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  1. #3621
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Boh...quello che osservo, sono le tante analogie tra le manovre attuate ora e nel recente passato in Grecia,Italia e Spagna... e tutto ciò è sconcertante.
    Mi chiedo, a questo punto, se Monti, Merkel e Rajoy vogliano salvare l'europa o la finanza europea(cosa ben diversa)

  2. #3622
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da iltempoamartina Visualizza Messaggio
    Boh...quello che osservo, sono le tante analogie tra le manovre attuate ora e nel recente passato in Grecia,Italia e Spagna... e tutto ciò è sconcertante.
    Mi chiedo, a questo punto, se Monti, Merkel e Rajoy vogliano salvare l'europa o la finanza europea(cosa ben diversa)
    risposta molto difficile
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  3. #3623
    Uragano
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    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    ha fatto la Germania ad assorbire la palla al piede dell'ex DDR in una ventina d'anni mentre in Italia lo squilibrio tra N e S dura da 150?
    Quoto il resto, questo proprio no. Le differenze son tutt'altro che assorbite e l'ovest continua tuttora a pagare una tassa di scopo e a buttare miliardi nel cesso ogni anno. Con il finire di alcuni sgravi fiscali inoltre molte aziende che avevan messo sedi a est (con problemi di produttività, per varie ragioni) stanno tornando all'ovest precipitosamente.

    Meglio che le differenze N/S nostre, ma bene proprio no.


  4. #3624
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    La Germania quando è entrata nel 2002 nel mercato unico era già pronta a farci un mazzo tanto, avendo già compiuto una svalutazione interna sui prezzi e sul lavoro, precarizzandolo e riducendo i salari (tabellina trovata con google). Inoltre ha sempre mantenuto un' inflazione più bassa rispetto a quanto richiesto dalla BCE (Bundesbank!!), senza che nessuno facesse notare gli scompensi a cui saremmo giunti in questa maniera.

    Allegato 263234

    Il boom commerciale tedesco parte proprio dall'ingresso nell'euro:

    Allegato 263240
    Mi stupisce vedere il reddito da lavoro dipendente, deflazionato a quota 28000 in Italia!!!!io credo che siamo mooolto sotto...
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  5. #3625
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    Nessuno afferma il contrario, sono stati efficienti anche tra il '33 e il '45.
    dipende in cosa...

    comunque Hjalmar Schacht in pratica nazionalizzò le industrie


    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    Quello che ho scritto è che finchè hanno avuto il marco hanno esportato ben poco verso gli altri paesi europei, al contrario di quanto accadeva da noi con la lira.
    insomma, su questo non sarei d'accordo


    a torto o ragione, i tedeschi si sono sempre fatti la nomea di prodotti di qualità

    la loro industria tira da sempre, anche quando erano Germania Ovest

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Premesso che di prodotti tedeschi a minor prezzo io non ne vedo.
    La realtà è che la qualità della produzione tedesca nei settori ad altissimo valore aggiunto e altissima qualità (es. poco inflazionato le auto premium) non hanno concorrenza.
    E se non vogliamo parlare di auto parliamo di oggettini come la megatrivella che scava le gallerie della variante di valico.
    In Germania lo stipendio medio di un operaio non dico sia il doppio di quello di un italiano, ma poco ci manca.
    Ergo ... Come fa la Germania ad essere competitiva a queste condizioni?
    Oppure ... Come ha fatto la Germania ad assorbire la palla al piede dell'ex DDR in una ventina d'anni mentre in Italia lo squilibrio tra N e S dura da 150?

    Che poi oggi la crisi abbia innescato uno shock asimmetrico che l'UE non è stata in grado di gestire facendo sì che la Germania se ne avvantaggi di brutto finanziandosi a costo zero mentre altri siano al limite dell'impossibilità di finanziarsi sul mercato è un altro paio di maniche. Ma la stortura è questa, ed è recente e i prezzi dei prodotti son l'ultimo dei fattori.
    D'altra parte se si guarda la serie storica della bilancia dei pagamenti il boom tedesco è relativamente recente e non parte dal 2001. Ergo non è l'Euro ad aver determinato questo stato di cose.

    è quello che mi fa specie, caro Massimo

    soprattutto rapportato con quanto afferma la BCE Bce: disoccupazione e debito frenano ripresa "Servono flessibilità e salari più bassi" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

    "Servono flessibilità e salari più bassi" per l'Italia

    'azzo, se avessimo gli stessi salari tedeschi a quest'ora saremmo peggio della Germania del 1930
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  6. #3626
    Vento forte L'avatar di Ilio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    "I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25

  7. #3627
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Diffondetela a macchia d'olio

