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  1. #12831
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Veramente ho scritto che è OT "una società basata solo sulla ridistribuzione" visto che si parla di Italia. Il negato di "basata solo sulla ridistribuzione" non è "non è mai stato redistribuito nulla".

    Comunque i dati sono presi dalla base informativa pubblica online di bankitalia.
    I dati espressi sono in percentuale di PIL; e sulle percentuali di PIL (quindi non su valori assoluti o su mutue percentuali) le considerazioni fatte.

    E comunque anche prendendo le tue considerazioni dal '97 sono passati quasi 20 anni. E si è visto con che bei risultatini...
    Secondo me tu confondi clientelismo con redistribuzione. Cose che per me sono in totale antitesi. Se poi non è così meglio.
    Senza redistribuzione-intesa come circolazione della ricchezza e suo fluire fino agli strati più bassi della società-alla lunga si cade in una sindrome russa,intendendo per tale il caso della Russia dal 2003 al 2013,dove c'è stata una crescita economica sostenuta(soprattutto intorno al 2005/07)ma la disuguaglianza sociale è persino cresciuta,cosicché le classi sociali medio-basse e basse hanno un potere d'acquisto che è aumentato in termini di frazione dell'aumento conseguito dall'upper class.
    Il che in soldoni significa:"Li voglio vedere quando il prezzo del petrolio si abbasserà o aumenterà la produzione dei loro concorrenti,se non fanno la fine dell'Ucraina quanto a disordine sociale".

  2. #12832
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Questi poveracci intanto torneranno al baratto entro Pasqua?
    Due pesos, due misure - Argentina - The Post Internazionale

  3. #12833
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Cameron è una persona seria ed una testa pensante (anche se dall'applicazione pratica della sua politica economica della Big Society mi aspettavo di più)ma per esigenze elettoralistiche e per far concorrenza all'anti-UE Farrage si è imbarcato in questa lotta senza quartiere all"'UE=URSS",probabilmente senza esserne nemmeno tanto convinto.Per fortuna le due Camere lo stanno seguendo poco,almeno finora.

    http://www.eunews.it/2014/02/21/i-da...munitari/12886

  4. #12834
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Continuo a essere perplessa sulla "libertà di scelta" della scuola.
    Si perde di vista il problema a monte, che è stato il movente iniziale delle fughe verso le private: una scuola "di stato" sempre più scalcinata e demotivante per gli insegnanti.

    Di base - parlo di scuole primarie, o "dell'obbligo" - il cittadino avrebbe diritto a una buona scuola efficiente e valida, l'insegnante a essere trattato come tutti gli impiegati (lo so, per molti sarebbe seccante, però perché non un orario anche pomeridiano, con uno spazio nella scuola stessa, il cartellino e correzione compiti, preparazione lezioni, aggiornamento e riunioni in orario di ufficio?), e lo studente ad uscirne con delle solide basi - o "saperi minimi" - condivise dalla società in cui vive.

    Detto ciò, ovvero, posto che si possa raggiungere una scuola primaria di questo livello, ragioniamo sulla sua essenza.

    La scuola primaria serve soprattutto a formare il cittadino: impara la lingua, impara la cultura della comunità in cui è inserito, impara la storia anche recente, tutti elementi che permetono di partecipare consapevolmente alla futura vita di cittadino. Deve esserci una base comune, perché comuni sono le istituzioni e comuni le scelte. Così come comune è anche la base di conoscenze che viene richiesta poi nelle scuole "specializzanti" e alla fine nelle varie professioni.

    La varietà di programmi e angolazioni anche ideologiche che vengono svolte nelle varie scuole, al momento porta spesso a lacune in alcuni campi o in altri, a uno sfasamento fra i ragazzi che è duro riassorbire poi, quando comunque la meta finale sarà "saper fare" qualcosa realmente, con risultati tangibili e a volte irreparabili (lo dico in base a decennale esperienza di collaborazione alla didattica frontale nel primo anno di università).

    Per non dire della "formazione" del cittadino: conoscere bene la lingua è indispensabile per capire le leggi, per capire cosa ci propinano - e cosa ci nascondono - i politici, per accorgersi che ci stanno abbindolando, per decidere cosa votare.
    Rimane un dato di fatto. La scuola, come qualunque altro servizio, è pur sempre un servizio. Nel quale esistono produttori e consumatori (nel nostro caso sono rispettivamente lo Stato e genitori). Il "produttore" può agire in monopolio coercitivo come fa lo Stato oppure in libera concorrenza. Che non sarà mai perfetta perchè quella purtroppo esiste solo nei modelli che ho studiato io , ma che di fatto tende a premiare comunque il consumatore. Per diversi motivi: l'abbassamento generale del livello dei costi (costi che comunque ESISTONO e devono essere sostenuti, visto che a differenza di quanto sostiene Barnard il denaro non si inventa), dovuto alla maggiore concorrenza, da un lato, e la libertà di scelta dall'altro.

