Eh... Mi sa di sì... Solo che non stanno dove pensi tu.
Che vuol dire che hanno fatto pagare a noi le perdite sul debito greco? Oppure, detta in altri termini, come hanno fatto a far pagare a noi le perdite sul debito greco facendo salire il nostro spread, leggasi vendendo titoli, ovvero, per chi non li ha venduti, tenendosi in pancia un capitale ridotto?
Mi sa che la spiegazione di riserva è obbligatoria...
Qua nella cava le cose funzionano così...
Se io sono destinato ad avere una perdita certa, quella sul debito greco, devo cercare di minimizzare la perdita.
E vendere titoli che ho in pancia ai loro minimi storici non è esattamente la soluzione ideale.
No perchè se la logica è questa allora la soluzione ideale era comprare titoli di debito greco che si son rivalutati decisamente più dei nostri.
Quindi i dati sull'export son falsi. Il dubbio che il problema vero sia legato al crollo del mercato interno viene o è troppo banale anche questo?
Perchè o i dati sull'export son falsi oppure ahimè è esattamente così che funziona.
Perchè sì immagino.
L'export tiene, il mercato interno crolla e la colpa è della valuta...
E pace e bene se i numeri dicono il contrario.
Dev'essere colpa dell'euro anche questo. Il fatto che questa concorrenza vada a picchiare su un sacco di produzioni a basso valore aggiunto figlie di un sistema produttivo fatto principalmente di nani dev'essere colpa delle valuta.
E già che son stato banale fino ad ora sentiamo un po' come pensi di risolvere il problema della concorrenza cinese con la valuta...
Toh che strano... Dev'essere colpa dell'Euro (e del Franco svizzero) anche questo.
Eh sì... Quello che non tutti sanno, e nemmeno tu visto che non sta scritto da nessuna parte, è come pensi di risolvere questi problemi con la valuta visto che la colpa è della valuta.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Rispondo a te e nel frattempo lo dico anche a tutti quelli non sanno nulla che hanno messo un like al post precedente...
Questo è l'andamento incrementale dell'export negli ultimi 20 anni.
Se qualcuno che sa tutto vuole confrontarlo con quello del PIL, soprattutto dall'introduzione dell'Euro in poi, e mostrare che l'export è cresciuto talmente meno del PIL nel suo complesso da evidenziare un problema di valuta si accomodi pure...
Codice:
1991 3,2 1992 -3,3 1993 -4,4 1994 -0,5 1995 -2,8 1996 9,1 1997 2,9 1998 0,6 1999 1,1 2000 4,4 2001 2,3 2002 1,4 2003 0 2004 1,1 2005 2,1 2006 2,3 2007 2,3 2008 2,9 2009 -2,4 2010 2,6 2011 4 2012 1,8 2013 0
Ultima modifica di FunMBnel; 24/06/2014 alle 08:34
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma è normale che se sei di coccio(non tu,l'economia italiana ed i suoi operatori)e continui ad insistere su produzioni di bassa qualità e che sanno fare tutti,chi può contare su un costo del lavoro che è una frazione del tuo ti fa il didietro a strisce.
Lo capisce pure un bimbo di sei anni.
Ma siccome le esportazioni sono l'unica cosa che ha retto in questi anni è logico concludere che,contrariamente a quanto sostieni tu,l'euro non ci ha penalizzati.
Anche perchè non è che avendo la lira ci saremmo messi al riparo dalla concorrenza asiatica nelle produzioni di basso livello tecnologico:se avessimo provato a fare i furbi col cambio liresco,caro Ennio:
1)l'avremmo pagata a suon di inflazione importata,visto che come materie prime siamo indigenti e lo sai;
2)ci avrebbero messo i dazi tutti,Paesi europei ed extraeuropei.
Non mi sono chiare diverse cose di questo ragionamento. Prima di tutto: perchè se io ho aspettative di ribasso dei rendimenti dei titoli greci dovrei vendere i titoli italiani? Mi tengo quelli greci e li vendo quando si saranno abbassati i tassi (dato che allora avranno un prezzo più elevato).
