Ma io sono d'accordo con te,non è una scelta facile e non voglio certo venire a sindacare su "quanto" tu abbia cambiato vitaquello che dico è che, secondo me, rimanere almeno in un primo tempo a lavorare in Italia pur mollando tutto il resto e mollare tutto ed in più andarsene definitivamente dall'Italia sono due scelte diverse. Questo non vuol dire che la prima sia meno difficile da fare (ad esempio non credo che avendo un buon lavoro lo lascerei, a meno che proprio mi faccia schifo) ma mi sembra più sensata e più lungimirante. Infatti a me la tua scelta non sembra una follia, se pensate che in questo modo vivrete meglio
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"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non è esattamente il mio caso, o comunque ci sono delle differenze, ma devo dire che non oggi non riesco ad immaginare la mia vita senza questo salto.
Non riesco a capire cosa sarebbe stato. Ho sempre avuto fin da subito l'idea che era una cosa giusta da fare, probabilmente LA cosa giusta.
Fortunatamente ho avuto l'appoggio dei miei e degli amici,ringrazio i miei che fanno sacrifici per mantenermi qui e quando posso (d'estate) cerco di contribuire il più possibile.
Sono comunque convinto che non sia una cosa fuori dalla portata dell'italiano medio.Ne ho visti e conosciuti tanti che ce l'hanno fatta senza essere figli di Briatore, Alb lo può confermare ma trovare un lavoretto per campare è abbastanza semplice, qui conosco almeno 10 pub che cercano un barista.
Dipende tutto da cosa uno vuole fare della sua vita, non sono mai stato un "attendista", ho sempre preferito cercare la mia via piuttosto che aspettare che mi piombassero le cose addosso.
Come Alb sono partito da un paese di 1500 vecchi...ops abitanti, e ricordo perfettamente come il primo mese il tuo cervello faccia un "upgrade" pazzesco.
Certo si devono fare sacrifici e rinunce ma le piccole cose poi assumono un significato diverso.
Detto questo non è un'impresa titanica, ce la possono fare tutti e non approfittare dell'occasione è davvero un grosso peccato.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Eh, mica solo l'inglese. Quello se vuoi provare per l'UK, dato che già gli USA sono semi-off-limits per chi cerca un impiego "stabile" senza avere green card o simili.
Volendo provare all'interno dell'UE, spesso è necessario sapere anche tedesco, francese. E spesso anche a livello madrelingua (io so il tedesco ma è comunque non semplicissimo sostenere un colloquio in tedesco su argomenti tecnici). Chiaro non parlo di lavori tipo cameriere o lavapiatti, se cerco cose di quel tipo a sto punto me ne rimango qui.
Poi adesso arriverà qualcuno a dire che sono stato io sfigato nei colloqui finora, e magari è vero :asd:
Cmq boh io non trovo nessuna differenza tra il vivere in una grande città o in un paesino o una città media...sarà che sono un tipo poco emotivo, mah. Anzi se / quando vivo nelle grandi città, non riesco a fare sport e divento dunque nervoso.
Ultima modifica di Fdg; 01/12/2011 alle 12:35
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
se non altro ora si incomincia ad insegnare inglese gia' dall'asilo... sicuramente non arriveremo a livelli eccelsi... ma almeno e' un passo avanti... rispetto ai miei tempi (vabbe'.. a quelli del gdr c'era ancora la pangea....) quando l'inglese si vedeva alle medie per la prima volta....
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Il problema non è il quanto ma il come, a mio avviso. Il numero di ore di insegnamento non è così scarso oggigiorno, ma il modo in cui si insegnano le lingue (molto teorico e poco pratico) non è produttivo. Peraltro è un problema comune all'insegnamento in tutti i paesi di cultura neolatina; non è un caso che gli svizzeri italiani e francesi parlino male l'inglese rispetto agli svizzeri tedeschi.
beh.. e' anche vero che si son moltiplicati gli stage e le settimane di studio all'estero, per fortuna.
moltissime scuole superiori le propongono e, non di rado, l'approccio e' molto piu' pratico che teorico in aula.
sta di fatto che cominciare, almeno, a sentir parlare inglese gia' dai primi anni di vita e' un enorme aiuto
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