Un ragazzo come tanti, ucciso dalla solita magistratura garantista.
Il grilletto l'ha premuto un delinquente, ma il vero omicida sta altrove.
Cc morto, "Mi sento responsabile"
Giudice: "Conseguenza del mio lavoro"
Luca Ghedini, il magistrato di sorveglianza di Bologna che ha firmato il permesso premio di Antonio Dorio, morto domenica dopo aver ucciso a Lido delle Nazioni il carabiniere Cristiano Scantamburlo, ha detto di sentirsi "oggettivamente responsabile". "Ciò che è accaduto - dice - è una conseguenza del mio lavoro. Svolto in un modo corretto, ma è successo questo. Provo grande amarezza e dolore".
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"Nel caso concreto direi che il procedimento è stato formalmente e sostanzialmente corretto - ha spiegato Ghedini che aveva accordato l'ultimo permesso dall'1 al 6 febbraio ad Antonio Dorio, il quale poi è evaso - e questo è un discorso. L'altro, umano, che è mio privato, è di grande amarezza e di grande dolore perché è morto un innocente. E c' è un discorso, che puo' non restare privato, che è di grande amarezza per l'oggettivitÃ* del nostro lavoro, per come a volte va male, per le conseguenze che questo puo' avere".
Martedì i funerali del carabiniere
Intanto l'autopsia eseguito sul corpo del carabiniere ha confermato che Scantamburlo è stato ucciso con un solo colpo, calibro 38. Nel pomeriggio di lunedì è prevista l'apertura della camera ardente nella chiesa Sacra Famiglia di Via Bologna, in vista dei funerali in programma martedì 14 febbraio alle 11 nella Cattedrale di Ferrara.
Castelli manda gli ispettori
Il ministro Castelli ha intanto annunciato l'invio di ispettori per verificare il procedimento: "Se e quando arriveranno risponderò alle domande degli ispettori", ha dichiarato pacato il giudice Ghedini. Il magistrato, che non vuole replicare alle accuse di alcuni politici, rispondendo a una domanda si sente comunque di fare un'osservazione: "Non mi azzardo a dire che questa è la miglior normativa possibile, perché tanti altri sistemi possono essere trovati. Dico pero' una cosa: questa è una buona normativa e il problema vero sono i mezzi e gli strumenti con cui viene applicata. Nella circondariale di Ferrara ci sono 250 detenuti definitivi. Questi 250 sono seguiti da due educatori e uno psicologo. Se vi sembrano
Lasciamo ad altri il compito di giudicare e ricordiamo un ragazzo come noi, morto facendo quello che amava fare.
Rispetto e Onore a Cristiano
Mi è sfuggita la dinamica dell'episodio però. Il detenuto se non erro era stato arrestato ed ammanettato, e nella volante c'erano il carabiniere ucciso e un suo collega. Come ha fatto il delinquente ad avere ancora la pistola e ad averla usata pur in manette? Non ho seguito molto i notiziari negli ultimi giorni, qualcuno ne sa qualcosa di più?![]()
Aveva una pistola nascosta ed e' riuscito ad usarla.Originariamente Scritto da NoSync
In passato aveva ammazzato una donna con settanta coltellate.
Aveva usufruito di permessi premio, durante i quali aveva commesso altri reati.
Ed era nuovamente in permesso premio.
Dimmi tu se poi uno non si deve incazzare....
In effetti la legge è un po' discutibileOriginariamente Scritto da Tubular Bells
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no...questo qui è da prendere...legargli un sasso al collo e buttarlo nel canale...Originariamente Scritto da NoSync
Mi spiace dirlo, ma fortunatamente nella vicenda e' morto anche lui. Ma non e' colpa sua. Colpa di chi lo ha lasciato libero.Originariamente Scritto da solojuve
meglio cosi...Originariamente Scritto da Tubular Bells
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up. certe cose non van ignorate.
quoto.Originariamente Scritto da Tubular Bells
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
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