Ho sentito la notizia di sfuggita alla radio al bar dell'università. Sembrerebbe che nonostante il servizio (e i click) che i motori di ricerca gratuitamente forniscono ai piu svariati siti (e soldi quindi), il governo francese abbia fatto una proposta di legge che vedrebbe costretti i motori di ricerca a pagare una commissione ogni volta che un utente accede al sito di un media/editore.
"Per Google l’introduzione di questa tassa significherebbe pagare una tantum per ogni lettura di articolo verso il quale il motore di ricerca avrebbe indirizzato l’internauta attraverso «Google Actualités» o attraverso il motore di ricerca Google."
Roba dell'altro mondo, non solo i motori di ricerca offrono questo servizio (gratuito per chi ne usufruisce, profittevole per se stesso grazie ai vari click e grazie agli stessi profittevole per chi oggi chiede la tassa, mah ) adesso si vedono costretti anche a pagare una tassa. Google risponde dicendo che se la legge verrà approvata, si vedrà costretto a rimuovere l'indicizzazione di tutti i media francesi dai suoi risultati.
Questo è quello che pensa Filippetti ministro della cultura francese delle lettere di google dove dice che si vedrà costretto a rimuovere i siti francesi:
«Sono un po’ sorpresa dal tono di questa lettere, che assomiglia a una minaccia. Non è con le minacce che si tratta con un governo democraticamente eletto»
Io personalmente non la vedo una minaccia ma semplicemente google preserva i propri interessi. Supponiamo che ogni visita google abbia un introito di 1 e ne deve pagare 0.6 alla francia che interesse avrebbe a continuare a offrire il servizio con un profitto pari pressochè a zero?
Simili proposte sono allo studio anche in Germania. Gli editori di carta sono rimasti ancorati al secolo scorso.
Quanto pensano possano recuperare di vendita "in carta" negli anni futuri rispetto al profitto generato dal web?
Sistema di vendita degli stessi on line ce ne sarebbero centinaia, senza tassare un servizio gratuito che (così come loro hanno impostato la cosa) non può che aumentargli la visibilità. Se non gli sta bene basta creare dei pacchetti di abbonamenti mensili/semestrali/annuali a pagamento dove è l'utilizzatore a scegliere se e chi pagare per informarsi.
E' un po' quello che sostengo io nei confronti dei libri di testo dei miei ragazzi, specie alle medie, vanno a scuola con uno zaino di 15 kg, quando con un Ipad potresti portarti a scuola tutti i testi con 14 kg abbondanti in meno, e a conti fatti, in tre anni spendendo anche meno.
L'idea è ottima ma per il livello e la qualità della classe insegnante (e lo dico da figlio di maestra e nipote di professoressa) è pure demagogia.
Ci stanno professori universitari che non hanno nemmeno la mail, devi mettere la lettera nella casella di posta all'università, immaginiamo con un ipad \fp\
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La Merkel prepara la legge per far pagare le news a Google. Ma Big G avverte: sarà blackout informativo - Il Sole 24 ORE
"Un supporto viene anche dalla lobby degli editori tedeschi, che tra il 2000 e il 2009 hanno visto i ricavi dei giornali crollare del 20 per cento. Il Governo spera comunque che, quando il nuovo regime introdotto dalla legge in discussione entrerà in vigore, probabilmente entro la prossima estate, gli editori chiederanno canoni moderati. Cosa non scontata viste le prospettive del settore."
Ogni qual volta un settore è visto in forte crescita gli stati piazzano le loro belle tasse (vedi il superbollo per le auto a gasolio quando uscirono)... poi non capisco come si possa parlare di copyright in quanto google offre solo un servizio di pubblicizzazione/indicizzazione di contenuti che rimangono sui server/siti degli editori stessi...
Fossi in google toglierei completamente il servizio in questi stati, lasciando che gli introiti provenienti dalle pubblicità sui siti degli editori calino ancora di più...
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