Ok,siamo arrivati al dunque della questione. In ogni caso manca ancora una comunicazione trasparente del Tesoro che si è limitato ad affermare senza entrare nel regolamento contrattuale:«Si tratta dell’unico caso di contratto accompagnato da una clausola rescissoria. Non ne esistono altri ». Il Tesoro esce dai derivati anni 90 Maxi rimborso da 3,4 miliardi
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CIAO TUB!
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Guarda che avevo già chiuso la questione prima...
Ma manca ancora tutta questa serie di informative esplicite:
Ecco quindi l’informazione che il Ministero dell’Economia dovrebbe rilasciare ai contribuenti italiani (e noi che di mestiere ci occupiamo di prodotti come questi nelle università italiane potremmo certificarla o smentirla)
• Il contratto, stipulato nel 1994, con il termsheet allegato, avevail fine di: i) coprire il rischio di tasso; ii) coprire il tasso di cambio; iii) allungare le scadenze dei pagamenti di interesse; iv) vendere assicurazione a Morgan Stanley per fare cassa. Il valore del contratto all’origine era di XX miliardi di dollari. Nel caso il contratto fosse di copertura, l’errore di copertura alla fine è stato di Y miliardi a favore (sfavore) del Tesoro.
• Il contratto stipulato nel 1994 includeva: i) una clausola di estinzione a favore di entrambi i contraenti; ii) una clausola di estinzione a favore della banca. Inoltre: la clausola di estinzione era: i) europea, su quale data; ii) bermuda, su quali date. Infine, il valore di questa clausola ha portato YY miliardi a favore dei contribuenti italiani.
Sarebbe oltremodo importante, in un momento in cui si fa un gran parlare di “commissioni implicite” incassate dalle banche a carico dei contribuenti, e se ne parla dove meno se ne capisce, cioè nelle aule di giustizia, che il Ministero mostrasse di non averne pagate, o non averne pagate in abbondanza. La cosa è ancora più importante se si considera che il Ministero cova da quattro anni una normativa diretta a regolare i contratti derivati tra banche e enti pubblici nel rispetto di questi principi. Da esperto devo dire che sono pessimista. Se le clausole di estinzione fossero state di tipo “bermuda” (cioè esercitabili ad esempio a ogni data di pagamento, come è tipico che siano), si tratterebbe del problema di valutazione più complicato che esista in finanza matematica (swaption bermuda!). In questo caso, davvero tra i “quant” di Morgan Stanley e i tecnici del Tesoro non ci sarebbe stata partita. Comunque, il Tesoro ci dica che allora ha fatto del suo meglio, e ci dica chi ha preso quella decisione. Noi saremo comprensivi, e al massimo gli diremo: “Tesoro, non lo fare più”.
E non tramite scarno comunicato stampa.
Ciò non toglie la bontà delle operazioni in cui,sicuramente, il direttore del Tesoro di certo avrà avuto una voce in capitolo... o no? Se non fosse stato così, il massimo a cui avrebbe potuto aspirare sarebbe stato insegnare economia alla scuola asilo e non essere a capo della BCE.
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CIAO TUB!
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Intanto il nostro spread non si muove gran che, mentre si muove quello spagnolo 73 b.p. sopra il nostro sulla soglia dei 550 b.p.
E questa mattina eravamo messi così.
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Appurato il "dunque" questa volta pero', in merito alla frase evidenziata, provo io a "pensare male" citando sempre quel famoso articolo, in cui si legge anche questo passo:
...Sul punto, infatti, non esiste alcuna informazione ufficiale, se non le rassicurazioni del governo che il contratto di cui sopra fosse l’unico. Peccato che non la pensi così Bloomberg, che rilancia la notizia per cui l’Italia sarebbe esposta complessivamente per 19,5 miliardi di dollari verso le prime cinque banche d’affari americane (Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America, Citigroup e JP Morgan Chase), che diventano 31 miliardi di dollari, considerando anche le esposizioni verso istituti europei. In sostanza, il nostro Paese avrebbe un debito sommerso di altri 21 miliardi circa di euro, di cui ignoravamo anche solo l’esistenza
Il che, pero', potrebbe essere vero senza per questo contraddire la nota di cui sopra, visto che parla solo di contratti con clausola rescissoria !![]()
Fosse comunque cosi', almeno, non avremmo pero' alcuna diciamo imposizione nel chiudere anticipatamente gli eventuali contratti in essere.
![]()
Ma LOL! Spettacolare nella sua non fantascienza ...
La fine del mondo come lo conosciamo - Il Sole 24 ORE
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Comunque sta situazione dai contorni effettivamente al limite del surreale sta scatenando tutte le possibili fantasie.
(NoSync non commentare o ne vien fuori un flammazzo)
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