
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Povero micio
Ieri ho avuto ancora una volta la riprova che non potrei mai tenere un animale in casa senza soffrirne una volta destinato ad andarsene.
Quando vado a funghi (o comunque a fare passeggiate nel bosco) sulle colline nei dintorni della mia città, lascio sempre la macchina di fronte ad una villetta ben precisa, perché da lì in poi la strada diventa sterrata e dissestata.
Sono almeno 12-13 anni che quando arrivo vengo accolto dai latrati di un bellissimo cagnone, un pastore maremmano fiero e robusto che ogni volta corre verso di me lungo il giardino scondinzolando; so che vorrebbe venire fuori dalla ringhiera per avere due coccole.
Ieri, dopo 2 anni, sono tornato in quel posto, ed all'arrivo non l'ho visto. Già quello mi ha messo un po' di malumore, ma magari - pensavo - i padroni sono in vacanza. D'altra parte è Natale.
Al ritorno dalla passeggiata invece è arrivato, ma l'ho visto subito affaticato. Camminava male, lento, spelacchiato, le zampe magre, sembrava anche confuso. Quello che mi ha fatto più male è però il fatto che faceva davvero fatica ad abbaiare: ad ogni latrato (rauco) doveva riprendere fiato con fatica per alcuni secondi, fischiando sonoramente come se avesse i bronchi quasi completamente chiusi.
Sono andato lì, ho avvicinato la mano al muso e ha preso a scodinzolare. Mi aveva riconosciuto.
Poi però, quando mi sono allontanato, ha preso a vagare qua e là; sembrava non sapesse dove andare. Annusava in terra, si girava di scatto cercando chissà cosa, tornava indietro, e poi ... si è accucciato muso a terra guardandomi andare via.
Ho come l'impressione di averlo visto per l'ultima volta, e questo mi ha fatto davvero male.
In generale non ho un gran feeling con gli animali, ma cose del genere mi lasciano l'amaro in bocca.
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