Sottovaluti pesantemente il momento "storico" in cui vengono promesse politiche populiste da forze politiche che hanno disperato bisogno di mantenere il consenso elettorale, pena la loro totale disfatta elettorale al prossimo giro in cui saremo chiamati ad esprimere una scelta politica. E l'Italia è il paese più pericoloso per la zona Euro, in questa prospettiva e visione. Questo sistema politico-istituzionale sta giocando l'ultima carta a disposizione ed in tema economico la sta giocando malissimo ... noi non siamo la Grecia, è vero, noi abbiamo un potenziale distruttivo infinitamente superiore rispetto alla Grecia e se la miccia si accende e il nostro amico Mario vuole provare a spegnerla significa che gli effetti di un default mancato li pagherai comunque in termini di ulteriore disoccupazione e tassazione a tutti i livelli![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Ma tu, leva fiscale o meno, hai per caso letto qualcosa che vada in questa direzione? Perchè anche se i tagli di cui si parla mai andassero tutti alle imprese del sottolineato io non vedo traccia da nessuna parte.
Qui si continua a parlare di CIG*2 ovvero dello stesso vecchio welfare a tutela del posto di lavoro (quindi dell'azienda decotta) e non di tutela della persona che il posto di lavoro perde. A meno che non mi sia perso così tanto... In fondo vista l'età...
Poi mi son letto una settimana di Phastidio e mi è venuto il latte alle ginocchia.
Del rappresentante di vasche da bagno e della sua cerchia di fenomeni non sento nulla di sorprendente.
Neanche in quello che sto per quotare, anzi, nessuna sorpresa, ma siamo veramente a livelli da centro della Terra, ovvero impossibilità di scavare...
A titolo di esempio, facciamo un calcolo sullo scambio proposto tra aumento della tassazione del risparmio e sgravio Irap alle imprese. Dai dati dell’Agenzia delle entrate risulta che, con l’aliquota del 20%, nel 2013 il gettito derivante dalle imposte sugli interessi da azioni e obbligazioni e sui capital gains è stato pari a circa 13 miliardi. Portando l’aliquota al 26%, come dice di voler fare Renzi, si reperiscono risorse per non più di 780 milioni (6% di 13 miliardi). Come si giunga alla cifra indicata dal presidente del Consiglio (2,6 miliardi) rimane un grande mistero.
D'altra parte un venditore di vasche da bagno poteva arrivare ad avere in mano il governo del Paese solo se prima c'era gente del genere...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Resto dell'idea che aldilà dell'architettura istituzionale superata dai tempi, non sia certo la costituzione il problema.
Il problema è un impianto legislativo che sembra fatto apposta per giustificare il numero di avvocati, così come il sistema fiscale lo è per il numero di persone "dell'apparato", all'interno del quale è così complicato muoversi, anche per le modifiche, che si rischiano vaccate.
Unito all'incompetenza totale, da rendere i proverbiali dilettanti allo sbaraglio degli statisti di fama, del potere legislativo visto che sono già X legislature in cui il Parlamento è infarcito solo di portaborse e leccaretro...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sì, ma continua a valere il discorso di prima: meglio questo che il nulla (pur riconoscendo pienamente la finalità propagandistica di mosse simili).
Quello che vuoi tu passa attraverso riforme più complesse, che mai e poi mai sono o potranno essere legate a 10 "miseri" miliardi di risorse. Se le studiano, le ponderano, le applicano, sono il primo a gioirne (aspetta e spera, ovviamente...).
Sì, più l'aumento delle deduzioni già avuto. Insomma, consideriamole tutte le cose.
Io dico di no, cioè è enormemente complesso ma non indistricabile. Semmai preoccupa l'assenza totale di programmazione e l'improvvisazione legata a incapacità e/o a puri fini elettorali e/o (spero di no) al bisogno di far finta di avere sempre una soluzione pronta, di essere dinamici, per forzare forse le aspettative sui mercati.
Quando per lavoro mi documento o seguo convegni ecc.ecc. trovo in giro persone con professionalità e conoscenze mostruose, le quali devono barcamenarsi tra leggi e leggine sovente raffazzonate e approssimative. Santa pazienza: anziché improvvisare con provvedimenti spesso dell'ultima ora, non è possibile (sarebbe un sogno) immaginare un tavolo di lavoro che duri il tempo che deve durare, che raccolga i migliori esperti nazionali (tra professionisti, docenti universitari ecc.ecc.) e partorisca leggi chiare, leggibili, sufficientemente esaustive e già dotate per buona parte della regolamentazione necessaria (anziché scriverla a posteriori, spesso in modo altrettanto raffazzonato delle norme primarie, con dilatazione dei tempi e dei costi spesso a carico del cittadino/azienda)?
Cioè, questi devono sempre correre, sempre provvedimenti d'urgenza, per ottenere cosa? Disoccupazione, recessione, disuguaglianza sociale ecc.ecc.
Assurdo.
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