
Originariamente Scritto da
Diamandis
è più o meno quello che noto anche io, nel pubblico si sta meglio in una nazione ultragarantista verso alcune categorie come la nostra che come dipendente privato. Nel settore pubblico ci sono tantissime donne, forse sono la maggioranza, ricoprono meno degli uomini cariche dirigenziali ma intanto hanno un posto fisso e uno stipendio sicuro. Discorso diverso per il settore privato dove rischiano di perdere facilmente il posto di lavoro per impegni e problemi familiari molto prolungati.
Complessivamente sono più occupati gli uomini delle donne, però se devono pagare gli alimenti ad uno standard pre divorzio finiscono sul lastrico se qualcosa va male con il lavoro, in ambito privato prevalentemente.
Per cui gli uomini rischiano grosso sposandosi, la crisi viene fatta pagare ai cittadini privati e al settore privato da cui gli uomini derivano gran parte dei loro redditi mentre il settore pubblico è tutelato dalla politica del voto di scambio, per cui cose come la spending review non si fanno, si aumentano piuttosto l'iva, si mette l' imu sui terreni collinari(c'è tipo di collina e collina! produttiva o per nulla) o si tagliano i servizi ai cittadini che devono provvedere di tasca loro, si aumentano tanti balzelli che sommati tra loro a fine anno fanno anche un migliaio di euro in più di spese.
Si tengono le accise sui carburanti al livello precedente una volta aumentati, non si torna mai indietro, anche se finiscono le emergenze. Ad esempio la tassa sul deposito per l'autorizzazione sismica, faccio un esempio anche se una tantum, non si paga più sul volume utile di un edificio o capannone ma sul volume della struttura, metti che hai 1,5 di fondazioni interrate, per 200mq sono 300 mc di volume in più della struttura che ti può far fare pagare invece che 300 euro, 1000, passando da uno intervallo di valori di misure al successivo, e questo senza alcun beneficio per il cittadino che ha un volume utile sempre uguale. Oppure per ottenere una concessione, uno svincolo, ti fanno pagare per delle consulenze( a responsabilità del tecnico incaricato firmatario ) che dichiarino e provino( in una qualche misura non oggetto di verifiche se non sulla carta) il contrario da quanto stabilito da enti pubblici(tipo autorità di bacino), in modo che loro si parano il didietro in caso di eventi naturali che facciano danni.
Tutto ciò serve solo a far aumentare direttamente le spese al cittadino e in più quelle pubbliche pagate dallo stesso, in modo che lo stato incassi attraverso l'iva versata sulle parcelle professionali e si giustifichino personale pubblico in soprannumero, che in tal modo si procura del lavoro prima facendo indagini per conto proprio e poi sottoponendo a controllo quasi sempre solo formale le dichiarazioni di senso contrario rese da professionisti privati, che si suppone rispettino le norme deontologiche professionali pena radiazione dell'ordine oltre che le conseguenze penali.
E' un fare e disfare per non produrre nulla se non caos e burocrazia che fa lievitare i costi diretti e indiretti per il cittadino, a vantaggio solo di chi ha un posto pubblico, sempre più in rosa. Anche perchè lavorare in ufficio non è molto salutare specie per l'uomo, che ha esigenze di allenamento del proprio fisico in quanto soggetto più a rischio della donna per certi tipi di patologie, di cui la vita sedentaria ne è causa o concausa. Inoltre il lavoro in sistemi sempre più caotici riesce più alle donne, per il loro maggiore grado di pazienza e attitudine alle relazioni sociali.
Ritornando al matrimonio, l'uomo corre rischi sempre maggiori per tutti questi motivi ed altri, quali la legislazione che difende eccessivamente la donna economicamente, si pensi anche al caso dell'abitazione di proprietà del marito che va alla donna come diritto di abitazione esclusivo in caso abbia figli e reddito insufficiente per trovarne un'altra in caso di separazione o divorzio con il coniuge.
Ed in
infine ma non per ultimo l'assegnazione della patria potestà solo alla donna, che può decidere su come educare il figlio autonomamente, finanche in casi in cui lei ha scarso reddito o nullo, tanto è il marito che deve cercare come arrabattarsi facendo semmai più lavori o lavoretti.

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