Anche perchè oggi la maggior parte degli operatori finanziari di rilievo se ne sbattono in modo molto franco del rendimento offerto da titoli decennali (ossia dei profitti che avrò tra 5,6,7,8,9,10 e buonanotte anni)...oggi il raggio d'azione è molto più di breve termine: il prezzo dei titoli di stato come della maggior parte delle obbligazioni più che col rendimento è collegato con le sue aspettative immediate di variazione del prezzo stesso. Ergo, se le banche si aspettano che il titolo di stato greco subisca un aumento di prezzo (ossia riduzione del tasso di interesse) perchè dovrebbero avere perdite poi da tale tiolo di Stato?
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Seconda cosa: perchè proprio i titoli italiani? Non potevano farlo che ne so con quelli francesi?
A mio avviso la spiegazione è molto più lineare: i titoli di Stato prima del 2008 erano in una bolla speculativa, e per diversi anni hanno avuto rendimenti decisamente più bassi di quelli che avrebbero avuto realmente, a causa di una garanzia implicita (nel senso che non è mai stata ufficializzata ma che i mercati comunque se l'aspettavano) di tali titoli di Stato da parte della BCE. Allo scoppio della crisi del 2008 molti Stati hanno iniziato a trovarsi in più che discreta difficoltà perchè dovevano rifinanziare le banche colpite dalla bolla immobiliare (Spagna e Irlanda) o perchè non riuscivano più a mantenere segreto il taroccamento dei loro conti pubblici (Grecia).
In quel momento la BCE è stata colta alla sprovvista e non è intervenuta fin da subito, vuoi per resistenze franco-tedesche, vuoi per il cambiamento di governatore in atto o per altri motivi, cosicchè il mercato ha iniziato a valutare seriamente la possibilità di una fine dell'Euro e ne ha visto in modo ben evidente i gravi limiti strutturali...e ha semplicemente aperto gli occhi, cioè ha iniziato a dare a Italia, Spagna e Grecia, Portogallo e Irlanda, il prezzo vero dei loro titoli di Stato.
Per arginare questo drammatico ritorno alla realtà Draghi il 27 Luglio 2012 ha pronunciato la famosa frase storica: "la BCE farà tutto ciò che serve per salvare l'Euro", e ha fatto seguire alle parole i fatti (tanto che oggi i tassi sono a zero praticamente). Cosicchè oggi stiamo assistendo al riflazionamento di quella stessa bolla dei titoli statali scoppiata nel 2010.
Non dico che non sia possibile, per carità, ma si tratta di determinati settori. Il dato che conta in termini di bilancia commerciale e di qualunque altra cosa è quello complessivo, e il dato complessivo, come già postato dal Bassini, vede le nostre esportazioni nettamente meglio dal 1999 in poi che prima. Poi si può essere pro o contro l'Euro ma a livello statistico le cose così stanno.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
...Eh ?!?!?!?![]()
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In ns spread e' salito a quei livelli perche', dall'estero, la speculazione ha tentato di mandarci a "gambe all'aria", e quasi ci e' riuscita peraltro !
Quando le banche centrali iniziano a rassicurare su euro e paesi, iniettando liquidita', lo spread inizia a ridursi, pur restando ancora altalenante sino quasi a fine gennaio 2012 (rischi downgrade Francia in primis, poi taglio del rating dell'Italia da parte di Standard & Poor's), dopo di che inizia a normalizzarsi.
E' chiaro che il tutto e' dovuto al riacquisto del ns. titoli, anche da parte della speculazione, che da febbraio in avanti iniziarono a chiudere le posizioni "corte" (vendita allo scoperto) aperte precedentemente.
Tutto il resto, senza offesa ovviamente, sono le solite elucubrazioni da bar, sentite spesso anche dal sottoscritto, dai soliti mille e mila esperti mondiali di finanza, Presidenti del Consiglio, allenatori della Nazionale ecc., di cui il ns Paese e' spesso "pieno" !![]()
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Credimi: fu solo la speculazione ad affossare i ns titoli di Stato![]()
Il discorso che ho fatto io,è quello sostenuto da una parte del centro-destra di allora.in primis Tremonti.Io allora non ci volevo credere,e pensavo fosse una scusa di quel governo(l'idea del complotto contro l'Italia)per giustificare il loro sostanziale fallimento.
