Alessandro Tarable
La mia stazione Netatmo: https://weathermap.netatmo.com/?stat...ee:50:a5:a6:98
Rispondo partendo da questa importante considerazione, e non c'è alcun dubbio che da questo punto di vista la colpa in primis è di chi gestisce lo spazio aereo, ovvero l'Ucraina.
Pare la lufthansa ad esempio già evitava da tempo il transito in zona, ritenuta troppo pericolosa.
Se non ve ne foste accorti in Ucraina c'è da tempo in corso una guerra civile, e tutte le considerazioni su questo gravissimo incidente non possono prescindere da cosa succede in quella zona da tempo.
In tutta onestà mi ero stancato di portare avanti un topic il cui interesse era praticamente nullo.
Riporto il commento di Giulietto Chiesa, che condivido in grossa parte.
Cominciamo col dire che la "precauzione" dei 10000m che é girata sui media é una non precauzione giacche i voli intercontinentali viaggiano normalmente fra i 35000 e i 39000 piedi, quindi over 10700 m circa. Vediamo poi come stavano le cose. Purtroppo col cell non mi é facile allegare, ma in sintesi il quadro é questo. Dopo la rivolta in crimea fatta dai filorussi, fra marzo e i primi di aprile le autorita aeronautiche ucraina e russa hanno emesso dei "notam" contrastanti in merito all utilizzo dello spazio aereo della zona, definendo di fatto una situazione di non controllo e quindi di non sicurezza. Il notam è un avviso ai naviganti emesso dalle autorita aeronautiche nazionali. Alla luce di questa situazione, l icao ha avuto il dovere di emettere una lettera informativa diretta a tutte le autorita nazionali e organismi internazionali, in cui si riportava questo stato di unsafe situation conseguente ai notam di cui sopra, invitando a considerare rotte alternative. La lettera in questione é la icao letter eur/nat 14-0243 del 2 aprile 2014, che vi suggerisco di leggere. In cascata, l europea easa e la statunit. faa recepiscono la lettera icao, e l easa il 3 aprile emette il safety information bulletin 2014-10, anche questo disponibile in rete. Invitano le autorita aeronautiche e gli operatori aerei comunitari a non sorvolare quelle zone vista la dichiarata situazione di unsafe per i voli civili. Pur essendo uno "strongly recommend", il messaggio easa ha valore information only ma non mandatory. Ricordo che l autorita ucraina non aveva emesso un divieto di volo sullo spazio aereo di sua competenza, ma di fatta vigeva una situazione fuori controllo dello spazio aereo e quindi unsafe dovuta ai notam contrastanti russi e ucraini. La situazione serious risks to the safety of international civil flights era quindi nota a tutto il mondo del trasporto aeronautico civile sin da aprile. Evidentemente operatori e autorita nazionali hanno calcolato il rischio.....ma questo adesso andiamolo a raccontare a chi ha visto i corpi dei propri cari nudi e devastati fra quei rottami!
Ultima modifica di kima; 18/07/2014 alle 15:16
Quindi, riassumendo, per risparmiare il kerosene necessario ad effettuare rotte più lunghe, si è (mal)calcolato il rischio di essere abbattuti ...
Questa non è sfiga!
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
La parola giusta e' che sono dei grandissimi strnzi !!
Mi sono appena letto il comunicato ICAO del 2 aprile, la compagnia malese che adesso fa la voce grossa, ha bellamente ignorato un avviso importante ed adesso un sacco di gente ci ha lasciato le penne.
Almeno avessero detto ai passeggeri che il volo era a grande rischio, ma che facevano lo sconto sui biglietti, cosi' ognuno avrebbe preso la propria decisione.
E' anche probabile che le assicurazioni non sgancino un centesimo, mi sa che tutti i risarcimenti saranno a carico della compagnia, che chissa' se sara' in grado di pagare, cosi' oltre ai morti anche la beffa.
Che schifo...
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
Stazione meteo: Denitron Meteo
Stavo giusto volando ieri su un intercontinentale Tokio-Francoforte... completamente ignaro di tutto.
Però nel mio caso la rotta era davvero più sicura, passando su territorio russo molto a Nord (S. Pietroburgo, Finlandia, Polinia ecc ecc).
Certo che se lo avessi saputo avrei volato molto ma molto meno rilassato....
"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
Il dramma nel dramma: Aereo abbattuto, morti esperti di Hiv: "Un colpo a lotta contro Aids" - Repubblica.it
\fp\
riflettendo sullo scritto di Kima, è sulle definizione di "strongly recommended" e "Mandatory" per prescrizioni, che si giocano molte economie nella gestione dei voli, rotte, manutenzioni etc....
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Tutto dipende dalla facoltà di un determinato organismo di potere o meno legiferare su una certa materia. Mi spiego meglio.
Le norme che regolamentano l'aviazione civile internazionale si fondano sulla convenzione di chicago, il cui primo articolo recita:
Gli Stati contraenti riconoscono che ogni Stato ha la sovranità piena ed esclusiva sullo spazio aereo al disopra del suo territorio.
A questo principio si aggiunge quello del diritto di sorvolo, esplicato attraverso accordi bilaterali/multilaterali fra gli stati contraenti. L'organismo internazionale che coordina queste attività è l'ICAO, che però non ha potere di legiferare, ma soltanto di dettare le linee guida. Va da se però che chi aderisce all'ICAO deve rispettare queste linee guida, e sono veramente pochi al mondo quelli che non fanno parte dell'ICAO.
