Ho fatto il car e il servizio militare in alto adige, e ci vado spesso a sciare, ho alcuni amici a bolzano e in valgardena.
Ho sempre notato che le differenze linguistiche percorrono ancora in modo evidente la societÃ* altoatesina, creando barriere ed incomprensioni spesso sorde ed invalicabili.
Sono però rimasto stupito dalle recenti prese di posizione delle amministrazioni locali che hanno chiesto ancora la "tutela" dell'Austria per garantire il rispetto delle minoranze linguistiche.
Ma è ancora così sentita, da quelle parti, l'identitÃ* austriaca negli abitanti di lingua tedesca? Non riescono proprio a sentirsi veri e propri italiani seppure di madrelingua diversa?
Non riesco a credere che in Alto Adige vi sia ancora una maggioranza, tra gli abitanti di lingua tedesca, favorevole ad una scissione dall'Italia ed una annessione all'Austria.
Mi piacerebbe se qualche utente del forum di quelle parti mi dicesse la sua.
Ciao Alfredo, ti espongo il mio pensiero.Originariamente Scritto da alfredo
Conosco quei (bei) posti e la gente che vi abita. Addirittura la cognata di mia sorella è delle zone della Val Aurina.
Le cose che posso dire sono queste: la popolazione è e rimarrÃ* sempre di lingua e cultura tedesca, loro hanno o pensano di avere un feeling con chi è tedesco od austriaco e non vedono di buon occhio l'italiano. Però sanno anche molto bene che il turista italiano è quello che porta molti più soldi dei tedeschi.
La cosa di cui non si possono lamentare è che il cosidetto "pacchetto", cioè tutte le norme che regolano il rispetto delle minoranze tedesche e ladine, è tra i migliori che esistono al mondo. Nessun'altro stato ha una regolamentazione così forte che permette di tutelare la minoranza, con leggi che obbligano il bilinguismo, quote per etnie per l'accesso alla pubblica amministrazione e, soprattutto, soldi, molti soldi.
GiÃ* nel 1984 la provincia autonoma di Bolzano che conta circa 200 mila abitanti aveva un'entrata erariale maggiore della provincia di Milano che conta molti più abitanti.
Praticamente tutti i partiti avevano fatto si che il pacchetto venisse approvato a parte l'allora Movimento Sociale ed i gruppi estremi dell'irredentismo sudtirolese Heimatbund di Klotz. Anzi, in quest'ultimo gruppo ci fu una mezza rivolta da parte della base ad un'assemblea con irruzione di alcuni Schutzen che scandivano slogan contro l'approvazione (Sudtirol ist not, das packet ist tod, freiheit fur sudtirol - se non ho scritto male e se non ricordo male significa Sudtirolo non è libero, il "pacchetto" è morto, libertÃ* per il Sudtirolo).
Ma nel 1992 il pacchetto è stato approvato definitivamente ed anche l'Austria concorda che la minoranza è tutelata.
Certo la situazione è differente dagli anni 50 e 60 dove gli attentati ad infrastrutture e militari italiani era quasi all'ordine del giorno (famoso è rimasto il bombarolo Georg Klotz, i suoi attentati a tralicci e varie caserme dislocate lungo la frontiera). Ora la zona è diventata pacifica anche perchè anche gli altoatesini hanno capito che il turismo è una fonte eccezionale di soldi e l'instabilitÃ* non è certo una situazione ideale per il turista.
il fatto che tutti i sindaci (esclusi 3) abbiano richiesto una tutale all'Austria forse si va ad inquadrare anche con il fatto del nuovo fisco non più centralizzato (la devolution fiscale) che secondo loro protebbe portare a minori entrate; questo discorso è da vedere perchè le norme del pacchetto in questo caso dovrebbero essere abrogate, ma penso che sia molto difficile.
Altre cose non ne vedo plausibili, perchè sanno che se l'autodeterminazione porterÃ* ad una scissione dall'Italia ed a un ricongiungimento con l'Austria, tutte queste facilitazioni verranno perse. L'Austria, detto tra noi, non gli frega niente del Sudtirolo, soprattutto la zona della bassa Austria e Vienna è la regione più distante culturalmente dal Tirolo e Voralberg.
Per il momento è tutto
Fabio
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Condivido l'analisi di Fabio.
Io abito in Trentino, a Rumo, un paese che si trova in Val di Non, a soli 5 km dal confine con l'Alto Adige, e posso affermare anc'hio che in provincia di Bolzano le minoranze etniche e linguistiche sono egregiamente tutelate.
Neanch'io mi spiego molto questa scelta dei sindaci altoatesini: l'Austria non sa che farsene del Sudtirolo, sicuramente il trattamento di favore che l'Alto Adige riceve stando in Italia verrebbe azzerato totalmente.
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