
Originariamente Scritto da
Stau
@Zione: in questo articolo
Johnny Cloaca's Freedonia: Le follie della FED si spiega quanto poco solida e con quali scarsissime basi reali abbia la ripresa degli USA, basata pressoche totalmente sulla stampa di denaro a livelli mai visti prima e si spiega come tutto sommato non sia molto diversa dalla ripresa del 2003-2007 sotto Bush. Nel corso della governance di Bernanke alla FED sono stati immessi circa 3 trilioni di dollari di liquidità (3000 miliardi, più del debito pubblico italiano). Quanta parte di quei soldi credi che sia finita ad alimentare l'economia reale considerato che il tasso di disoccupazione è ancora oggi superiore al livello del 2007? E quanta invece è finita ad alimentare distorsioni nei prezzi degli asset?
Un'altra analisi interessante, che compara le azioni della FED con la BCE, è questa: johnnycloaca.blogspot.it/2014/08/risveglio-doloroso.html
Poi un'altra grossa obiezione riguardo i presunti miracoli della stampa monetaria. Se veramente il modo per riattivare la crescita europea fosse quello di iniziare a stampare un bel po' di euro, ti chiedo allora: come mai la Germania, che ha vissuto per 50 anni con una banca centrale tra le più rigorose al mondo e senza alcun dubbio più rigorosa dell'attuale BCE è diventata comunque in quel periodo la prima potenza economica d'Europa?

Se aumentando la quantità di denaro che circola nel sistema potessimo crescere di più automaticamente, chissa come mai allora l'Italia dei bei tempi della Lira, che praticava questo sport con una veemenza da manuale a partire grossomodo dai primi anni '70, da quando ha iniziato a stampare moneta a raffica ha visto un rallentamento della crescita economica, un'inflazione a due cifre e successivamente (a partire dai primi anni '80) una crescita di disoccupazione e debito pubblico assieme.
Stampare denaro ottiene solo e soltanto un risultato: la distorsione dei prezzi, ossia la distorsione del segnale principale che arriva agli individui per allocare le proprie risorse. Se si distorce il sistema dei prezzi tramite abbassamenti del tasso di interesse e stampe di denaro l'allocazione delle risorse non è più quella che gli individui razionalmente deciderebbero in un libero mercato ma è quella che decide uno o più banchieri centrali e burocrati. Ossia un'allocazione meno efficiente e che, nel lungo periodo, rende tutto il sistema economico meno competitivo. Fra l'altro la stampa di denaro, creando inflazione, agisce alla stregua della tassazione in quanto erode il potere di acquisto e, proprio come qualunque forma di tassazione/imposizione, non fa altro che redistribuire risorse dai produttori di ricchezza di una società (individui e imprese non sussidiate dallo stato) a coloro che la ricchezza la usano (lo Stato).
L'unico modo per poter riavviare la crescita economica in Europa è quello, come in America, di dichiarare una volta per tutte che l'interventismo economico è un FALLIMENTO totale, e fare in modo che gli individui possano disporre delle risorse che guadagnano col proprio lavoro e le possano spendere/allocare (le proprie risorse) come preferiscono loro, non come preferisce una pletora di politici e burocrati o banchieri chiamati ad allocarle per 60 milioni di persone. Smetterla di sostenere economicamente con sussidi e altre forme di clientelismo economico (tra cui l'abbassamento artificiale dei tassi di interesse) attività economiche decotte e fallimentari e far prezzare realmente al mercato, non alla FED o alla BCE tutti gli asset. Lasciare che il mercato faccia pulizia dei tanti zombie economici che succhiano denaro ai contribuenti e che senza il denaro dei contribuenti non vivrebbero e faccia invece crescere le realtà che più lo meritano.

Utopia temo, specie finchè continueremo a leggere articoli come questo:
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