L'euro ha consentito a molti di comprarsi casa per i tassi bassi a fine anni 90, nel 1993-1995 i tassi d'interesse erano all'11%, oggi sarebbe da usura secondo le stesse normative UE
Hai completamente sbagliato modalitá di inserimento in questo longevo thread. Si può discutere, concordare o dissentire con tutti e su tutto (per esempio io, a differenza della maggior parte dei partecipanti alla discussione, sono apertamente a favore di una divisione del paese), ma di un giudizio tranchant e disinformato sulle fonti di informazione degli altri partecipanti, senza naturalmente conoscerle, almeno personalmente faccio volentieri a meno.
In particolare non mi sembra di vedere confutazioni da parte di Nobel dell'economia; non mi riferisco a te, e del resto nessuno qui dentro è un tecnico, ma alle tue fonti e riferimenti.
Relativamente ad efficienza del sistema pubblico, tasso di innovazione, corruzione e presenza di criminalitá organizzata, sono tutti dati verificabili numericamente e che non vedo come si possano mettere in dubbio. Se poi la soluzione a simili problemi enormi ed endemici è ritrovarsi una moneta che non vale nulla, in uno stato senza materie prime e con bassa pervasivitá dell'hi-tech sia nella produzione che nel consumo, e che ciononostante *non ha problemi di export* e si ritrova invece un mercato interno MORTO, allora mi accontento pure della Polonia anzichè la Svizzera.
Relativamente all'offerta di supporto, operando a Milano è l'ultima cosa di cui necessiti, anche perchè al momento giusto (oppure quando l'Italia supererà il punto di non ritorno) porterò là aziende avviate e non denari di dubbia provenienza. Grazie, ad ogni modo. :-)
A proposito,Assioma.
Guarda questo link:
Dati macroeconomici italiani - Wikipedia
Come vedi,il PIL italiano nel 1993 calò quasi dell'1%!
Dove hai letto che è stato l'anno in cui siamo cresciuti di più?Ti sei confuso con il 1983?Se è così,capita ma facciamo sì che l'euroinsofferenza non diventi insofferenza ai numeri.Per fortuna,ricordavo il 1993(ero al ginnasio)come anno nero e sono andato a controllare.
Oddio,io tecnico non sono ma sto studiando da giurista d'impresa(sono avvocato,quindi non economista come formazione),quindi questi argomenti li devo masticare e infatti del dato sballato di Assioma sulla presunta crescita del PIL nel 1993(anno italiano nerissimo,ricordate gli attentati di Roma e Firenze?) mi son meravigliato da subito.
Vuoi forse dire che "si stava meglio nel '92"?
Perchè secondo me è strafalso pure oggi, figuriamoci nel 2007...
A proposito... Su una svalutazione del 20-30% in caso di uscita dell'Italia dalla valuta unica son d'accordo proprio tutti. Sei così sicuro che sia una cosa indolore? Io son sicuro che il concetto di "lacrime e sangue" andrebbe riscritto. Però son sicuro che i costruttori di autobus sarebbero contenti.
Quanto al pronosticare tassi a 2 cifre non è che ci voglia 'sta fantasia eh: basta guardare la serie storica fino alla metà degli anni '90, non c'è bisogno di tornare al 1800.
P.S.
Riprendo quanto scritto dal John: nel dubbio non ti sto, velatamente o no, prendendo per i fondelli. E ti posso assicurare che le mie fonti non sono nè Ballarò nè Barbara d'Urso, nè l'Unità nè il Giornale. Quando si parla di numeri ci sono fonti ufficiali a cui attingere. E quando si parla di previsioni pure, anche se queste valgono in quanto tali.
Leggo peraltro che hai scritto successivamente che non sei affatto un fautore del ritorno alla Lira. E a questo punto mi ritrovo spiazzato e devo ammettere candidamente che non ho capito cosa proporresti...
Quando pochi post fa ho parlato di "fare i rivoluzionari" sembrava una battuta, ma non lo era fino in fondo: l'ipotesi di cambiare il mercato globale fin dalle fondamenta potrebbe essere un interessante argomento di discussione (magari in altro topic s'intende); ma l'idea che "la rivoluzione" possa partire da un Paese come il nostro... Ecco questa sì mi sembra una barzelletta.![]()
Ultima modifica di FunMBnel; 23/12/2012 alle 09:56
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E' la tesi di Bagnai,sentii parlare per la prima volta di lui il 27.12.07,ero a Pescara a trovare un amico di Caramanico e lui entrò in polemica con Prodi,definendo"carolingia e alla Carlo Magno"la sua visione europea e dicendo che l'Italia dovrebbe pensare più al Mediterraneo.Se non altro,è stato sempre coerente nel suo euroscetticismo.
Per caso è uno di quelli che si oppone con forza all'idea che aziende francesi o tedesche (o estere in generale) "facciano spesa" di aziende italiane? Perchè questo in certi contesti è un argomento che tira sempre parecchio.
Al che mi viene naturale una domanda: se domani ci ritrovassimo con una valuta svalutata del 20 o del 30% sarebbe più facile o più difficile di oggi per francesi e tedeschi venire a far spesa? Giusto per capire a che livello siamo.
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Non è uno stupido ma ragiona come se la globalizzazione fosse una parentesi destinata ad essere archiviata,in quanto nella sua visione il break-up dell'eurozona darà il colpo decisivo ad un assetto che non ha ragion d'essere e che preluderà all'Europa dei popoli.Infatti ho letto che ritiene che l'Europa sopravviverà come Unione ma di fatto lui pensa che sarà ridimensionata ad area di libero scambio.Infatti lui parla di cooperazione europea,non di integrazione,ritenendo che oltre il punto raggiunto nel periodo pre-SME non si possa andare.
A me non piace perchè la butta in ideologia,facendo finta di fare l'iper-tecnico.
Insomma vuol fare in modo che la storia si prenda la sua rivincita: dopo essere stata la cosiddetta culla della civiltà ed essere diventata nei secoli colonizzatrice del mondo è giusto che per far media la vecchia Europa sia destinata a diventare colonia.
Un'idea come un'altra in effetti, ma che personalmente mi fa rabbrividere. E non per questioni di media storica.![]()
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Ah se è per questo a Napoli un mese e mezzo fa si è tenuto un convegno sul "diritto degli Stati a non onorare il proprio debito",con tanto di: richiamo alle signorie fiorentine;critiche alle scelte del governo portoghese,allievo diligente dell'Unione;presenza di autorità comunali partenopee.
Poichè si adduceva a modello di sano defaultismo il caso della Russia nel 1998,alla domanda di uno degli astanti sulle conseguenze per la popolazione russa di tale scelta,sai come ha risposto uno dei relatori?Con un'invettiva contro l'informazione di sistema,il capitalismo finanziario e...il Corriere della Sera.Sai che non ho mica capito cosa cavolo c'entrasse con la domanda dell'astante,il quale però,intortato a dovere,non ha replicato?
Ultima modifica di Josh; 23/12/2012 alle 11:50
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