Stare in casa con 3-4 maglioni per non accendere, mangiare patate e cavoli tutti i giorni quando non si va alla mensa sociale, stare al buio per non spendere corrente elettrica e non riuscire a pagare l'affitto io lo chiamo sopravvivere.
Non so come hanno vissuto i tuoi nonni, ma i miei e le loro famiglie (cugini, parenti & co) sono stati in queste condizioni solo nell'immediato dopoguerra, quando, ad esempio, mio nonno era bambino. Ricorda che facevano bollire l'erba e la mangiavano, perchè riempiva la pancia, e allo stesso modo quando facevano la polenta mettevano il pane che avevano e litri e litri d'acqua per lo stesso motivo. Una volta l'anno, alla cena di Natale, compravano un'acciuga su cui tutti strusciavano un pezzo di pane per insaporirlo, e alla fine la tanto bramata acciuga spettava al più anziano, un nonno. Inutile dire che non esistevano gatti o cani randagi
Questo io lo chiamo sopravvivere, ma i nostri nonni non sono vissuti così. Hanno avuto un periodo così, poi come sappiamo il boom economico degli anni Cinquanta permetteva anche altro..
Lou soulei nais per tuchi
Non voglio creare nessuna polemica e uscire fuori dalla discussione ma siamo davvero sicuri che lavare piatti/abiti con una lavastoviglie/lavatrice si comsuma meno acqua che a mano
Mi pare che i litri stimati per un lavaggio sia di 45 litri(approssimativi eh) per la lavastoviglie inoltre c'è d'aggiungere il costo della corrente elettrica..
Sicuramente è più comodo questo è indiscutibile ma sui costi sinceramente avrei qualche dubbio![]()
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Beh, ci sono diversi studi, per esempio: Lavando i piatti a mano invece che in lavastoviglie si risparmia? :: svizzeraenergia.ch - Abitare - Elettrodomestici - Lavastoviglie
La Serbia è capitata per caso, ma una volta trovatane una è stato facile essere introdotti ed assumere altre risorse di qualità. Il costo peraltro è molto simile a quello che avremmo in loco, perchè abbiamo preso figure senior, ma non abbiamo rotture di palle legate a contributi, assunzioni ed altro: riceviamo una fattura e la paghiamo.
Questo è sfruttamento bello e buono. Poi da come scrivi non mi pare che ti serva lavorare per sopravvivere, puoi cercare altri lavoretti più scarsamente retribuiti ma che ti lascino vivere la vita.
Prova volantinaggio, ovviamente se non trovi difficoltà nel camminare 7-8 km al giorno con lo zaino sulle spalle. Personalmente non ho mai avuto problemi del genere, anzi per me era più un hobby che un lavoro. Nei mesi fortunati riuscivo a racimolare fino a 1000 euro al mese lavorando solo la mattina per 5 o 6 ore al giorno, domeniche escluse. I pomeriggi e le sere (non fino a tardi) puoi cazzeggiare quanto vuoi con i tuoi amici![]()
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Ultima modifica di Julio; 24/02/2015 alle 21:58
Eh sì qui c'è da concordare.
Sono laureato ho studiato a Tor Vergata,nella stessa città dove tuttora abito.
So di avere avuto fortuna, poichè fossi stato in un'altro posto, di fare il fuori sede non me lo potevo assolutamente permettere, quindi forse non mi sarei laureato ( o forse avrei fatto il pendolare ma è da vedere)
Riguardo al progresso di cui giustamente si parla, occhio che non è detto che sia così per sempre
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