Meteoriiiiteeeeeeeeeeee, meteoriiiiteeeeeeeeeeeeeeeeeee...
La "spinta gentile" ad attendere il prossimo condono - Phastidio.net
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
A proposito:
Le Classifiche: Classifica dell’evasione fiscale in Europa
Paesi dove si evadono piu tasse al mondo - lista ~ Tasse Economia Italia
La Georgia è il Paese al mondo con la più alta evasione fiscale:oltre il 70% del PIL. Negli USA,che hanno la percentuale più bassa,si sta intorno al 9%. L'Italia,con il 27%,è il Paese dell'Europa occidentale messo peggio.Mancano però i dati greci.
La peggiore nel nostro continente è la Romania (32,6), poi Lituania (32), Estonia (31,2), Lettonia (29,2), Cipro (28).Malta e Polonia sono sui livelli italiani.
Compagnia davvero elitaria...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Fattene una ragione, Verona simile a Caserta non la vedono gli stranieri, non la vedono i veneti, non la vedono i campani, la vedi solo tuDai quella era troppo esagerata. E se viaggi da nord a sud in Italia, lo vedi palesemente che ci sono differenze macroscopiche in tutto: lavoro, economia, società, cultura popolare, musica, architettura, cucina (no, la pizza e gli spaghetti non sono originari del Nord e comunque ormai sono diffusi in tutto il mondo) ecc.
Non so, che tipo io parlo per conoscenza diretta, e tu no?
Quello è un problema, un grosso problema, ma il problema alla radice che esistono "tante Italie" c'è sempre stato. E no, non è un problema comune ad altri stati dove queste differenze sono più sfumate e la coscienza nazionale più profonda (gli USA comunque vanno confrontati con l'UE). Nei decenni è stato mascherato o soppresso in altre maniere: il nemico comune o presunto tale (Risorgimento, Grande Guerra), l'emigrazione di massa e la repressione militare (dal brigantaggio ai fatti di Milano), il totalitarismo fascista, la seconda guerra mondiale, lo scontro Est-Ovest (comunismo-democrazia), il benessere diffuso. Oggi che l'ideologia è morta, il benessere non è più in buona salute, le persone e le merci possono viaggiare liberamente da Capo Nord a Limassol, e la guerra è qualcosa di "ibrido" che sta oltre il Dniestr, cosa ci rimane?
Io non credo che tutta la storia italiana sia un fallimento, né che in Italia vada tutto male: questo no. Ma non possiamo nemmeno nasconderci i problemi, neanche per un malinteso patriottismo. Lo so che alla maggioranza delle persone interessa il Grande Fratello VIP, ed al massimo pensa di essere "politicamente impegnata" perché si scalda sugli stipendi dei parlamentari o fa tifo da stadio in uno dei due schieramenti referendari; ma almeno noi parliamoci francamente. Ci sarebbe anche tutto un problema di ordinamento dello stato, che storicamente vede da una parte federalisti e regionalisti (Cattaneo, Sturzo, la sussidiarietà ecc.) spesso aventi come modello la Germania, e dall'altra i centralisti che prendono come esempio di stato la Francia. Purtroppo la prima "fazione" si è un po' suicidata nell'ultimo decennio, con partiti e personaggi quantomeno discutibili, ma questo non sminuisce il valore dell'idea. Più i problemi dei quali stiamo già discutendo.
Alla fin fine, il succo è: i successi non sono immutabili, come non lo sono gli stati. Nella Storia, o ti rinnovi e ti adatti, o muori. L'Italia non ha mai avuto un gran successo né una grande reputazione internazionale, ma finite le manie guerriere dei primi 80 anni, alla fine ha pensato di avere successo sul piano interno ed europeo. Oggi non si può certo dire che tale successo sia stato duraturo. Il sistema interno è ingessato, un ambiente ostile ai giovani ed a molte imprese, ed all'innovazione ed al privato in generale, mentre favorisce tutto ciò che è burocrazia o corporazione. L'economia stagna, perché non possiamo fare ulteriore debito (non siamo il Giappone) e perché la spesa pubblica è opprimente e spesso inefficiente. In Europa contiamo poco, sicuramente meno di quel che potremmo, anche perché non sappiamo più "giocare" sul tavolo continentale (no, non è questione di alzare la voce, anzi rischi di renderti solo più ridiciolo). La scarsa natalità non è estranea alla stagnazione economica, questo è un buon punto, mentre aumenta il carico per pensioni e sanità non compensato appunto dalla crescita economica. Il divario Nord-Sud è stato coperto per decenni a colpi di clientelismo e assistenzialismo, ed oggi aumenta di anno in anno, avendo alla fine favorito solo consorterie politiche ed alcune grandi aziende (anche del Nord). I territori più industrialmente produttivi sono gravemente insofferenti, e scusa se è poco. La capitale, senza offesa per i romani, ma è troppo grande per la scarsa rappresentatività sia socio-culturale che economica in Italia: Roma non è Parigi o Londra, e non è nemmeno la capitale economica come Milano; c'è insomma uno sbilanciamento che non è sempre ben visto nel resto d'Italia. E via di questo passo. Non dico che ogni alternativa sia per forza e sempre migliore, e anche se migliore richiede sacrifici. Ma se arriviamo al punto in cui vale la pena fare questi sacrifici...
Scusa dunque la lunghissima risposta, per arrivare a dire: l'Italia è in crisi, e non può cullarsi del successo ottenuto decenni fa ed oggi non più "valido".
Ma certo, è quel che sostengo da sempre (e non solo per i longobardi)Il mio discorso era appunto diverso, dicendo che anche se ci furono lontanissime origini comuni tra alcuni popoli italici (ma tra molti...no!), queste non possono più condizionare le nostre decisioni dopo 3mila anni di storia così "differenziata". Già ai tempi della conquista romana dell'Italia, latini e veneti non erano più che lontanissimi parenti, e comunque i romani non colonizzarono il resto d'Italia ma si limitarono a fondare singole colonie sparse...
Il premier belga: c’è l’accordo per la ratifica dell’intesa Ue-Canada - Il Sole 24 ORE
Leggo questa notizia...
Intanto c'è chi festeggia per lo +0.5% del terzo trimestre per l'UK senza considerare la svalutazione e che la Brexit nei fatti ancora non si è compiuta (e vedremo se mai si compirà...).
Inverno 2016/17
16/1 Fiocchi
Segnalibri