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  1. #18561
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Comunque serve un taglio almeno del 50%, come lascia intendere anche Christine Lagarde
    Oppure dilazionare le scadenze, portarle fino alle famose "calende greche" e trasformarle in un taglio "non dichiarato"... diciamo che tutto dipende dalla Germania, che in questo momento non si può permettere l'uscita della Grecia dalla moneta unica (e verosimlmente anche dal mercato unico), soprattutto per questioni di politica estera (la Merkel ci ha giocato la sua credibilità internazionale di statista) e che tuttavia non vuole nemmeno una rinegoziazione del debito ellenico, con taglio ulteriore e questa volta per questioni di politica interna (dare argomenti ad AfD). La Germania (e quindi l'Europa) come l'asino di Buridano...

  2. #18562
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Anch'io sarei tentato di dire:"Hanno sempre dato problemi,se ne vadano per la loro strada".
    Ma secondo me stiamo trascurando l'effetto emulativo: una La Pen,un "sovranista" olandese e/o austriaco e/o finlandese avrebbero gioco facile per dire"Va bene,avranno anche una mazzuliata economica con la Brexit ma se è il prezzo da pagare per essere padroni a casa propria e mandare a ramengo l'Unione Europea,ben venga".
    E ci sarà il Borghi di turno a dire che sì,tutto sommato per la sovranità 3 anni di recessione sono un prezzo sostenibile,se servono a riavere la sovranità sull'orticello nazionale ed a mandare a quel paese la globalizzazione "omogeneizzatrice".
    E ci saranno elettori sensibili a questi slogan ed a questi (s)ragionamenti,che nessuna analisi macro o microeconomica potrà contrastare,perché quando una civiltà decide di suicidarsi (nella fattispecie,quella europea)lo fa e basta.
    In Europa ci sono tanti convinti che la globalizzazione dia solo rogne e che l'antidoto siano le frontiere chiuse ed il ripiegamento sugli orticelli nazionali. Sono idee sbagliate?No,sono idee suicide.Ma circolano,favorite dai troppi e reiterati errori che sono stati commessi negli anni 90',quando si costruì l'Europa politica,abbandonando l'Europa possibile,che era quella della CEE. Possibile perché le teste non sono mature per fare altro ed era chiaro che prima o poi avrebbero trovato i loro pifferai,scomparsa dalla scena la sola generazione che poteva capire che la disunità europea rende nani che si azzannano a vicenda e che altri,di taglia maggiore,alla prima occasione schiacceranno senza problemi.
    Credo che ormai sia tardi per rimediare e che l'Europa vivrà non il suo declino ma il suo tramonto politico-economico:i suoi Stati nazionali hanno la taglia giusta per non contare un fico secco sullo scenario mondiale e si è visto che i suoi abitanti,in grande maggioranza,non hanno la minima intenzione di fare massa critica.
    Vogliono l'orticello da coltivare ognuno per conto suo.Perderanno anche quello.
    Sull'ultimo capoverso non sono d'accordo, la disgregazione è estremamente improbabile, è invece molto più probabile che si vada verso un Europa a "cerchi concentrici" con un nucleo interno (fortemente integrato) e uno o più "anelli" esterni con livelli di integrazione diversi (il più esterno potrebbe avvalersi di accordi di partnership tipo l'ECAA, senza essere direttamente mebro UE) questo sarebbe anche l'esito naturale e graduale di questa complessa fase, qualora al referendum sulla Brexit vincesse il "remain", nel senso che bene o male è quello che Cameron ha negoziato con i partner europei nel corso dell'inverno...

    Se invece i britannici votassero per l'uscita, be', il processo diventerebbe molto più veloce e per molti stati si porrebbe il problema se stare nel nucleo "forte", se distaccarsene restando nell'UE con minore integrazione e in questo passaggio, rapido, forse anche convulso, qualcuno potrebbe perfino optare per il salto nel buio di un'uscita non solo dall'euro, ma pure dal mercato unico... magari pensando di associarsi a qualche fantomatica "unione eurasiatica" (il riferimento a Salvini è del tutto voluto, ma il problema è che Salvini non è da solo).
    Ultima modifica di galinsoga; 16/05/2016 alle 17:10

  3. #18563
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    magari pensando di associarsi a qualche fantomatica "unione eurasiatica" (il riferimento a Salvini è del tutto voluto, ma il problema è che Salvini non è da solo).
    Secondo la vulgata dei sovranisti ortodossi, gli Stati dovrebbero evitare le unioni sovranazionali come la peste e camminare ognuno per i fatti suoi.
    Bagnai & Borghi sul punto sono chiari(a modo loro ma chiari).

