Sulla questione crisi energetica: Ucraina-Russia: il fronte del gas e dell'energia. Caro bollette e geopolitica - Mappa Mundi - YouTube
Così per curiosità, ci sono alcuni personaggi e sportivi russi che hanno espresso la loro continuità alla guerra: il comico Ivan Urgant, il calciatore Fedor Smolov e i tennisti Andrey Rublev e Daniil Medvedev. Onorevole
Se da un lato il governo ucraino sta incitando i cittadini a combattere con le molotov, sullo scacchiere internazionale sembra si stia muovendo di nuovo un pò di diplomazia.
Zelensky ha di nuovo chiesto il dialogo con il Cremlino, il sedersi ad un tavolo delle trattative. Una richiesta che, secondo il Cremlino, "va nella giusta direzione e sarà presa in considerazione". Fa anche tirare un piccolo sospiro di sollievo l'intervento del presidente cinese Xi Jinping, che "sostiene Russia e Ucraina per la soluzione dei problemi attraverso i negoziati" e, nel colloquio avuto con l'omologo Vladimir Putin, ha ribadito che «la posizione fondamentale della Cina è di rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell'Onu». Pechino, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, «è disposta a collaborare con la comunità internazionale per sostenere un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e per salvaguardare il sistema internazionale con l'Onu al centro».
Ore 13.15 – Putin a Xi Jinping: disposto a negoziati alto livello con Ucraina
La Russia «è disposta a condurre negoziati ad alto livello con l'Ucraina»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con l'omologo cinese Xi Jinping parlando della situazione in Ucraina. Putin «ha introdotto latitudine e longitudine storiche della questione e la situazione e la posizione delle operazioni militari speciali russe nella parte orientale del Paese». E ha affermato che «Usa e Nato hanno a lungo ignorato le ragionevoli preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza, ripetutamente rinnegato i loro impegni e continuato a far avanzare il dispiegamento militare verso est».
Lou soulei nais per tuchi
Io non credo che ci si renda ben conto di cosa significhi imbracciare un'arma per dare la 'caccia' ad un umano.
Sopratutto per chi non è militare professionsta.
Per esperienza personale posso dire che, almeno per me, mi sentirei si in dovere di fare qualcosa per la mia comunità, ma tra il dire e il fare... in questo caso altro che 'mare'
Nel 1991 scoppiò il caos nella ex iugoslavia, e se ben ricordate i primi scontri armati si svolsero fra Slovenia e Croazia.
Ero militare di leva, graduato, e fummo inviati sul confine per pattugliare i boschi. Ero caposquadra e "comandavo" una pattuglia.
Di notte, fra i boschi, sentivamo le 'cannonate' di là in Slovenia e sapevamo che c'erano bande armate che davano la caccia ai profughi.
Una sera, notte, uno dei miei compagni sparò un colpo in aria perchè ci rendemmo conto che la 'caccia' al profugo era molto vicina alla nostra posizione.
Dico solo che dopo il servizio militare non ho mai più preso in mano un'arma.
Mi auspico davvero che sistemi deterrenti diversi possano sortire più effetti che una chiamata alle armi.
Se poi vogliamo azzardare un'analisi mlitare della questione, oggi è infinitamente più efficacie avere pochi uomini super addestrati e super equipaggiati (9° Reggimento Col Moschin, GOI Comsubin, per esempio) che possano operare nell'ombra delle linee nemiche, piuttosto che una massa di marmittoni armati col Garand che nemmeno centrerebbero un fagiano
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Zelensky però sta iniziando a comportarsi in maniera contraddittoria, probabilmente per la tensione. Da un lato ha chiesto a Putin di negoziare, dall'altro ha incitato i cittadini a combattere con le molotov e ha invitato volontari europei a venire a difendere il suo Paese dall'invasione russa per difendere l'Europa.
Spero che l'intervento diplomatico della Cina possa calmare un attimo le acque. Sì, lo so, sembra ridicolo, ma non mi sembra che la Cina abbia ora come ora l'interesse a lanciarsi in un sostegno incondizionato a Putin e dunque in una guerra.
Lou soulei nais per tuchi
Ovvio che si muoverà nuovamente un (bel) po' di diplomazia, è pure nell'interesse di Putin, che non si può permettere di tenere centinaia di migliaia di soldati ad occupare militarmente l'Ucraina per molti mesi se non per anni. A un certo punto, a situazione stabilizzata (ossia dopo aver "disintegrato" militarmente l'Ucraina, blindato le zone "russe" e tagliato a fette il territorio ucraino), la Russia stessa inizierà a mandare segnali di "buona volontà", magari ritirandosi temporaneamente oltre il Dnepr (ovviamente solo dopo aver reso del tutto inoffensive le difese ucraine). Questo sarebbe anche nelle logica dei fatti, ripetendo un po' il copione già visto nel 2014 e ancor prima nel 2008 in Georgia... è in quel momento che Putin proverà a saggiare le divisioni degli alleati occidentali... non certo ora, quando la coesione non può che essere massima, al punto di mettere d'accordo tra loro perfino Macron e Orban, i greci e i turchi, ci proverà magari settimana prossima facendo sponda coi cinesi... Da questo punto di vista la Cina ha il ruolo di mediatore privilegiato e Xi è secondo me uno degli attori di questa tragica faccenda. Xi e Putin sanno benissimo che quando sarà il momento di trattare troveranno comunque sponde anche in UE e nella NATO. Aggiungo che per l'Ucraina si prepara comunque un futuro di cacca, anche se alla fine i russi "consentissero" a Zelens'kyj di restare al tavolo e di mantenere gli incarichi...
Ultima modifica di galinsog@; 25/02/2022 alle 14:04
Qui c'è tutto.
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Bilanci e relazioni - Intesa Sanpaolo
Ovviamente i nomi degli oligarchi son coperti da segreto bancario.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La ricchezza dei miliardari russi detenuta all'estero potrebbe essere un bersaglio facile e uno strumento efficace di pressione, se gli stati occidentali avranno il coraggio di aggredito con decisione.
La quantità di ricchezze detenute all'estero dai russi è impressionante.
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