La convenzione di chicago, in conseguenza al suo primo articolo, riconosce il diritto a ogni singolo stato contraente di poter istituire delle "zone vietate", dandone però pronta informazione agli altri stati contraenti e all'ICAO stessa.
E' quanto succede ad esempio quando c'è una manifestazione aerea, un'esercitazione militare, un'eruzione vulcanica, e una situazione "di crisi".... La comunicazione avviene appunto attraverso lo strumento del NOTAM. Chiunque intraprenda un'attività di volo deve essere a conoscenza dei NOTAM relativi alla propria rotta. Nel caso dell'incidente in questione, l'ucriana emise dei notam già a fine marzo, ma la russia emise notam opposti relativi al territorio conteso, da qui la lettera icao del 2 aprile e il SIB dell'europea easa. Tanto la lettera icao quanto il sib easa però non "vietavano" il sorvolo, in quanto questo sarebbe stato in contrasto con la convenzione di chicago, potendo vietare il sorvolo solo lo stato sovrano sul territorio in oggetto, quindi l'ucraina (formalmente....). Purtroppo non sono riuscito a trovare il rete quel notam ucraino quindi non ne conosco i contenuti precisi. Icao ad ogni modo lanciò il warning dicendo, attenzione perchè chi passa di la puo ricevere indicazioni opposte da autorità ucraina e russa, quindi vigevano condizioni di non controllo e quindi di rischio. Di più icao ed easa non potevano fare, formalmente, che "raccomandare fortemente" di non passare di la a causa del rischio di incidenti dovuti alla "crisi" militare in atto. E l'ucraina che poteva fare a fronte di un sorvolo su una zona "vietata" o comunque dichiarata non sicura o non controllata attraverso i notam? Anzitutto informare il velivolo comunicando da terra. Inoltre la convenzione di chicago prevede che in condizioni estreme lo stato sorvolato ha facoltà di costringere ad atterrare il velivolo in un aeroporto del proprio territorio. Cosa che avvenne ad esempio di recente in turchia quando un volo civile dalla russia alla siria venne "gentilmente" scortato a terra da due aerei militari all'aeroporto di ankara per controlli. Insomma, una zona con spazio aereo vietato, nel contesto della convenzione di chicago, di certo non va confusa con le no-fly zone militari, come quelle istituite in irak nel recente passato, in cui al limite chi infrange il divieto viene abbattuto, zone quindi in cui il diritto dell'aviazione civile internazionale (chicago-icao) viene chiaramente soppresso. In quei casi non esistono notam, icao, easa ecc., ma chiaramente una simile situazione non può essere proponibile in ucraina (senza far scoppiare la guerra mondiale!). In un simile contesto "normativo-procedurale" quindi, è avvenuta la tragedia..... Lungi da me mettermi a discutere sulle cause dell'abbattimento, sui colpevoli, sul "si poteva evitare?"....chissa se mai sapremo "le" verità.... Resta soltanto lo shock dinanzi una simile tragedia... E adesso, cosa è cambiato???
L'ucraina ha emesso altri notam in cui dichiara il divieto di sorvolo di una determinata zona, più vasta che in aprile. La russia non mi risulta che abbia emesso notam in contraddizione con quelli ucraini, come fece invece a fine marzo. L'icao avrà emesso un'altra lettera informativa, che onestamente non sono andato a cercare. E l'easa? Ha emesso un SIB:
EASA Airworthiness Directives Publishing Tool
IL 2014-21.... Leggendolo notiamo che, è praticamente uguale a quello del 3 aprile, quindi:
"...This SIB is issued in addition to the previously published EASA SIB 2104-10 which was related to the situation in Crimea and the changes to the Simferopol FIR that are under the responsibility of Ukraine. "
....
....
"
National Aviation Authorities should ensure that all aircraft operators are aware of the following information: The European Aviation Safety Agency (EASA), and EUROCONTROL Network Manager strongly recommend airspace users to:
1. avoid the airspace of the Simferopol (UKFV) FIR and circumnavigate it by using available alternative routings, and
2. circumnavigate prohibited routes in Dnepropetrovsk (UKDV) FIR.
Anche stavolta quindi l'easa "raccomanda fortemente", ma non "proibisce" direttamente, alle autorità nazionali comunitarie/compagnie aeree le rotte attraverso le zone "proibite" (dall'Ucraina).
Di fatto è un divieto, su questo credo che nessuno abbia dubbi, ma formalmente è una "raccomandazione", e formalmente una raccomdazione è, come scritto in calce al SIB, "This is information only. Recommendations are not mandatory."
A questo punto è però interessante notare come abbia agito l'omologa statunitense dell easa, cioè l faa (federal aviation authority). Attraverso l'emissione del fdc 4/2182, http://www.faa.gov/news/updates/medi...ce_UKRAINE.pdf,
"......all flight operations by u.s. operators within.....are prohibited".
Differenti terminologie, che in campo normativo assumono significati completamente diversi, pur se nella sostanza, soprattutto dopo la tragedia, genereranno comportamenti certamente uguali (nessuno passerà di lì).
Va poi comunque detto nello specifico che la compagnia malese non fa parte ne di faa, ne di easa, ma risponde alla propria autorità aeronautica nazionale. Chiaramente fa parte dell'icao quindi conosceva i notam ucraini.
Nota: nel campo della manutenzione/revisione dei velivoli il sistema normativo è estremamente rigido, e l europea easa ha potere di legge sugli stati membri definendo i requisiti per ottenere e mantenere il certificato di "aeronavigabilità" di un velivolo civile. Li praticamente è tutto mandatorio.
Ultima modifica di kima; 19/07/2014 alle 21:12
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