Tutta la zona tra Agordo, Cencenighe e Gosaldo ormai e´ in progressiva rovina (Agordo resiste un po´ per la Luxottica).
Non parliamo neanche di tutta l'area tra Belluno e San Vito di Cadore, ormai un vero deserto.
E negli ultimi tempi anche in Vabelluna iniziano a chiudere moltissime aziende.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Poi un giorno vedi queste cose, e il default te lo auguri di cuore:
(percentuale di incidenti nei quali venga dichiarato danno fisico a fini di rimborso assicurativo, da Auto marzo 2013, fonte ANIA).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Bolzano e Biella...neve un cassio ma gran colli taurini! \fp\
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Diciamo che tra Belluno, Ponte nelle Alpi e Longarone ancora un minimo di vita c'è.
Oltre, tra Longarone e Pieve di Cadore, è il nulla assoluto. E poi su fino a S. Vito uguale.
Finchè un po' di turismo regge resistono anche i paesi dell'alto Cadore (per esempio Pieve nel suo piccolo è viva; Domegge non so come regga, ma regge; Auronzo sopravvive; poi ovviamente c'è Cortina che è un mondo a parte; per tutti gli altri minipaesi non riesco a trovare alternative alla "zona smilitarizzata"...)
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Si hai ragione, identificavo Longarone e PnA direttamente con Belluno, dato che piu´ o meno convergono nell area "metropolitana".
A Domegge mi pare ci sia la sede di un'azienda di pelletteria / occhialeria di alto livello, forse quello la salva, assieme ai dintorni.
Cmq sono le valli dell'Agordino le piu´ soggete a spopolamento , il turismo regge solo a Falcade...
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Bologna dentro le ex mura te la giri con una facilità immensa
amo Bologna anche per questo
riesci a vivere la città anche se abiti a Granarolo o chissà dove
con la mia amica che abita a Bologna, 2 anni fa abbiamo parcheggiato la mia macchina nei pressi della Montagnola e da lì siamo andati a piedi in centro
io che sono abituato a Roma, che in 10 minuti non solo non attraversi un quartiere ma neanche riesci a completare viale Marconi, è una cosa incredibile
è proprio vero: Bologna è una via di mezzo tra Milano/Roma e un paesone
ecco il lato positivo (per me tra i tanti)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Leggetevi sti' due articolo.Sono stati scritti nel 1992 da una mente acuta e preveggente.C'è tutta la consapevolezza dell'inadeguatezza dell'economia italiana e si accenna a temi che sarebbero di grande attualità anche adesso,perchè,come vedete,la sovranità monetaria di allora non li rendeva meno pressanti:
il balletto dei superottimisti sul ponte del Titanic. Italia
Andreotti come Groucho Marx. e l' Italia si dimette dall' Europa
Siamo nel 1992 ma sembra il 2011/12.
"I mercati, evidentemente, sono ancora incerti per quanto riguarda l' Italia. Hanno visto che il governo ha adottato delle buone misure, ma conoscono abbastanza il nostro sistema politico.istituzionale per sapere che la partita e' appena cominciata. E sanno che non si puo' affatto escludere l' ipotesi che, lungo la strada della sua approvazione, la Finanziaria finisca in un fosso o venga fortemente diluita, diventando cosi' inutile. Ogni lettore puo' fare, da lunedi' , un esperimento. Puo' sorvegliare in parallelo l' evolversi del dibattito politico intorno alla Finanziaria di Giuliano Amato (quella dei 93 mila miliardi) e la quotazione marco.lira. Vedra' che a ogni incertezza, pausa, rinvio, la lira perdera' sensibilmente colpi. E appena il caso di dire che piu' la lira scende, piu' l' Italia si allontana dall' Europa, piu' diventano forti i rischi di una fiammata inflazionistica, piu' cresce la tentazione di scappare dalla lira, piu' poveri diventiamo tutti quanti. Questo insieme di cose ha discrete possibilita' , se si verifichera' davvero, di provocare, a un certo punto, una crisi finanziaria di notevoli proporzioni. Per impedire alla lira di precipitare, la Banca d' Italia dovra' alzare ancora i tassi, provocando fallimenti a catena delle imprese. Oppure, si potra' rinunciare a ogni pretesa di credibilita' . Di fronte a una crisi finanziaria violenta (con i titoli di Stato che non vengono sottoscritti) lo Stato ha sempre l' arma di mettersi a stampare fogli da centomila, notte e giorno. In questo caso ci sara' una fiammata inflazionistica di proporzioni bibliche. E il risparmio, a quel punto, sara' distrutto davvero, in quantita' industriali".
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