In quelli sfigati sì. Negli altri, specialmente laddove il cuneo fiscale sia a livelli civili, non credo proprio.
http://www.corriere.it/economia/13_n...1c737ba4.shtml
Fino al fallimento, gli stipendi sono comunque pagati finchè è possibile, ma spesso il proprietario non prende nulla semplicemente perchè l'azienda non se lo può permettere. Stesso discorso al contrario per un'azienda appena nata, dove magari ci sono i soldi per assumere un dipendente ma non ci sono per pagare se stessi. Idem per le finte partita IVA. Anomalia molto italiana, ma dati che purtroppo non devono sorprendere.
Niente da fare, questi grandi Soloni dell'unione europea non hanno ancora capito che è evidente che, se il PIL di un paese cala, il rapporto col suo debito non può che prendere la strada opposta. Dunque questi, detto velatamente ma non troppo, vorrebbero nuove tasse nella manovra, imponendo così un altro calo del PIL e dunque un aumento ancora maggiore del debito; per poi riaprire la bocca a vuoto e dirci: "eh no cari, ma quanto debito avete???". Ma la Bocconi, la London School of Economics e altre belle istituzioni del genere da cui questi grandi economisti si vantano di provenire, cosa fanno ai loro studenti, raccontano la favola di Biancaneve o spiegano un po' di economia base?
Le ricette di tale gente, come abbiamo visto in altri Paesi in modo pure più grave che in Italia, hanno ad oggi portato solo danni.
Non è accettabile mettere alla fame la popolazione come fatto in Grecia, il tutto per ostinarsi a rispettare parametri economici stabiliti a tavolino dall'efficacia mai provata (vedi questo assurdo 3%...che se viene sforato di uno 0,1% sembra crolli l'Unione Europea la mattina dopo...o la "giusta percentuale di debito" che uno stato deve avere...!).
Giusto per capirci, questo editoriale letto giorni fa su Repubblica potrei averlo scritto io, da quanto d'accordo sono.
Il complotto contro la Francia - la Repubblica.it
Per chi non volesse leggerlo tutto, l'ultima frase è esemplificativa di tutto l'articolo:
"La Francia ha commesso l'errore imperdonabile di essere fiscalmente responsabile, senza infliggere sofferenze ai poveri e ai più sventurati. E quindi deve essere punita."
Temo tu abbia una visione molto distorta del mondo accademico. Le "ricette" non esistono e il dibattito e' ben piu' vivo di quello che puo' sembrare.
Questa idea che ci sia un ristretto gruppo di persone che si diverta a vedere la gente soffrire e' un'altro dei tipici tratti di quella culutra complottista che ormai sta dilagando.
L'utilita' del parametro del 3% e' largamente discussa ma non e' che sia stata ideata con l'intento di affamare la gente.
Nessuno di loro ha ordinato all'Italia o alla Grecia di mandarsi in malora da sole con 40 anni di politiche indegne. Ma questo non viene mai preso in considerazione.
Chiediamoci piuttosto perche' un 0.1% di sforamento da parte nostra non sia accettato mentre sforamenti ben piu' ampi (tipo quelli francesi) siano tollerati.
E per concludere, per quelli che "schavi della Germania"...vorrei ricordare la procedura di infrazione aperta contro i crucchi per lo squilibrio delle loro partite correnti. Pensa se venissero a dirci a noi di "ridurre" la dipendenza dall'export...apriti cielo.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
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