Questo è semplicemente falso.
Fa comodo alla politica per deresponsabilizzarsi, ma in realtà le scelte degli stati non sono molto più vincolate di 30 o 40 anni fa. Negli anni 80 non avevamo l'Euro, ma lo SME per certi versi era anche peggio. Nel 92 la spesa per interessi era il 12% del PIL, adesso è del 3,5%. I vicoli esterni c'erano già e ci sono sempre stati, ci si faceva solo meno caso perché l'economia cresceva (ma i problemi si accumulavano).
Certo alcuni aspetti adesso devono passare dalle istituzioni comunitarie, ma l'UE è fatta dagli stati membri e le decisioni sono sempre collegiali, visto che in termini numerici siamo il terzo Paese dell'unione difficilmente ci può essere imposto qualcosa. Poi se siamo incapaci di far valere il nostro peso nelle discussioni e votiamo a favore delle norme comunitarie per poi lamentarci e fare le vittime siamo solo ipocriti.
Sono i vincoli politici che paralizzano l'azione degli stati, non certo una fantomatica perdita di sovranità. In un Paese che si impoverisce fa comodo puntare il dito all'esterno, ma abbiamo fatto tutto da soli.
Ultima modifica di snowaholic; 25/03/2021 alle 08:22
Concordo pienamente, ma la politica americana onestamente non mi sembra poi tanto meglio
Io comunque sono esattamente tra quelli che non vogliono nemmeno sentirne parlare ma nemmeno per puro disinteresse, più per lo schifo della politica attuale, ma anche per le discussioni estremamente polarizzate e ideologizzate che si sentono in merito ad esempio. È difficile ripudiare totalmente la politica, ma non riesco proprio a non schifare quel circo che è diventato. Fermo restando che in generale non mi va troppo a genio il sistema dei partiti che finisce per annullare le persone e identificarle solo con il partito stesso e il suo programma, senza permettere che il pensiero di un suo esponente si possa discostare su qualche minimo aspetto; ma questa è un'altra storia...
Devi vederla dal punto di vista del policy nerd quale sono io, la politica americana ha aspetti totalmente folli ma il livello del dibattito sulla politica economica è alto, anche grazie al contributo di molti economisti.
Hanno anche una abbondanza di dati facilmente utilizzabili unica al mondo.
Bisogna dire che il dibattito è soprattutto interno ad un partito, che pur con tutti i suoi difetti ha il pregio di essere molto diverso dai partiti che descrivi tu, è molto eterogeneo, con diverse componenti che hanno idee e proposte diverse su cui si confrontano apertamente.
Ma anche da noi non è sempre stato così, il dibattito sui contenuti è sparito in tempi relativamente recenti, la personalizzazione e i giochi di potere hanno totalmente svuotato il dibattito politico ma non c'è alcun motivo per cui l'appartenenza ad un partito debba annullare le persone e costringerle a schacciarsi sulle posizioni del leader. Lo diventa solo nel momento in cui la fedeltà è l'unica cosa che conta e un dissenso nel merito di una posizione politica diventa un attacco personale. Questa è la visione di chi fa politica solo per il potere e in un confronto sulle idee non avrebbe niente da dire, quindi pensa che sia meglio evitarlo e limitarsi a qualche slogan vuoto.
Il problema è che ormai sono la maggioranza.
Ultima modifica di snowaholic; 25/03/2021 alle 13:08
Tra l’altro, questo modus operandi partitico nostrano è intriso di ipocrisia: guai a esporre dissenso su un’idea del leader del partito, ma poi sono i leader stessi a essere voltagabbana cambiando totalmente opinione in conforma a dove giri maggiormente il consenso. Magari giusto appena dopo elezioni, così come a dire “grazie del voto, adesso faccio quello che mi pare e governo con chi voglio anche se fino a ieri gliene ho detto di tutti i colori, alla faccia vostra”.
Un sistema veramente eccellente...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Sicuramente il debito pubblico è nostro, e le riforme che non facciamo è anche colpa nostra, visto che specie nei primi anni abbiamo ricevuto ingenti risorse non sfruttate, non mi piace dell'europa visto che l'hai citata le politiche fiscali ed economiche, non ci può essere un paese con tassazione da paradisi fiscali, ed altri come il nostro, poi certo mettiamoci che per colpa di politici ignoranti o spinti da chissà quali interessi, abbiamo firmato il patto di Dublino, che tutti immagino conoscete, e non sono contro il patto di Dublino perché contro gli immigrati, assolutamente no, ma è sbagliato proprio come è regolamentato
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