblico), a partire dall' ENEA. Usiamo i cervelli di cui disponiamo, invece di rivolgersi all'opinione di persone che sul tema energetico (uno dei più complessi esistenti, ci sarebbe da studiare per 10 vite) ne sanno meno di nulla... Personalmente mi auspico che il risultato del referendum, qualunque esso sia, venga cestinato seduta stante: la politica energetica è scienza, non etica![]()
Versante est dell'alto Casentino - 550mslm - Arezzo - 43°46'30'' N - 11°44'35'' E
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Al medico chiedo quale medicinale prendere e la posologia, non sarà lui a decidere se mi devo curare o meno; la differenza è sottile ma sostanziale. In modo analogo, all'ingegnere si richiede il dimensionamento dei tirafondi per le pompe del sistema di raffreddamento di emergenza del reattore, non se lì va costruito un reattore o una turbogas a ciclo combinato. Salendo di livello ci si allontana sempre più dalla rassicurante solidità delle formule e dei numeri per entrare in un campo dove molte cose non sono ben quantificabili.
Nulla da eccepire, salvo che... hai presente che tipo di ingegnere è l'attuale commissario dell'ENEA e le vicissitudini sulle varie nomine negli anni recenti?piuttosto potrebbe essere più intelligente far mettere voce in capitolo a qualcuno degli enti di ricerca che abbiamo (tra l'altro finanziati con denaro pubblico), a partire dall' ENEA.
Qualunque sia il risultato o qualunque sia il referendum? Il cittadino è sempre chiamato a decidere su questioni delle quali sa poco o nulla, e di conseguenza l'intero strumento referendario perde validità a prescindere dall'argomento specifico.Personalmente mi auspico che il risultato del referendum, qualunque esso sia, venga cestinato seduta stante
La politica energetica è politica, non scienza, altrimenti la chiameremmo scienza energetica (o più brevemente solo energetica, come appunto si fa).la politica energetica è scienza, non etica
Mi fermo perché mi pare siamo davvero troppo "oltre la meteo".
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