    Per cui: vogliamo dire che i genitori sono incapaci di decidere cosa è meglio per i propri figli? Diciamolo, ma poi bisogna spiegare perchè invece un manipolo di ministri è maggiormente capace di decidere cosa è meglio non per i propri figli ma x milioni di figli italiani.
    Anche perchè non sta scritto da nessuna parte che il ministro dell'Istruzione sia sto tuttologo che salta fuori da un incrocio fra la Treccani e Wikipedia, anzi, visto il passaggio riportato dal Bassini (un ministro che pochi anni fa ha vaneggiato di un tunnel tra Gran Sasso e Ginevra), le possibilità che non sia così sono meno elevate di quanto sembri.

    Con questo ribadisco una cosa che ha importanza: la scuola pubblica potrebbe continuare a esistere lo stesso anche col metodo dei buoni scuola, semplicemente subirebbe una concorrenza esterna. Ma per carità concorrenza è una parolaccia in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio

    E capire quello che è il pensiero e la storia delle filosofie dell'occidente serve ad aprire la mente e accettare una serie di valori che, non dimentichiamolo, abbiamo elaborato attraverso secoli di pensiero e di sangue: il rispetto dell'Uomo, il rispetto delle donne, il rispetto dei bambini, il rispetto per gli animali... e via così.

    Mi spiace assumere, con questo, toni di parte politica che non mi appartiene, ma la realtà è questa: la "libertà di scegliere l'insegnamento di base" ha come risvolto l'apertura a qualsiasi proposta didattica, anche a quelle che negano la sicenza o che pongono la religione al centro delle scelte politiche.
    Sono d'accordissimo, ma ti dirò di più: penso che la filosofia sia talmente importante che è assurdo che debba essere un ministero dell'istruzione a selezionare che cosa io debba studiare e cosa no.
    Io alle superiori ricordo di aver passato un mese e mezzo tranquillo a studiare Marx e le sue teorie, che hanno prodotto solo morte e devastazione di ogni tipo (economica inclusa), mentre invece non ho MAI sentito parlare neppure per un secondo (uno) di Adam Smith, di Ludwig von Mises o di Friedrich Hayek (che pure sono stati filosofi). Per cui va benissimo quello che hai scritto, a patto che la filosofia e la storia vengano insegnate TUTTE, invece, il ministero dell'Istruzione in questo senso, decide egli cosa far insegnare e cosa no.

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Mi spiace assumere, con questo, toni di parte politica che non mi appartiene, ma la realtà è questa: la "libertà di scegliere l'insegnamento di base" ha come risvolto l'apertura a qualsiasi proposta didattica, anche a quelle che negano la sicenza o che pongono la religione al centro delle scelte politiche.
    In un mercato concorrenziale "vince" il consumatore, in questo caso quindi i genitori. Ora, a meno che i genitori siano per la maggior parte votati alle idee che tu hai descritto, ma francamente nutro fortissimi dubbi, tali scuole di fatto uscirebbero in brevissimo tempo dal mercato.

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Non è un modo per creare una coscienza di cittadini, ma solo per disgregare quel poco che resta.

    Già non ci sentiamo parte di un'unica entità, già siamo "singoli che cercano di fregare lo Stato-avversario" (che poi è fatto dalle stesse persone, selezionate... che quindi a loro volta cercano di fregarci...); accentuare ciò non mi sembra produttivo.

    Esiste una fase della vita in cui si può almeno proporre di formare una società coesa e concorde... poi, crescendo, il singolo avrà la maturità per decidere e scegliere autonomamente (lui di persona, non i genitori a monte...) se rigettare queste basi comuni, se creare qualcosa di nuovo, o se continuare a far parte del gioco e collaborare per migliorare la barca.
    Mah...personalmente continuo a non capire cosa c'entri tutto ciò con l'idea dei buoni scuola. L'idea dei buoni scuola è: separare il finanziamento della scuola (pubblico rivolto alle famiglie), dalla gestione (privata in concorrenza). Cosa c'entra con i "singoli che cercano di fregare lo Stato" o l' "unica entità" (concetto che peraltro in Italia non è mai esistito e non certo per colpa del turboglobaliberismo o robe del genere)?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Ma anche NO !!

