E' un dato che dice tutto e dice niente.
Di quel 84% bisogna analizzare chi non ha voluto, e chi non ha potuto, studiare.
Molta gente è in condizioni difficili tanto da non permettersi le spese universitarie e cerca (oggi invano) di trovare qualsiasi lavoro per aiutare se stessi e la famiglia.
Altra gente è rassegnata e trova inutile laurearsi senza aver comunque garanzie per un futuro.
Giusto o sbagliato è questo che succede. Io nei panni dello Stato agirei su entrambi i fronti, iniziando dai rassegnati cambiando un pò tutto il sistema. Ma fino a quando i concorsi si vincono con le conoscenze.....![]()
Meteosfera
Reti: MNW - WU - Sup.
"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Esatto, appunto ho detto "l'altro ieri" . Non si capisce infatti perché non guardare 2 o 3 generazioni prima, a quel punto.
Ma il prof Bugigio stesso, come leggo in altro thread, ha fiducia nella scienza/tecnologia e nelle infinite potenzialità di crescita. Il che vuol dire, credo, che il benessere debba investire tutti, pian piano, anche i più reietti del mondo. Non che i nipoti debbano continuare a vivere nelle condizioni dei nonni. O peggio.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
C'e' sicuramente molto da dire...
la mentalita' (diffusissima anche qui) che laurearsi non serva a niente... sempre nel report dell'OECD ci sono DATI (quindi non impressioni ad minchiam) che DIMOSTRANO che l'investimento negli studi viene abbondantemente ripagato
"non permettersi le spese universitarie".... in Italia costa in media 1400€ l'anno come tasse, decisamente tra le piu' basse (esclusi ovviamente i paesi scandinavi) e con aiuti in borse ed altri sostegni decisamente aumentati negli ultimi anni.
"garanzie per il futuro"... qui da noi la media degli occupati ENTRO i 12 mesi e' del 90% (con punte del 95% in ing. elettronica).
Detto questo ovviamente il lato negativo c'e'... molto ci sarebbe da lavorare per avere docenti veramente qualificati (in italia ad esempio un docente universitario non e' obbligato a fare dei teaching courses... quindi spesso ci sono ricercatori e/o postdoc "geniali" ma negati per l'insegnamento), l'accesso alle carriere ed i passaggi ora son ridicoli cosi' come moltre altre cose.
Per chi parlava poi dei laureati che se ne vanno all'estero... beh, dovremmo essere sul 30%. Tanti? probabilmente si ma abbiamo anche molti stranieri che vengono qui a studiare e spesso restano a lavorare (non parlo di immigrati). qui abbiamo oltre il 20% di stranieri nelle magistrali e ben oltre il 30% considerando gli studenti in scambio.
In ogni caso che la gente vada all'estero a lavorare e' fisiologico, lo farebbero anche se il MIT fosse qui.
---------------------
always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
---------------------
Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
---------------------
Nessuno sta chiedendo di fare beneficenza ad un imprenditore: è ovvio che in quanto imprenditore deve fare profitti. Ma se fossi un imprenditore agirei con etica e rispetto delle persone pur facendo profitti (non sono mica scemo!). Ci sono numerosi esempi anche nella storia italiana di imprenditori "illuminati" (come Olivetti, Ignes e Ferrero ma se ne potrebbero citare altri...).
Ste![]()
"L'alba è meravigliosa, la pioggia rinfresca, il vento ci prende in braccio, la neve ci riempie di allegria. In verità non esiste il brutto tempo, ma soltanto differenti tipi di bel tempo" (J. Ruskin)
---------------------
always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
---------------------
Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
---------------------
Il discorso è un tantino complicato, non ho letto questi dati quindi non so nello specifico come abbiano analizzato.
Di certo non è tanto la spesa universitaria a spaventare quanto quelle che la circondano, dall'affitto alle spese quotidiane. C'è chi riesce a trovarsi un lavoretto ma da queste parti non tutti gli universitari possono lavorare in un bar o in un negozio.
Io sono un tipo che crede poco alle statistiche, in gran parte lette a metà.
