Un tempo scrivevo lunghi monologhi pieni di giudizi, pre-giudizi e passione. Col trascorrere del tempo le parole si asciugano, si diventa minimalisti, essenziali, come i poeti ermetici avendo la sensazione di aver già detto tutto il dicibile.
Oh no?![]()
Cosa dici ai pesci quando li tiri su?
1) Ti ho beccato *******
2) Non farla tanto lunga, poi ti ributto dentro
3) Se fai il bravo ti faccio alla griglia e non al cartoccio, senti meno male
4) Hai visto l'ultima? Pare abbiano ammazzato Bin Laden
5) Frangean la biada col rumor di croste
6) altro, non so
![]()
Non gli dico nulla, gli prendo la testa e gliela spezzo subito, per non farli soffire troppo.
Se invece e' particolarmente grande gliela spacco su un sasso.
Insomma sono un perfetto killer, freddo e privo di qualsiasi pieta'/emozione in tal senso: mi auguro solo che, nell'aldila', i pesci non abbiano piu' "potere" di noi......![]()
dice il saggio:
le parole sono come i maroni,si asciugano dopo aver dato il massimo
direi che il concetto del capellone pratese era più o meno questo
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
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