
Originariamente Scritto da
FilTur
Questo però è vero fino agli anni '80 diciamo, l'epoca delle "casette" costruite ognuno per sé, e anche la viabilità di conseguenza. Negli ultimi 20-30 anni, almeno in Veneto, sono andate alla grande le pianificazioni urbane, con nuovi quartieri molto più armonici e in stile centro/nord Europa (essendo nuovi, ovviamente hanno consumato suolo).
Quanto al discorso generale (estremamente OT?) sì esiste un problema, ma no, la soluzione non sono casermoni con tutti impilati l'uno sull'altro. Non cambierei la periferia di Padova con quella di Milano o Genova, ecco (ma Padova comune, da questo punto di vista, è quasi virtuoso rispetto al resto del Veneto, con una densità abitativa abbastanza alta). Diciamo che esistono delle accettabili vie di mezzo, tra l'anarco-liberismo delle villette ovunque, e le distopie social-corbouseriane di tragica memoria.
Da questo punto di vista, mi sembra anche che si sottovalutino (e alla grande) il verde diffuso ed il verde privato. Sì anche a me piacciono i grandi parchi ed il grande verde pubblico, come già scritto settimane fa; che è l'argomento del thread. Ma il verde pubblico non esaurisce certo tutto lo spazio del verde: in qualunque città/cittadina veneta c'è molto più verde "diffuso" di quanto ce ne potrà mai essere in una "efficiente" metropoli. Anche quello è un estremo, kmq di asfalto&cemento opposti a polmoni verdi; forse un po' di giardini e giardinetti non farebbero male, anche se "consumano spazio".
Quanto al costruire in aderenza: è una ca...volata pazzesca e per evidenti motivi. Detto da uno che l'auto, se può, la lascia in garage e si muove a piedi, sui mezzi pubblici o in bici. Fine OT.
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