Perché con punte di disoccupazione tra i 15 e i 24enni italiani del 34% c’è poco da scherzare. Soprattutto se la media Ue è inchiodata al 24% e cioè 10 punti sotto.
Come me lo spiega il Governo questa differenza![]()
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Una cosa che comunque mi chiedo ogni singolo giorno, indipendentemente dall'operato di Monti:ma davvero siamo convinti di poter porre rimedio a 40 anni di politiche indegne e clientelismo all'insegna del "io sono il più furbo di tutti, del resto me ne fotto" con un paio d'anni di cinghia stretta?
Realmente pensiamo sia così facile?
E qui risiede molto del problema: fino a che non ci rendiamo conto di questo torneremo ad ignorare il destino del paese finendo poi a fare la cura d'emergenza ogni tot per non fare proprio la fine del ratto.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Cioè secondo te il tasso di occupazione/disoccupazione è un dato che dipende solo dal tempo reale, manco fossero quotazioni azionarie (e non è manco vero questo, peraltro...)?
Magari fosse, dico io, così sempre real-time ci si potrebbe porre rimedio.
E invece è figlio di mancate riforme nel corso degli anni, anzi dei lustri.
D'altra parte quando per lustri non fai un cazzo di niente perchè i ristoranti e i voli sono pieni e intanto il resto del mondo è passato dall'andatura al passo a quella al galoppo questi sono i risultati. Se qualcuno si fosse chiesto il significato di "chi semina vento raccoglie tempesta" adesso dovrebbe avercelo chiaro...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Un giorno qualcuno si inventò di mandare in pensione dopo 15 anni 6 mesi e 21 giorni una parte della popolazione italiana, parliamo della più indigente nelle regioni del sud italia. A quei tempi il lavoro era davvero una chimera e le condizioni di vita da quarto mondo. POi decisero di estendere questo "vitalizio" a tutti i dipendenti dello stato, creando la spaccatura tra pubblico impiego e gli altri lavoratori.
Poi una serie di nefandezze più o meno grandi, si creare un clientelismo spaventoso che porta solo ad assicurare la poltrona a questo o quel politico di turno..la creazione dopo il 1992 di una trentina di nuove provincie...e questi sono solo costi, non producono niente.
Per poter mantenere questo immondo carrozzone i soldi a qualcuno bisogna prenderli no?
Solo un piccolo esempio:
un imprenditore vuole assumere Jack Sparrow e la sua retribuzione lorda sarà 2000€ al mese..al buon jack alla fine rimarranno 1300€ netti in busta mentre l'imprenditore dovrà versare alle casse dello stato (oltre allo stipendio lordo) altri 1392€ ogni mese....Capisci perchè prima di assumere qualcuno (se assumono) ci pensano 10 alla terza volte?
Questo è solo uno dei tantissimi esempi su come lo stato porta avanti le cose...Dopo 60 anni di festa, la festa vera e propria la faranno a noi.
Come pensi che si risolveranno le cose? dopo aver distrutto il tessuto industriale, a noi cosa rimane?
Quando uno stato per 25 anni toglie soldi all'istruzione e alla ricerca dove pensi che vada il paese?
Quando uno stato non promuove una politica di risorse energetiche alternative e di minor spreco, dove pensi che vada il paese?
Ciccio Scozzese ha detto bene:
"Una cosa che comunque mi chiedo ogni singolo giorno, indipendentemente dall'operato di Monti:ma davvero siamo convinti di poter porre rimedio a 40 anni di politiche indegne e clientelismo all'insegna del "io sono il più furbo di tutti, del resto me ne fotto" con un paio d'anni di cinghia stretta?
Realmente pensiamo sia così facile?
E qui risiede molto del problema: fino a che non ci rendiamo conto di questo torneremo ad ignorare il destino del paese finendo poi a fare la cura d'emergenza ogni tot per non fare proprio la fine del ratto."
E' la mentalità degli italiani che deve cambiare, altrimenti questo rimarrà inevitabilmente un paese morto
"Cacche di piccione" ©
il miglior combustibile è l'acqua...bisogna solo saperla accendere
The Next One Hundred Years - Jonathan Weiner
Mi è piaciuto molto il tuo intervento, ma soprattutto la parte sottolineata.Originariamente Scritto da biddo;1059281988[U
Purtroppo la realtà è questa, che piaccia o no.
Paghiamo colpe di decenni di cattiva politica e pessima amministrazione.
Il punto su cui tutti si interrogano è: perchè devo pagare io colpe di altri? Credo che - purtroppo - non ci sia una risposta motivata a questa domanda e questo non fa che aumentare lo scoramento e l'incazzatura della gente..
Ma credo che non ci sia alternativa.
Si dovranno cercare politiche molto virtuose nei prossimi anni, che contemplino misure di rigore ma anche scelte "equilibrate" a mio avviso molto difficili.
Dovremmo davvero tutti lasciare i nostri "interessi di bottega" (elettorali, corporativi, ecc....) e lavorare x un nuovo sviluppo ( chiamiamolo come vogliamo...).
la mentalità degli italiani è già cambiata (ognuno di noi sta già molto peggio di qualche anno fa..), è la mentalità di chi prende le decisioni che deve cambiare (ma credo non sia facile, tutt'altro..),
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
In realtà la risposta è facilissima: perchè di questo stato di cose ne ha approfittato tutto il sistema Paese.
Quindi se oggi arriva un ventenne o trentenne disoccupato a sacramentare per lo Stato di cose è comprensibile.
Se lo fa un 50enne o 60enne che è campato nel periodo dei 15anni6mesi1giorni gli rido in faccia (dopo averlo insultato s'intende).
Poi che ci siano gli sfigati che non sono riusciti a "magnarci" direttamente fa parte del triste gioco.
Se questi sono requisiti e devo dire di essere ottimista mento...
La mentalità sarà cambiata il giorno in cui __tutti__ si sforzeranno di capire il perchè si è giunti a questo stato di cose.
Siamo ben lontani...
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