    Taglio degli stipendi ai politici. Il referendum di cui nessuno parla

    Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art.2 L.31/10/1965, n.1261). Ben pochi. Si tratta di un referendum finalizzato alil taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).Gli stipendi dei nostri parlamentari risultano essere i più alti d’Europa (16mila euro lordi mensili). Per tale motivo il movimento ‘Unione Popolare‘ si è fatto promotore di una raccolta firme per indire il referendum per l’abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari, ossia l’articolo 2 della legge 1261 del 1965 che disciplina le indennità spettanti ai membri del Parlamento; cioè i compensi relativi alla diaria ed alle spese di soggiorno a Roma.E’ stato riportato solo sul sito della Camera e si tratta di un vero e proprio rimborso spese che ammonta a 3.503,11 euro con varie detrazioni a seconda della presenze rilevate con il voto elettronico. E questa è soltanto una delle componenti dello stipendio dei parlamentari che ha già subito un taglio di circa 500 euro lordi a inizio gennaio. Qualora questo articolo venisse abrogato si risparmierebbero circa 48mila euro all’anno per ciascun parlamentare.Purtroppo però nessuno ha parlato di questa iniziativa referendaria, nessun giornale, nessuno spazio televisivo. Il problema è che la raccolta firme ha preso il via il 12 maggio e proseguirà solo fino al 27 luglio. Per firmare in sostegno del referendum è necessario recarsi presso gli uffici del proprio Comune e richiedere il modulo su cui apporre la propria firma.Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali. Non è che per caso c’è un forte connubbio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l’ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi bisogna DIFFONDERLA!!!!
    La stazione meteo-climatica di Lesmo(MB): meteolesmo
    "Le leggi non possono rendere illegale ciò che la natura fa da sempre" Maria Grazia Mammuccini (socio fondatrice Navdanya International)

  8. #3628
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio

    è quello che mi fa specie, caro Massimo

    soprattutto rapportato con quanto afferma la BCE Bce: disoccupazione e debito frenano ripresa "Servono flessibilità e salari più bassi" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

    "Servono flessibilità e salari più bassi" per l'Italia

    'azzo, se avessimo gli stessi salari tedeschi a quest'ora saremmo peggio della Germania del 1930
    Bello Tra poco si dovrà pagare per lavorare ....


  9. #3629
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    La Germania quando è entrata nel 2002 nel mercato unico era già pronta a farci un mazzo tanto, avendo già compiuto una svalutazione interna sui prezzi e sul lavoro, precarizzandolo e riducendo i salari (tabellina trovata con google).
    Resta il fatto che i loro stipendi son superiori ai nostri. Ma nonostante questo la competitività loro aumenta. E la nostra diminuisce.
    Io insisto: perchè in Fiat per fare un esempio a caso non viene proposto pari pari (in termini di ore base, possibili straordinari, paga base e paga straordinaria, tutele contrattuali) il contratto VW? E poi si faccia un referendum su questo che son curioso di vedere quanti voterebbero contro ...


    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    Inoltre ha sempre mantenuto un' inflazione più bassa rispetto a quanto richiesto dalla BCE (Bundesbank!!), senza che nessuno facesse notare gli scompensi a cui saremmo giunti in questa maniera.
    Il fatto che l'inflazione sia più bassa visto che, a quanto mi risulta, in Germania non esistono prezzi imposti di sovietica memoria significa una cosa sola: che il loro mercato interno è sano ovvero premia la concorrenza e non ha (o ha molto meno rispetto a noi) rendite di posizione che sono il vero cancro degli scambi commerciali e andrebbero scardinate con tutte le forze (invece che difese a vari livelli politico/istituzionali).
    Si poteva copiare anche qui ...

    Comunque nel '99 data dell'entrata in vigore dell'Euro, la Germania avera ancora una bilancia dei pagamenti negativa; e così ancora nel 2000.
    Il saldo negativo si è di fatto azzerato nel 2001 per poi diventare positivo successivamente.
    La Germania non ha sofferto nè la fase dell'Euro forte, nè quella iniziale dell'Euro debole.
    Non ha subito lo shock del decollo del prezzo del petrolio (come invece lo soffriamo decisamente noi; o almeno così sembra a guardare la bilancia dei pagamenti delle merci, che comprende il capitolo energia; tutto liberamente consultabile su Eurostat).

    Ribadisco: il problema è oggi perchè in un unione che voglia definirsi tale non esiste che uno stato si finanzi a costo zero (o peggio a rendimento reale negativo) e qualcun altro sia costretto a svenarsi visto che questo è un meccanismo che se da una parte premia i virtuosi, dall'altra impedisce a chi voglia intraprendere un percorso virtuoso di poterlo fare; ovvero acuisce le differenze invece di cercare di smussarle; percorso ideale per distruggere quel che resta dell'unione.
    E se questo percorso l'avessimo perseguito nel 2001, ovvero quando ci siam trovati parecchie decine di miliardi l'anno gratis in tasca rispetto anche solo a 5 anni prima, oggi non avremmo bisogno di toglierci il sangue per rimediare al guano in cui siamo costretti a nuotare (e con tutt'altro che la certezza di uscirne); d'altra parte chi lo faceva notare nel 2003-04-05 era una cassandra quindi ............

    E insisto: io sono certo che noi avremmo solo da rimetterci, ma se l'obiettivo è quello di distruggere quanto faticosamente creato che lo si dica chiaramente.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  10. #3630
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Quoto il resto, questo proprio no. Le differenze son tutt'altro che assorbite e l'ovest continua tuttora a pagare una tassa di scopo e a buttare miliardi nel cesso ogni anno. Con il finire di alcuni sgravi fiscali inoltre molte aziende che avevan messo sedi a est (con problemi di produttività, per varie ragioni) stanno tornando all'ovest precipitosamente.
    Meglio che le differenze N/S nostre, ma bene proprio no.
    Non mi sono spiegato: non intendevo che oggi a E stan tutti bene e che tutto sia florido come a W.
    Ma che nonostante lo sforzo fatto (e in parte ancora in essere come fai giustamente notare) l'intero sistema Paese sta in piedi e "guadagna".
    Cosa che a noi non succede. Anzi ... L'andazzo peggiora.
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