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  1. #1
    Uragano
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    Predefinito Re: La cultura umanistica dominante, è un danno?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Domanda assurda ancor prima che inutile. Ad oggi mi risulta che il Veneto sia una regione italiana tanto quanto la tua, e che pertanto io 25 anni fa sia nato in Italia, oggi viva in Italia e sia stato educato, a casa e a scuola, con la lingua italiana.
    Sì, ma come è stato imposto l'italiano poteva essere imposta un'altra lingua. Non è comunque tua. Se mi facessi lo stesso discorso relativamente alla lingua veneta ti capirei molto di più.

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Io non ho alcun serio problema con l'italiano, anzi ci vado d'amore e d'accordo, sicuramente più di quanto faccia la maggior parte dei miei coetanei (e non solo), laureati compresi. E non solo noi veneti in media usiamo il dialetto...ci sono posti dove si dice "ti imparo" per "ti insegno"...e non certo in Veneto.
    Non parlavo evidentemente di te, ma del fatto che in Veneto (e non solo, naturalmente) ci siano tutt'oggi seri problemi con l'utilizzo della lingua italiana, anche nelle città e non solo tra gli anziani. Segno che non vi appartiene un granchè, e che comunque ha diffusione molto recente.

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Se poi intendiamo discutere in generale di dialetto/dialetti, ben venga. Il dialetto in quanto tale è un patrimonio culturale locale che va difeso con ogni mezzo, che sia esso ossolano, trevigiano, senese o catanese; è parte della nostra cultura e della nostra storia e specchio delle differenze, grandi ma straordinarie, che esistono tra noi tutti.
    Su questo sono d'accordo. È il motivo per cui ritengo utili lingua locale e lingua franca (in questo momento della storia l'inglese) ma inutili invece le lingue nazionali come l'italiano o il tedesco.


  2. #2
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: La cultura umanistica dominante, è un danno?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Sì, ma come è stato imposto l'italiano poteva essere imposta un'altra lingua. Non è comunque tua. Se mi facessi lo stesso discorso relativamente alla lingua veneta ti capirei molto di più.
    Ma questo è estendibile a tutta Italia...a Milano nel '600 c'era la dominazione spagnola e nell'800 gli austriaci, al Sud i Borboni...la cosiddetta questione della lingua è una tema dibattutissimo, quello che va rilevato è però che l'italiano in quanto tale, non solo in Toscana, è stato alla base di tutta la cultura della nostra penisola dal Medioevo in poi. Dunque nell'italiano si riconosce sì la cultura letteraria "toscana", ma anche per esempio quella milanese (Manzoni), quella napoletana (Tasso), quella ferrarese-emiliana (Ariosto)...la lingua-base è in ogni caso l'italiano, certo regionale, ma italiano.

  3. #3
    Uragano
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    Predefinito Re: La cultura umanistica dominante, è un danno?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Ma questo è estendibile a tutta Italia...a Milano nel '600 c'era la dominazione spagnola e nell'800 gli austriaci, al Sud i Borboni...la cosiddetta questione della lingua è una tema dibattutissimo, quello che va rilevato è però che l'italiano in quanto tale, non solo in Toscana, è stato alla base di tutta la cultura della nostra penisola dal Medioevo in poi. Dunque nell'italiano si riconosce sì la cultura letteraria "toscana", ma anche per esempio quella milanese (Manzoni), quella napoletana (Tasso), quella ferrarese-emiliana (Ariosto)...la lingua-base è in ogni caso l'italiano, certo regionale, ma italiano.
    Sì, ma lo usavano solo i letterati, di fatto. Fino all'avvento della TV (e ai moti migratori del dopoguerra) l'italiano era di fatto una lingua per pochi eletti.


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