Rilancio un sogno per molti, paesi africani su tutti, vessati dallo zio Tom che ha male educato i suoi futuri dittatori che hanno applicato alla lettera le lezioni imparate nei college americani prima di lanciare golpe e guerre civili qua e là.
Ma anche Banana-republik, da paese africano della UE qual è, meriterebbe la cancellazione di un debito impagabile.
Insensato, completamente insensato.
Il Fondo monetario mette sul tavolo la cancellazione dei debiti - Corriere.it
L'FMI ne parla, non Nonna Papera. ma Christalina Georgieva, la direttrice.
Io insisterei sul doverlo fare, per noi ed alcuni altri paesi occidentali, quantomeno un buon pezzo di "interessi sul debito" lo eliminerei assolutamente. Non diamo garanzie, anzi farei commissionare l'intera gestione pubblica regionale e nazionale a dei danesi, ma loro non vogliono.
Perciò l'unica cosa migliore è cancellare la parte irrimediabilmente impagabile del debito.
Così quelli del "Noi avevamo accettato di cancellare il debito di guerra alla Germania riunita nel 94", possono dire "pari-patta".
Anche perché io credo tantissimo che 'sto giro andiamo tutti in bancarotta, saltano pensioni. E teste poi.
P.S.:
fine dell'auto-ban.
Usa: 33,3 milioni americani senza lavoro in 7 settimane - Economia - ANSA
Crisi nerissima, pur in un mercato molto più flessibile di tutti, sono numeri da paura.
In tutte le altre crisi predenti non c'erano mai stati più di 3 mln di disoccupati.
siamo su un ordine di grandezza superiore.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Nella crisi del 2009 avevano perso almeno 8 milioni di posti di lavoro, erano arrivati oltre i 15 milioni di disoccupati.
Se da una parte hanno perso circa il quadruplo dei posti di lavoro rispetto a quella crisi bisogna anche considerare che moltissimi di questi sono lavoratori di attività temporaneamente fermate più che posti di lavoro persi in maniera duratura, in assenza di cassa integrazione tutti i lavoratori delle attività fermate diventano immediatamente disoccupati, a differenza di quello che succede da noi.
Ciò che sarà veramente importante da capire è quanti di questi torneranno subito al lavoro a fine lockdown e quanti invece saranno disoccupati in senso più classico e dovranno cercare un altro lavoro.
Tutte le misure economiche vanno interpretate con cautela in questi mesi, una crisi così rapida in cui si paralizza un terzo dell'attività economica in due mesi è unica nel suo genere.
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Ultima modifica di snowaholic; 08/05/2020 alle 11:26
Arriva la bacchettata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea alla Corte costituzionale tedesca.
Comunicato stampa a seguito della sentenza della Corte costituzionale tedesca
del 5 maggio 2020
La direzione della Comunicazione della Corte di giustizia dell’Unione europea ha ricevuto
numerose domande riguardanti la sentenza emessa dalla Corte costituzionale tedesca il 5 maggio
2020 vertente sul programma PSPP della Banca centrale europea (BCE).
I servizi dell’istituzione non commentano mai una sentenza di un organo giurisdizionale nazionale.
In linea generale, si ricorda che, in base a una giurisprudenza consolidata della Corte di giustizia,
una sentenza pronunciata in via pregiudiziale da questa Corte vincola il giudice nazionale per la
soluzione della controversia dinanzi ad esso pendente 1. Per garantire un’applicazione uniforme
del diritto dell’Unione, solo la Corte di giustizia, istituita a tal fine dagli Stati membri, è competente
a constatare che un atto di un’istituzione dell’Unione è contrario al diritto dell’Unione. Eventuali
divergenze tra i giudici degli Stati membri in merito alla validità di atti del genere potrebbero
compromettere infatti l’unità dell’ordinamento giuridico dell’Unione e pregiudicare la certezza del
diritto 2. Al pari di altre autorità degli Stati membri, i giudici nazionali sono obbligati a garantire la
piena efficacia del diritto dell’Unione 3. Solo in questo modo può essere garantita l’uguaglianza
degli Stati membri nell’Unione da essi creata.
L’istituzione si asterrà da qualsiasi altra comunicazione a questo proposito.
Nonostante molte minimizzazioni, la sentenza della Corte costituzionale tedesca ha detto esattamente quel che piace sentire al sovranista-tipo,di ogni nazionalità,ossia che la Corte di giustizia,con i Trattati UE e la legislazione dell'Unione,può anche andarsi friggere,poiché ciò che conta è l'ordinamento nazionale, che trae mandato dalla volontà democratica del popolo.
Addirittura in un passaggio si legge (e questo più di tutto ha mandato in bestia i giudici europei) che l'interpretazione del principio di proporzionalità contenuta nella sentenza della Corte di Giustizia UE(del dicembre 2018 ma sembra già passato un secolo) semplicemente non si applica in Germania.
Da giurista e da osservatore, la mia idea è che di sentenze con questo tono ne vedremo altre in giro per l'Europa e non solo in Ungheria,Polonia,Repubblica Ceca...la breccia è stata aperta.
Non escludo che in un futuro non troppo lontano (su altri temi,beninteso) anche la Corte Costituzionale italiana entrerà in polemica con i giudici europei. Quella francese,secondo me anche prima.
Ormai è guerra aperta fra due diverse concezioni del mondo.
Ed era ora.
Dunque la mia speranza ("ci sarà un giudice a Lussemburgo") adattata all'antico brocardo non è stata poi disattesa.
Menomale: quando scatta il sensore, l'allarme suona.
Per riallacciarmi all'opinione di Josh, ed alle sue ultimissime righe, io invece non credo che le nostre Corti Costituzionali "latine" oseranno troppo in futuro (per quella italiana ne sarei certo, ma a ruota direi lo stesso per la francese e spagnola); piuttosto, quel rischio potrei vederlo annidarsi oltre l'Adriatico e sopra un'immaginaria linea che parte grossomodo dalle Ardenne a salire...
Vedremo, è una bella scommessa.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Tutto è possibile nei contesti economico-giuridico-sociali, quindi condivido.
Tra l'altro anche un organismo sovranazionale può sempre essere messo in discussione, le norme possono essere cambiate, il principio di autodeterminazione dei popoli stà lì a ricordarlo, sempre.
Fai bene a considerare fattibile ogni evenienza.
Intanto leggo che all'eurogruppo c'è l'accordo per la versione ultralight dell'ESM: prestiti fino al 2% del PIL da restituire in 10 anni a tasso attorno allo 0.1% (che vuol dire un paio di punti IN MENO oggi di quel che paga un BTP).
Unica condizione la destinazione sanitaria.
Ovviamente chi vuole emettere titoli perpetui a tasso zero o chi considera Alitalia e ILVA problemi sanitari (e tutto sommato su questi ultimi forse non ha torto...) si sta già mettendo di traverso.
E mi ritrovo di nuovo ad auspicare il meteorite.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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