...maledetti....
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
In che senso tocca anche noi?
Non vedo la differenza tra morti italiani e morti di altre nazionalità. È un problema che non ho mai capito, sinceramente. Limite mio forse.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Ok, giustissimo.
Ma anche banale.
Voglio vedere chi, realmente, pensa: "tanto so' morti artrui..."
Secondo me, due aspetti nella notizia:
1) quello sopra evidenziato: assolutamente ovvio che davanti a qualsiasi atto di sopraffazione che comporti delle vittime, si coagulino quella serie di reazioni emotive legate all'appartenere a un'unica specie, al sentirci istintivamente solidali, che sfociano nella parola sospesa, nella quasi incapacità di commentare; da qui, un generico "cordoglio" che può apparire di facciata, ma che segnala comunque la necessità di esprimere l'inesprimibile....
2) l'analisi della notizia e delle sue ricadute. Qui, identità e appartenenza delle vittime hanno un peso.
La storia mostra che i singoli poteri locali (regni, stati, tribù etc.), cambiano repentinamente atteggiamento di fronte al corso della politica estera, quando gli eventi hanno delle ricadute che li coinvolgono da vicino.
Spesso addirittura si è aspettato proprio l'attacco diretto, il coinvolgimento attraverso la proditoria uccisione di uno o più civili da parte di un nemico esterno, per "giustificare" un ingresso in guerra che già si era programmato ma che non si sapeva come rendere "presentabile".
In quest'ottica, la nazionalità del morto diviene significativa.
Parliamo da mesi su "cosa deve fare l'Italia" rispetto ai fatti del Medio Oriente e dell'Isis... ora questo episodio può avere ripercussioni.
Da un lato, l'analisi - si spera lucida - della situazione da parte di chi di competenza.
Dall'altro, la possibile reazione viscerale dei cittadini.
In mezzo, i mass media, vero trait d'union fra i primi due: in grado di raccogliere le istanze dei primi, e di condirle adeguatamente per creare il consenso dei secondi.
Cosa ne verrà fuori? Stiamo a vedere.
Certo che la notizia, con quei due "noi" coinvolti, non è più neutra...
Sono valutazioni differenti in base al sentimento nazionale di ognuno.
Senza nulla togliere ai morti delle altre nazionalità (ci mancherebbe, i morti sono TUTTI degni di eguali sentimenti di pietà, di dolore, ecc..) io mi sento più vicino ai miei concittadini e ai miei connazionali.
e credo lo siano in molti.
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Se dobbiamo bombardarli siamo tutti sulla stessa barca: che ci sia un morto in più italiano o tedesco o inglese (ma pure canadese) non sposta la questione di un millimetro. Alexeia parlava di conseguenze pratiche, non della sensibilità di ogni singola persona, che sono affari personali.
Qualche info la ho avuta da mia madre e credo che nell'attacco siano stati coinvolti turisti italiani se ho capito bene, aspetto di seguire i tg in serata per farmi un'idea più precisa di cosa sia successo.
Ciao papà...
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