Da Repubblica.it

CEUTA - Tragedia della disperazione a Ceuta, la piccola enclave spagnola in Marocco: circa cinquecento clandestini hanno cercato di passare la frontiera per entrare nel territorio spagnolo, ma quattro sono morti e un 45 sono rimasti feriti. Il bilancio è conseguenza della calca che si è creata nel tentativo di superare le fortificazioni, le barriere e i fili spinati che separano i due Paesi. Secondo il delegato del governo, che ha aperto un'indagine, circa un'ottantina di migranti sono riusciti a entrare in territorio spagnolo.

Da giorni a Melilla, ultima frontiera meridionale tra l'Europa e l'Africa, si è acuita la pressione dei migranti che hanno tentato più volte di forzare la recinzione. Il tentativo di sfondamento è iniziato in piena notte, intorno alle 3, quando i clandestini si sono mossi in maniera coordinata, su più fronti, nella maggior parte dei casi usando scale rudimentali.

E' giallo sulle responsabilità degli spari che hanno causato vittime sul versante marocchino: secondo gli inquirenti di Madrid "i migranti subsahariani che sono rimasti uccisi non sono stati colpiti da proiettili sparati dalle guardie spagnole. Analizzando i fori sui corpi e la traiettoria dei colpi, si è stabilito che gli spari potevano provenire solo dal territorio marocchino". Tesi uguale e contraria per gli inquirenti marocchini, che riferiscono la testimonianza di alcuni compagni delle vittime, successivamente arrestati: "Sono morti perché raggiunti da spari provenienti dalla parte spagnola, hanno detto oggi alcuni loro compagni".

Le città di Ceuta e Melilla si trovano sulla costa settentrionale del Marocco e sono appartenute alla Spagna per secoli, anche se sono state soggette a diverse dominazioni (cartaginese, romana, visigota e araba). Ceuta fu conquistata dal Portogallo nel 1415, poi ceduta alla Spagna nel 1668. Melilla, circa 300 chilometri a est di Ceuta, fu conquistata dalla Spagna nel 1497. Entrambe le città sono basi militari, considerata la loro posizione strategica sul Mediterraneo. Dal 1995 i territori godono di una certa autonomia, con poteri diversi da quelli conferiti alle altre diciassette regioni che compongono la Spagna. Ma il governo marocchino rivendica la loro annessione.
Secondo me il governo marocchino sta facendo un gioco sporchissimo, sfruttando la massa di disperati per mettere sotto pressione la Spagna: come detto anche nell'articolo, il Marocco rivuole quei territori (così come dimostrato dall'occupazione di un'isola avvenuta qualche anno fa, che ha portato non poche tensioni con la Spagna).
Il Marocco schiera l'esercito a ridosso delle enclavi, ma considerando il fatto che questa gente arriva da sud attraversando tutto lo stato, ci si chiede se è una scelta giusta o un patetico tentativo di insaprire gli animi.
Perchè non intercettarli alla frontiera meridionale, oppure all'interno del Marocco, che proprio piccolo non è?

Difatti si parla già dei 4 morti, uccisi da proiettili di dubbia provenienza (ovviamente le parti in causa si accusano reciprocamente): sembra essere ritornati al periodo degli sbarchi di albanesi, guidati dal quel governo per mettere sotto pressione l'Italia, o alla recente disputa con la Libia (che si è risolta in almeno 2 o 3 sbarchi quotidiani...).

Sono curioso di vedere come si comporterà Zapatero, dopo la sua campagna elettorale e le promesse in merito: intanto alzano un muro e schierano l'esercito.