Adesso quel discorso,secondo me ha una base di verità:tutti sono d'accordo,che speculazione ci fu,divergono i pareri su motivazioni e finalità di quella crisi.
Tremonti disse che,in Europa,per salvare la Grecia,pretendevano da noi italiani un sostegno,sproporzionato al nostro effettivo coinvolgimento sul debito greco(la Germania ne aveva molto di più in pancia).Sempre secondo Tremonti e soci,al nostro rifiuto,è iniziata una speculazione selvaggia sui nostri titoli di stato,che ha fatto salire lo spread per un periodo abbastanza lungo,ergo gli alti tassi di interesse successivi sono andati a vantaggio di chi,guarda caso,stava perdendo sui titoli greci,poichè si stava rinegoziando il debito di quel Paese.Non sono io che me lo sono inventato,secondo certi economisti,che nemmeno sono gli ultimi arrivati,è successo quanto appena detto.Diciamo che,oggi ne sono abbastanza convinto anchio.
Esportazioni:tutti sappiamo che le esportazioni oggi sono il settore che più ha resistito alla crisi,vista la stagnazione del mercato interno,ma abbiamo perso negli ultimi anni,dicono alcuni il 25% della nostra capacità produttiva.Questo è dovuto non solo alla contrazione del mercato interno,ma anche all'impossibilità progressiva di reggere la concorrenza dei Paesi emergenti,sui prodotti di medio-bassa qualità.Alcuni paesi si sono attrezzati con produzioni di alta qualità per mettersi al riparo da quella concorrenza(Germania),noi solo in parte,e ne paghiamo le conseguenze.Anche questo è arcinoto e non è stato inventato questa mattina dal sottoscritto che ha dormito male;lo sento ripetere da molti economisti da un pò di tempo.Resta la nostra inefficienza produttiva e l'alta tassazione che completano il quadro sfavorevole.
Fammi capire: vorresti dire che il ribasso delle quotazione del ns. debito pubblico e' stato "pilotato" per permettere di vendere i titoli greci in pesante perdita (se non ricordo male giravano sul mercato allora a circa 1/3 del proprio valore nominale, ma devo verificare meglio eh ! ) per invece acquistare poi BTP/CCT a prezzi stracciati e quindi sperare poi nel loro recupero vendendo in guadagno ?
Se e' cosi' ne possiamo anche parlare o meglio, mi si deve spiegare in primis come in un mercato in cui ci sarebbe richiesta di acquisto di un determinato bene (in questo caso debito italiano) i prezzi di questo, invece di salire, "sbraghino" completamente !!
Perche' il problema e' questo: se ci fosse stato una sorta di swap tra debito greco e italiano/spagnolo questi ultimi, con un'offerta (aste pubbliche) che non ricordo abbia avuto un massiccio incremento (anzi...), avrebbero dovuto immediatamente prezzarsi, con conseguente riduzione dei tassi e dello spread !
Stranamentee' accaduto il contrario....
Pero' se l'ha detto Tremonti & C..... (e qui mi fermo![]()
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se l'export tira significa che l'industria italiana produce anche eccellenze, nonostante tutto.
e poi perchè non dovrermmo fare anche produzioni di livello più basso, che in tempi non lontani hanno fatto la nostra fortuna? non siamo il lussemburgo.
mi sembra di sentire "possiamo vivere solo di turismo"
L'ho capita così anch'io: ti incameri una perdita certa in cambio, forse, di un guadagno futuro.
Sorvolando sul fatto che al tempo il 50% del debito italiano era in mani estere, quindi continuando a vendere a prezzi in calo (come dall'estate all'inverno 2011; e poi di nuovo successivamente) le perdite che ti porti in panza rischiano di essere 2...
Ma...
Eh...
Han fatto talmente swap comprando nostri titoli che a fine 2011 si pagava il 7% sull'annuale per venderne qualcuno...
Il più grosso cialtrone in materia economica della storia politica italiana.
Finora s'intende...
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