Ultima modifica di kima; 25/11/2015 alle 23:58
Quindi ricapitolando. La russia invade la siria schierando ed impiegando sul suo suolo armamenti di terra, acqua e aria. La nato che conta invade la turchia riempiendone le basi di caccia bombe e missili per fare meno strada verso i terroristi da colpire. La turchia invade l europa diventando colabrodo e non piu cuscinetto di profughi (e non solo). Situazione facile facile davvero....
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Sai quanto gliene frega alla Russia dell'olio Made in Italy?
Qui stiamo parlando di petrolio e gas naturale, elementi su cui si basa tutta la vita dell'intera Europa.
Mica di import-export di alimentari... importante, sì, ma è su tutto un altro piano.
E intanto Konstantin Murakhtin, il pilota tratto in salvo, nega di aver mai violato lo spazio aereo turco.
Ma si potrà scoprire la verità? Cioè, ci saranno ben dei tracciati radar, o delle scatole nere integre, o sbaglio?
Non è un dettaglio: se effettivamente la Russia non avesse mai sconfinato, significa che la Turchia ha deliberatamente attaccato un mezzo militare russo, equivale ad una dichiarazione di guerra.
E intanto Hollande chiede maggior impegno alla Merkel (la Germania penso sia in preda ad una serie di problemi interni non da poco...) mentre pare ci sarà un incontro tra i ministri degli esteri turco e russo, sperando si possa smorzare un po' la tensione...
Lou soulei nais per tuchi
Hai ragione.
Ma il problema è che per fare quanto sostieni servirebbe una cosa che si chiama Europa, e non Germania, Francia, Italia ecc. ecc. ecc. veri e propri nani sullo scacchiere globale sia quando si parla di economia, sia soprattutto quando si parla di politica estera, compreso il fattore militare.
Eh sì... Ma i cosiddetti Stati Uniti d'Europa non si devono fare perchè poi saremmo schiavi delle banche, del Bilderberg ecc. ecc. ecc.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Certo, formalmente no (manca l'atto formale vero e proprio), ma nella pratica non è molto lontano, soprattutto se non si è trattato di un incidente, ma di una scelta deliberata.
E quello che mi fa rabbrividire è che Erdogan non ha "cavalcato" la tesi dell'incidente o dell'errore, presentando le scuse ufficiali.
Significa che provoca deliberatamente la Russia o (ancora peggio) se ne sbatte altamente.
Lou soulei nais per tuchi
Come Don Chisciotte - AEREO RUSSO ABBATTUTO IN SIRIA, GLI SVILUPPI E LE CONSEGUENZE
Tra le altre
Sergei Lavrov ha fatto osservare una cosa importante: gli risulta che per lanciare in azione un F-16 (il caccia turco che ha abbattuto l'aereo russo) occorra comunque ottenere un'autorizzazione dagli USA. Le dichiarazioni di estraneità degli americani sono un'altra farsa.
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«Ho avuto una conversazione telefonica con il ministro degli esteri turco. (...) Ha dichiarato che non sapevano che l'aereo era russo (...) e quando gli ho chiesto "là però volano anche i velivoli della NATO, anche quelli potete abbatterli in 17 secondi senza identificarli?" egli non ha risposto. (...) Ho fatto notare che abbiamo un accordo con gli USA per prevenire incidenti militari in cui è scritto che tutti gli alleati della coalizione americana devono rispettarlo. Il ministro non ha saputo rispondere. (...) Ho chiesto se le azioni turche sono stati coordinate con gli USA. Non ha risposto neanche a questo. (...) Il collega turco chiedeva di pensare ai buoni rapporti tra i nostri paesi... ma non si parla di amicizia dopo aver colpito alle spalle. (...) Il ministro turco ripeteva come mantra del poter rimanere in buoni rapporti... (...) Io ho ricordato al ministro che quando tre anni fa in Siria è stato abbattuto un aereo turco, proprio Erdoğan (...) aveva dichiarato in parlamento che una breve entrata dell'aereo nello spazio aereo non può essere considerata un attacco. (...) Vorrei aggiungere che la Turchia oltrepassa lo spazio aereo greco 1500 volte all'anno, ma i greci non abbattono i velivoli, scrivono proteste ma non ci pensano minimamente a far fuoco»
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