  4. #18564
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Sull'ultimo capoverso non sono d'accordo, la disgregazione è estremamente improbabile, è invece molto più probabile che si vada verso un Europa a "cerchi concentrici" con un nucleo interno (fortemente integrato)
    Ho il timore che questa soluzione(sulla carta,la più sensata)sia ormai tardiva.
    Trovami un volontario per il nucleo forte: i francesi stanno cedendo,seppur gradualmente,alle lusinghe lepeniste,gli olandesi a quelle della destra anti-UE,gli austriaci peggio ancora,in Italia l'alternativa all'attuale governo è un duo o un trio di gente convinta che si debba stampare moneta con tutte le stampanti(sequestrando anche quella dell'ufficio del Bassini,se non bastano le altre ).
    Il nucleo forte andava varato nel 1997,evitando di imbarcare cani & porci nell'euro.
    Ora che nucleo fai più?

  5. #18565
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ho il timore che questa soluzione(sulla carta,la più sensata)sia ormai tardiva.
    Trovami un volontario per il nucleo forte: i francesi stanno cedendo,seppur gradualmente,alle lusinghe lepeniste,gli olandesi a quelle della destra anti-UE,gli austriaci peggio ancora,in Italia l'alternativa all'attuale governo è un duo o un trio di gente convinta che si debba stampare moneta con tutte le stampanti(sequestrando anche quella dell'ufficio del Bassini,se non bastano le altre ).
    Il nucleo forte andava varato nel 1997,evitando di imbarcare cani & porci nell'euro.
    Ora che nucleo fai più?
    Io penso che i proclami dei sovranisti nel caso dovessero andare al governo dei loro paesi poi in realtà non verrebbero attuati ...

  6. #18566
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ho il timore che questa soluzione(sulla carta,la più sensata)sia ormai tardiva.
    Trovami un volontario per il nucleo forte: i francesi stanno cedendo,seppur gradualmente,alle lusinghe lepeniste,gli olandesi a quelle della destra anti-UE,gli austriaci peggio ancora,in Italia l'alternativa all'attuale governo è un duo o un trio di gente convinta che si debba stampare moneta con tutte le stampanti(sequestrando anche quella dell'ufficio del Bassini,se non bastano le altre ).
    Il nucleo forte andava varato nel 1997,evitando di imbarcare cani & porci nell'euro.
    Ora che nucleo fai più?
    Tedeschi e francesi, nel primo caso sono ancora filo-europei (e filo-integrazione) quasi 8 tedeschi su 10 e anche l'opinione pubblica francese è ancora in larga maggioranza filo-europeista, seppure con posizioni più differenziate...

  7. #18567
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Secondo la vulgata dei sovranisti ortodossi, gli Stati dovrebbero evitare le unioni sovranazionali come la peste e camminare ognuno per i fatti suoi.
    Bagnai & Borghi sul punto sono chiari(a modo loro ma chiari).
    La visione economico-politica di Bagnai (Borghi è un po' più "sofisticato") è ferma al 1870, la loro concezione di stato nazionale è ancora quella di Bismarck...

  8. #18568
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    La visione economico-politica di Bagnai (Borghi è un po' più "sofisticato") è ferma al 1870, la loro concezione di stato nazionale è ancora quella di Bismarck...
    Lo so

  9. #18569
    Uragano
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    Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
    Io penso che i proclami dei sovranisti nel caso dovessero andare al governo dei loro paesi poi in realtà non verrebbero attuati ...
    Lo penso anche io.
    Comunque, anche la Le Pen ha sempre detto, poi, di non essere contraria del tutto all'UE (ma non la vorrebbe, comunque, unita come l'attuale)

  10. #18570
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E poi, sapete qual'è il punto, è che in tanti dicono che quando l'Europa era meno unita diciamo si stava meglio, non tenendo affatto conto del periodo storico completamente differente

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