Sì, ma come è stato imposto l'italiano poteva essere imposta un'altra lingua. Non è comunque tua. Se mi facessi lo stesso discorso relativamente alla lingua veneta ti capirei molto di più.
Non parlavo evidentemente di te, ma del fatto che in Veneto (e non solo, naturalmente) ci siano tutt'oggi seri problemi con l'utilizzo della lingua italiana, anche nelle città e non solo tra gli anziani. Segno che non vi appartiene un granchè, e che comunque ha diffusione molto recente.
Su questo sono d'accordo. È il motivo per cui ritengo utili lingua locale e lingua franca (in questo momento della storia l'inglese) ma inutili invece le lingue nazionali come l'italiano o il tedesco.
Ma questo è estendibile a tutta Italia...a Milano nel '600 c'era la dominazione spagnola e nell'800 gli austriaci, al Sud i Borboni...la cosiddetta questione della lingua è una tema dibattutissimo, quello che va rilevato è però che l'italiano in quanto tale, non solo in Toscana, è stato alla base di tutta la cultura della nostra penisola dal Medioevo in poi. Dunque nell'italiano si riconosce sì la cultura letteraria "toscana", ma anche per esempio quella milanese (Manzoni), quella napoletana (Tasso), quella ferrarese-emiliana (Ariosto)...la lingua-base è in ogni caso l'italiano, certo regionale, ma italiano.
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