    Un Stato che possa definirsi almeno civile dovrebbe investire, sostenere e garantire una scuola pubblica efficiente per TUTTI, a prescindere dal reddito, fornendo cosi' pari opportunita' d'istruzione e, aggiungo, pari dignita' tra gli stessi docenti, oggi classe tra le piu' bistrattate nel panorama lavorativo italiano !

    Sono da anni al'interno del Consiglio di Circolo di zona qui a Sondrio, ho cosi' potuto toccare con mano la dura realta' dell'istruzione (dell'obbligo) in corso: cose "folli", tipo il fatto che lo Stato stesso non abbia ad oggi pagato migliaia di euro di straordinari regolarmente effettuati dai docenti e magari gia' anticipati dalla stessa scuola ! Oppure come gli stessi docenti siano costretti ad acquistare materiale didattico (dalle semplici matite ai quaderni x far lezione) perche' mancano i fondi.....

    1 Quanto al pezzo evidenziato ti invito a rileggere il mio post ed eventualmente a segnalarmi, in modo preciso, dove io auspichi qualcosa di diverso da ciò.
    Ho forse detto che la scuola non dev'essere finanziata dal pubblico? Al contrario. Gestione privata, FINANZIAMENTO pubblico ai cittadini.
    Ho forse detto che la scuola non debba garantire pari dignità a tutti gli insegnanti? Ti invito veramente a segnalarmi quale parte del mio post ti abbia fatto giungere a conclusioni del genere perchè davvero non era il fine del mio messaggio (anzi).

    2 E' vero, quanto sottolineato è purtroppo vero, ma non c'entra un accidente (perdona il termine) con la mia idea di separare gestione della scuola e suo finanziamento.
    Anzi, al contrario l'assenza di fondi proviene principalmente da due motivi:
    1) inefficienza nell'utilizzo di fondi in altri tipi di istruzione, soprattutto quella universitaria, dove come ho già ribadito più volte si è creato un rapporto quantità/qualità troppo squilibrato verso la prima: ci sono troppi atenei e pochissimi di essi spiccano per qualità. In altri Paesi, che ottengono peraltro risultati migliori dei nostri sotto diversi aspetti, il numero di atenei è minore e la qualità degli stessi complessivamente più alta. Non nascondo che farei volentieri il cambio.
    2) i sussidi (perchè tali sono) che vengono erogati dallo Stato alle scuole private paritarie. Cosa che appunto non c'entra un accidente con la mia idea e che anzi mi trova pienamente contrario (io sono contrario a qualunque forma di sussidio verso le imprese).

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio

    Scuole private ? Ben vengano, sia chiaro in special modo quando possono offrire ad esempio servizi aggiuntivi come il tempo prolungato e quant'altro: sul capitolo istruzione, pero', non ci deve essere alcuna differenza rispetto a quella pubblica, e l'eventuale costo aggiuntivo deve solo prezzare gli eventuali servizi aggiuntivi offerti.

    I genitori che devono decidere cosa far imparere ai figli ?!?!?

    Ma non diciamo....corbellerie, per favore
    !
    Spiegami allora un secondo per quale motivo se un paio di genitori sono totalmente incapaci di decidere quale istruzione deve possedere il proprio figlio (e solamente quello!), al contrario invece il Ministero dell'Istruzione, un'entità formata da qualche decina di persone (perchè alla fine tali sono) è perfettamente capace di prevedere e decidere che istruzione devono avere i figli non di 1 o 2 ma di 50 e passa milioni di italiani.

    Se mi dai un motivo valido per cui quest'apparente assurdità logica possa avere invece un significato, io sono ben aperto alle opinioni altrui e le accetto senza problemi (e posso modificare la mia, visto che non sono certo dogmatico).

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio

    Cerchiamo di mettere in condizione i docenti di fare al meglio il loro lavoro e la loro professione, che sicuramente ne sanno enormemente di piu' dei genitori: ci manca solo che, nel paese dove tutti sono presidenti del consiglio, allenatori, tuttologhi e quant'altro, si aggiunga anche il "tutti professori" ! \fp\

    Veramente, sulla scuola o discutiamo con un po' di cognizione di causa o lasciamo perdere, perche' in tal senso i luoghi comuni non abbondano, di piu' !

