Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
Se per austerity intendi la contrarietà di principio a finanziare la crescita a debito,oltre a Stau conta anche me fra i pro-austerity.Se invece intendi l'idea secondo cui i parametri di Maastricht siano "stupidi",perchè basati sull'idolatria nei confronti di un moloch numerico e sulla religione dell'avanzo primario come panacea di tutti i mali,il discorso cambia un bel pò.
no, semplicemente... non intendo nulla
era solo una presa in giro (bonaria) a Stau
comunque c'è qualcosa che non mi quadra sulla "costruzione europea"
sono miei personali dubbi, non riflettono l'idea di nessuno in particolare
che per fare un gruppo unito - UNIONE di nazioni più o meno simili tra loro ma con regole sociali - politiche e, soprattutto, economiche differenti sia una cosa che ci voglia tempo: ok, è normale
ma fare un carrozzone che fa fatica a emettere una sola voce, questo mi pare una cosa alienante
sono sempre stato filo-tedesco, ma la testardaggine con cui sta portando avanti certi suoi argomenti mi inizia a dare sui nervi
La Germania non deve dimenticare che durante il periodo di integrazione della DDR gli altri paesi europei le avevano dato più o meno una mano
e non deve dimenticare che i danni che avevano fatto le miopie punitive di Versailles portando alla catastrofe di Weimar sono deleterie anche per gli altri paesi europei
mi da l'idea di voler coltivare una idea di egemonia sugli altri paesi
ok, la Grecia ha sbagliato, con leggi ridicole fatte nei decenni precedenti (in un post di molto tempo fa avevo elencato queste "perle")
ok, la Spagna ha i suoi problemi, l'Italia quanti ne vuoi, il Portogallo idem...
ma piantiamola con questa austerità che dopo anni non sta portando a un bel niente. A qualcuno dovrà venire un dubbio che le ricette non stiano sortendo gli effetti desiderati
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Sottoscrivo.Il rientro dalle situazioni debitorie dei Paesi del sud e della Francia(che non è vero sud Europa dal punto di vista politico-geografico ma neanche è assimilabile ai Paesi"core"in toto),Europa o non Europa,resta però imprescindibile(altrimenti saranno i mercati a voltar loro le spalle,sotto forma di mancato acquisto dei titoli dei debiti sovrani) ma sono le modalità ad essere sbagliate.La Germania dovrebbe praticare essa stessa politiche espansive,in modo da sostenere la ripresa del sud Europa.
Il problema del debito non esiste, è solo uno stratagemma per tenere sotto scacco popoli e "democrazie" (che, in tal modo, possono essere tramutate in "dittature dolci").
Infatti l'unico modo per tenere sotto controllo il debito (e penso a quello del Giappone, ufficialmente già fallito secondo gli schemi di questa economia perversa - anche se nessuno vuole dirlo - ) è aumentare la produzione (secondo i diktat del consumismo) così da far crescere il PIL. Ma anche un bambino sa che la crescita del PIL mondiale - in un pianeta dalle risorse finite che richiede, tra l'altro, una svolta ecologica, parsimoniosa e rispettosa dell'ambiente nella gestione delle attività umane - non può essere infinita. Tra l'altro la crescita del PIL, oltrepassata una certa soglia di benessere e ricchezza (già sbriciolata in gran parte del mondo occidentale), si pone in netto contrasto con il benessere individuale e sociale-collettivo (essendo fonte di lacerazioni profonde, diseguaglianze esacerbate e distruzione del territorio).
Quando le nuove generazioni cominceranno a ragionare secondo scienza, coscienza e natura (senza nutrirsi delle briciole del pensiero di burocrati, banchieri e massoni) allora qualcosa comincerà a mutare (ma il tutto dovrà venire entro "poco tempo", se si vuole evitare il sangue). Viceversa, sarà la fine.
Oggi mi sento molto ottimista.![]()
Una conferma fresca fresca sull'inutilità del motore mefistofelico di questa economia distruttiva:
Crollo del petrolio e debito spazzatura, la bolla dello shale oil rischia di esplodere - Il Sole 24 ORE
Non esiste nulla di tutto ciò che vedete che non sia "pagato a debito". Gli Stati Uniti, ad esempio, non vanno in bancarotta (pur essendo in tale stato già da tempo) per via del fatto che, periodicamente, innalzano la soglia del debito (che puntualmente sfondano, ed in anticipo rispetto ad ogni previsione temporale) "finanziandosi", come tutti, attraverso l'emissione di titoli pubblici. E secondo voi è possibile risolvere il problema del debito facendo sempre più debito? Il problema è poi globale, in quanto il debito di uno stato è anche nelle mani degli altri stati, persino quelli più virtuosi (come l'Italia, che spicca nelle classifiche mondiali per ricchezza media privata e, quindi, per numero di individui in grado di acquistare e farsi carico - in cambio di un certo tasso di interesse - di fette di quei debiti sovrani).
Considerate inoltre, tornando all'esempio degli Stati Uniti (ma ciò vale per molte altre nazioni), che l'aumento abnorme ed incontrollabile del debito è avvenuto e sta avvenendo, nonostante tutto, in un periodo cosiddetto di espansione economica (ovvero di aumento del PIL). Figuratevi la "catastrofe" (in realtà una vera e propria fortuna, all'occhio attento dell'intelligente) che si concretizzerà quando, a livello mondiale (e partendo dalla cosiddette "superpotenze"), si andrà incontro ad una conclamata recessione planetaria (con salutare contrazione del PIL). Che ne sarà, a quel punto, del debito delle nazioni?
Semplice, verrà cancellato previa distruzione della finanza, delle banche, di coloro che controllano le banche e dell'economia fittizia basata sul nulla (ove per nulla intendo spreco, inquinamento, distruzione, speculazione e profitto esasperato).
Chi ha la fortuna di avere ancora i nonni in vita (ed intendo nonni di una certa età), può chiedere loro il significato della parola "economia". Essi risponderanno che sinonimo di "economia" è "risparmio", razionalizzazione delle risorse, eliminazione del superfluo ed efficienza. Nessuno dirà lucro, profitto, sfruttamento scriteriato delle risorse e spreco. Se allora anche voi siete d'accordo su tale significato del termine, perché andare dietro, quotidianamente, ad indicatori assurdi (quali spread, indici di borsa, indice PMI, dati OCSE, FMI etc ... ) di un mondo già morto e che i politici, schiavi della finanza e delle banche, si ostinano a mantenere in vita - in uno stato vegetativo - sulla scorta di un assurdo "accanimento terapeutico"?
Si pensi a qualcosa di diverso, fuori dagli schemi fin qui utilizzati.
Il Tesoro ha appena collocato un po' di BTP:
- 3 anni: 2,5 mld allo 0,77% contro lo 0,70% dell'asta del 13/10
- 7 anni: 2 mld all'1,74% contro l'1,71% dell'asta del 13/10
- 15 anni: 1,5 mld al 2,97% contro il 3,30% dell'asta dell'11/9
Rendimenti sostanzialmente invariati nel breve e medio periodo, una discreta limatura invece sul 15 anni.
Il decennale, ora, si colloca a circa 2,36% di rendimento (spread a poco piu' di 153 bp)
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