Molti (specie i media) prendono i dati Istat della disoccupazione per analizzare e confrontare l'economia e lo stato di salute del nostro paese rispetto al resto del mondo; ma oltre a quel 13% di disoccupati dovrebbero anche aggiungere e considerare in quali condizioni perversino gli occupati.
Rigiro il discorso ora a quel 90% dei dati OECD, dove sicuramente saranno inclusi occupati in lavoretti part-time o postini.
Se non si vuol credere ai dati allora tanto vale non iniziare nemmeno il discorso. Oltretutto la fonte non e' propriamente l'ultima arrivata.
quanto al 90% non e' un dato OECD ma del Politecnico di Milano e, ovviamente, non si riferisce a contratti a tempo indeterminato ma a qualsiasi tipo di contratto (NON in nero). Il Postino? puo' essere... ma dubito che la Poste Italiane SpA venga a cercar persone qui per la consegna delle lettere.
---------------------
always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
---------------------
Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
---------------------
Non è voler mio dubitare sui dati, li prendo per buoni. E' solo un ragionamento, ci dicono che l'università garantisce quasi a tutti un lavoro ma non sappiamo quale, se specializzato o meno. Punto di domanda che si pongono i tanti diplomati che si trovano a dover scegliere. Di certo l'esempio che arriva dalla realtà, dai tanti universitari che si ritrovano a far lavori per il quale non dovrebbe servire nemmeno la licenza media, fa desistere a molti.
Poi ognuno agisce come meglio crede a sua responsabilità, non mi permetto di giudicare le loro scelte, è soltanto l'esposizione dei fatti.
A livello lavorativo è proprio come dici tu, poi comunque negli anni 50/60/70 l'industria dava lavoro a tante famiglie, perlomeno qua al nord (qui nella mia zona oltre alle industrie di fondovalle c'era molto lavoro anche a livello turistico visto il "boom"... era difficile non trovare lavoro)
Il discorso di bugigio però non si riferiva al lavoro ma piuttosto allo stile di vita decisamente meno dispendioso (in particolare in campagna, nei paesi e nelle città medio-piccole) e al fatto di "accontentarsi" di una vita più semplice e sobria mantenendo abitudini "contadine" che permettevano di risparmiare.
Spesso lavorava in fabbrica solo il capofamiglia mentre le donne stavano a casa e, nelle campagne, coltivavano l'orto e/o accudivano gli animali oppure svolgevano altri lavoretti (da noi era molto diffusa come condizione fino agli anni 70/80). malgrado ciò riuscivano a vivere decentemente e non dovevano comprarsi tutto il cibo visto che lo ricavavano dall'azienda agricola (carne, latte, uova, ortaggi, ecc).
Per non parlare poi di abitudini contadine (che in certi casi sopravvivono ancora oggi nelle zone rurali) tipo scambiarsi i vestiti usati dei i figli ( cioè non solo tra fratelli ma anche con altre famiglie), scaldare la casa con la stufa e il caminetto per risparmiare gasolio-gas e spesso cucinavano anche sulla stufa a legna, bucato a mano, lavare i piatti a mano, riscaldare gli avanzi di cibo, ecc)
inoltre si sprecava meno (acqua calda, energia elettrica, ecc), ricordo ancora mia nonno che svitava le lampadine del lampadario in salotto e si arrabbiava con noi quando accendevamo la luce di giorno perché gli veniva male veder sprecare l'energia elettrica
Altra cosa.. la macchina... prima c'era solo una macchina per famiglia, oggi almeno due (e se i figli sono maggiorenni anche più di due).
Certo le esigenze attuali sono diverse (vedi ad esempio per l'informatica e la tecnologia) e pure lo stile di vita è molto più dispendioso (abbiamo molte esigenze in più rispetto ai nostri nonni)... Inoltre se uno vuole (o è costretto) anche vivere da solo (prima era raro che una persona vivesse da sola, gli anziani vedovi spesso rimanevano con i figli mentre gli adulti non sposati continuavano a vivere in famiglia) a livello economico è poco conveniente e ha bisogno di uno stipendio abbastanza elevato
Ultima modifica di meteo_vda_82; 24/02/2015 alle 13:22
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Segnalibri