    Aridaje con questa contrapposizione docenti vs. genitori. Nessuno mette in dubbio che i docenti siano molto più preparati dei genitori nell'istruzione dei figli, il problema è che i docenti debbono rifarsi a un programma deciso centralmente da un ministero dell'istruzione, un organismo che di fatto risulta composto da un manipolo di persone. Per cui si rimanda al punto sopra.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  5. #12835
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Cameron è una persona seria ed una testa pensante (anche se dall'applicazione pratica della sua politica economica della Big Society mi aspettavo di più)ma per esigenze elettoralistiche e per far concorrenza all'anti-UE Farrage si è imbarcato in questa lotta senza quartiere all"'UE=URSS",probabilmente senza esserne nemmeno tanto convinto.Per fortuna le due Camere lo stanno seguendo poco,almeno finora.

    I dati (britannici) che continuano a sconfessare Cameron sui lacci comunitari | Eunews.it
    E cosa deve ottenere di più? Nel 2013 il PIL inglese è cresciuto dell'1,9% e la disoccupazione è in calo, le previsioni per il 2014 sono del 2,4-2,5% circa, contro il +0,8/+1,0 (a essere ottimisti) dell'eurozona.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #12836
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Ma anche NO !!

    Un Stato che possa definirsi almeno civile dovrebbe investire, sostenere e garantire una scuola pubblica efficiente per TUTTI, a prescindere dal reddito, fornendo cosi' pari opportunita' d'istruzione e, aggiungo, pari dignita' tra gli stessi docenti, oggi classe tra le piu' bistrattate nel panorama lavorativo italiano !

    Sono da anni al'interno del Consiglio di Circolo di zona qui a Sondrio, ho cosi' potuto toccare con mano la dura realta' dell'istruzione (dell'obbligo) in corso: cose "folli", tipo il fatto che lo Stato stesso non abbia ad oggi pagato migliaia di euro di straordinari regolarmente effettuati dai docenti e magari gia' anticipati dalla stessa scuola ! Oppure come gli stessi docenti siano costretti ad acquistare materiale didattico (dalle semplici matite ai quaderni x far lezione) perche' mancano i fondi.....

    E' una VERGOGNA, e purtroppo anche alla luce degli ultimi avvenimenti sembra andare sempre peggio !

    Scuole private ? Ben vengano, sia chiaro in special modo quando possono offrire ad esempio servizi aggiuntivi come il tempo prolungato e quant'altro: sul capitolo istruzione, pero', non ci deve essere alcuna differenza rispetto a quella pubblica, e l'eventuale costo aggiuntivo deve solo prezzare gli eventuali servizi aggiuntivi offerti.

    I genitori che devono decidere cosa far imparere ai figli ?!?!?

    Ma non diciamo....corbellerie, per favore !

    Cerchiamo di mettere in condizione i docenti di fare al meglio il loro lavoro e la loro professione, che sicuramente ne sanno enormemente di piu' dei genitori: ci manca solo che, nel paese dove tutti sono presidenti del consiglio, allenatori, tuttologhi e quant'altro, si aggiunga anche il "tutti professori" ! \fp\

    Veramente, sulla scuola o discutiamo con un po' di cognizione di causa o lasciamo perdere, perche' in tal senso i luoghi comuni non abbondano, di piu' !

    Concordo

  7. #12837
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Questi poveracci intanto torneranno al baratto entro Pasqua?
    Due pesos, due misure - Argentina - The Post Internazionale
    2001 bis?

  8. #12838
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    E cosa deve ottenere di più? Nel 2013 il PIL inglese è cresciuto dell'1,9% e la disoccupazione è in calo, le previsioni per il 2014 sono del 2,4-2,5% circa, contro il +0,8/+1,0 (a essere ottimisti) dell'eurozona.
    Maggiore equità sociale,un tema che a te interessa come a me il design,a quanto vedo.
    La GB cresceva anche con Blair,se è per questo ma dai un'occhiata all'andamento del suo indice di Gini dal 1980 ad oggi.

  9. #12839
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    2001 bis?
    La media dei default argentini è di uno a decennio.

  10. #12840
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ah per te in Italia c'è mobilità sociale?
    Lascia stare chi sfanga cmq;ma c'è mobilità sociale o no?Io approvo il discorso bassiniano dell'ascensore sociale che da noi si è piantato da un bel pezzo.
    C'è poca mobilità sociale, ma così è (purtroppo) in tutta Europa. Tuttavia, non ho mai visto un ragazzo italiano venire discriminato nell'essere indirizzato verso il liceo o l'università solo perchè proveniente da una famiglia "povera". Nè ho visto persone interessante alla famiglia di provenienza quando si tratta di entrare in buone aziende come nuove leve. Poi chiaro che chi ha l'azienda di famiglia ha la corsia preferenziale...
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