...il punto è COME?
Sono vivo e vegeto, sto bene e ringrazio chiunque mi sia stato vicino, ogni contributo è stato fondamentale per uscirne.
La psicoterapia continua con ottimi risultati e continuo a prendere il daparox, ma penso che entro 2-3 mesi comincerò a scalare la dose, dai 40 mg attuali.
Adesso che sto bene, posso cominciare a guardare oltre e a pensare a cosa fare dopo, ma qui le cose si fanno complicate: più passa il tempo, più la voglia di studiare mi abbandona e non posso far finta che ciò non conti. Da qui l'ipotesi che sto sempre più prendendo in considerazione, cioè quella di abbandonare definitivamente l'università.
Solo che come è ovvio, tra il pensiero e l'azione c'è il mondo in mezzo e sicuramente una scelta di questo tipo non può essere liquidata in poco tempo, ma necessita di grandi riflessioni.
Tutti a chiedermi come va con lo studio, prima rispondevo "così così", adesso sono passato a un laconico "preferisco non parlarne", solo che il solo pensiero di rimettermi sui libri mi fa veramente venire il voltastomaco, non credo che in queste condizioni si possa pensare di continuare l'università, per lo meno non adesso.
Il tempo di cui avevo bisogno me lo sono preso, perchè l'ultimo esame l'ho dato a ottobre scorso e non apro un libro da febbraio, però adesso che ho la mente lucida, è arrivato il momento di pensare al prosieguo: continuare o no?
Sono talmente confuso che ogni consiglio è ben accetto.
La mia umile stazione meteo
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Io credo che ora tu debba semplicemente pensare a te stesso,a star bene e a iniziare a fare qualcosa che non ti pesi tanto quanto lo studio.
per l'università,l'esempio più calzante che ti posso fare per farti capire che non è mai troppo tardi,è quello del nostro tesoriere che pur essendo già ben inserito e con lavoro e famiglia,a 40 anni è riuscito a fare ciò che si era prefissato.
insomma,stattene tranquillo per un po',se vedi che studiare è l'ultima cosa che ti interessa al momento,non vale nemmeno la pena provarci,i risultati sarebbero quelli di uno che fa le cose perchè si sente obbligato a farle,e dubito sarebbero buoni.
In bocca al lupo![]()
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Caro Simo, sono veramente contento che ora le cose ti vadano bene! non demordere e continua su questa strada!!!
il mio dottore mi ha detto che ultimamente sono quasi fuori anche io dalla depressione, dunque ... le cose continuano, la vita pure, le cose svoltano prima o poi.
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
Io non avrei dubbi: assolutamente continuare (anzi riprendere) a studiare, ed anche alla svelta, proprio per aver ritrovato la mente lucida. E per altri 2 semplici motivi:
- il raggiungimento di un traguardo, la laurea, che dovrebbe rappresentare uno stimolo fondamentale per il futuro;
- mancano pochi esami (così mi era sembrato di capire) ed abbandonare sarebbe un vero delitto, in seguito te ne pentiresti quasi certamente, secondo me.
Ed anche dire, in seguito, "ho abbandonato gli studi" è parecchio frustrante (te lo dice uno che ci è passato e si rode il fegato per questo motivo).
Sono contento Simo per tutto il percorso che hai svolto con la psicoterapia, l'unico consiglio che ti do (come ti ha detto Jack) è di pensare a te stesso per ritrovare la giusta autostima e vedrai che a tempo debito trovare il momento di scegliere, ricordati che non c'è nessuno che ti corre dietro.
Anche io sto facendo passi avanti grazie alla psicoterapia
Un consiglio ora pensa alle vacanze e prenditi tutto il tempo che ti serve![]()
Sestriere 8/12/14
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