
Originariamente Scritto da
EnnioDiPrinzio
esempio di stategie di sopravvivenza nei periodi di "vacche magre":
porto l'esempio della mia professione(architetto),ma in termini generali il principio vale per tutti(darsi da fare per sopravvivere);oggi come oggi,ad iniziare dal 2008 ma con una recrudescenza notevole dopo il 2011,tutti sappiamo che il mercato immobiliare si è fermato in conseguenza del fatto che,con la crisi economica,certe tipologie di lavori e di spese,vengono rimandati a tempi migliori.(semmai verranno)
Se prima i clienti venivano a cercarti,e non facevi fatica a portare a casa mediamente uno stipendio(potevi fare anche più soldi ma scendendo a compromessi con la politica ed altro -cosa che dista da me anni luce-) sia come sia, ero contento così.Nell'ultimo anno e mezzo,terminati i vecchi lavori,non ne sono iniziati di nuovi,le imprese di costruzioni non avendo terminato le vendite di quanto realizzato in precedenza,non hanno commissionato nuovi incarichi,i privati rimandano la costruzione e o la ristrutturazione di case,stante la situazione precaria lavorativa(licenziamenti-cassa integrazione).Insomma la locomotiva(imprese manifatturiere) si è fermata,e con essa tutti i vagoni da essa trascinati(servizi e terziario in genere).
A questo punto ci sono due strade:
1) apporti modifiche alla tua attività,aggiusti la mira,esplori nuove tipologie di lavoro,sempre nell'ambito della tua professione;
2) fai i bagagli e cerchi fortuna in un altro paese.
Io ho scelto per ora la prima strategia,anche perchè,se tutti se ne vanno dall'Italia poi cosa resta?
Abbiamo tanto studiato per regalare la nostra esperienza a qualcun altro?Io
amo l'Italia e spero nel mio piccolo di fare,con il mio lavoro,qualcosa di utile per il mio paese.
Adesso per esempio mi sto occupando di organizzare un progetto di un "albergo diffuso" in una frazione di campagna non lontano dalla mia città:gli ingrdienti ci sono tutti,bellissimop paesaggio collinare a cinque minuti dal mare,ottima gastronomia e prodotti della terra,prezzi di acquisto degli immobili ragionevoli(per ora),aereoporto a 15 minuti,clima piacevole e tranquillità sociale.Infatti non sono pochi gli stranieri che hanno comprato casa qui.(con 20 euro vanno e vengono da Londra).
Quindi ho iniziato il lavoro di cercare e contattare tutti i proprietari dei terreni e degli immobili,illustrare la mia idea progetto,convincerli della bontà di tale idea,dopo il consenso,iniziare le operazioni di rilevamento degli immobili,e la graficizzazione del progetto urbanistico ed architettonico.Quindi,tramite agenzie ad hoc,mettere tutto on line per cercare investitori immobiliari e successivamente acquirenti delle unità abitative.Ci dovrò dedicare un pò di mesi di lavoro,se andrà in porto bene per me e per il territorio della mia regione,che salvaguarderà dall'abbandono un pezzo di architettura contadina,e darà reddito a tutti,se andrà male avrò perso molte giornate di lavoro che nessuno mi rimborserà.Ma almeno ci avrò provato.Io credo molto nella libera iniziativa di ognuno per risollevare le proprie sorti economiche e lavorative,come quelle del nostro paese.Vorrei che ci fossero più persone che rischiano del proprio(mettendosi in proprio) piuttosto che vedere che molti cercano il posticino,brutto che sia,a contratto a tempo indeterminato,per fare,controvoglia,tutta la vita un lavoro quale che sia,per "campare" magari prendendo delle pillole o andando dallo psicanalista per curare lo stress di un lavoro che non piace.Noi italiani non abbiamo fatto la storia del mondo(che ci deve molto per il passato) con questo spirito accondiscendente e minimalista,tuttaltro.Siamo (stati) e potremmo tornare ad essere tra i primi paesi manifatturieri nel mondo se recuperiamo la schiena dritta e la voglia di rischiare e metterci in gioco.
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