Prendendo lo spunto per la recente vicenda dell'albero di Natale di Roma (il cosiddetto Spelacchio), mi domando quale sia la specie più adatta per climi non continentali o alpini. La tradizione, di origine germanica, vuole che sia una conifera sempreverde, generalmente un abete o un peccio. Nei paesi di lingua tedesca oggi prevale l'Abies nordmanniana, di origine caucasica. Mio padre mi racconta che da piccolo addobbava pini domestici con agrumi. Per climi strettamente mediterranei penso che una buona alternativa possa essere il pino di Norfolk (Araucaria heterophylla) o il pino di Cook (Araucaria columnaris). Per il clima di Roma o Firenze, con inverni più freddi, forse è meglio ripiegare sul cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara) o anche sulle specie del genere Keteleeria, poco diffuse in Italia. Qui si usa generalmente l'abete rosso (Picea abies) o altre specie congeneri, non esattamente adatte al nostro clima, ma piantate raggiungono solitamente buone altezze e anche una buona produzione di strobili.
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Beh l'albero messo in piazza, come sai non è vivo, ma è tagliato alla base, per cui comunque è destinato ad essere buttato.
Pertanto va bene anche a Taormina l'abete rosso.
Viceversa se dovesse avere il pane di terra con le radici vale quello che tu hai detto.
In ogni caso l'abete rosso (ma anche il bianco) si adatta anche a climi non suoi:
ci sono a Lanciano a meno di 270 m. degli abeti rossi in scarpate verdi pubbliche (quindi non soggetti a cure ed irrigazione) che godono di ottima salute.
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 24/12/2017 alle 11:25
Infatti gli abeti sono abbastanza comuni nei giardini anche qui, alcuni alti come palazzi di 3-4 piani
E io mi domando, ma per le piazze romane gli abeti devon prenderli da quassù? Non ce ne sono sull'appennino (specie quello più "sostanzioso" come quello abruzzese)?
No perché io sono un po' oltraggiato da come hanno trattato spelacchio... >:D.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 25/12/2017 alle 00:43
Non saprei, ma quoto Ennio: abete rosso quasi completamente assente spontaneo in Appennino![]()
Piantai qualche abete bianco post Natale a Formia ed è cresciuto e sopravvissuto in ottimo stato.
Mi dicono invece gli agronomi che conosco che l'abete normandiano è più difficile superi il Natale perchè per il tipo di radice profonda che possiede non sopravvive al taglio dell radice fittonante necessario per portarlo in vaso
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Marco, non è detto
quando eravamo bambini, mio padre comprava questo tipo di abete con il vaso e al termine delle feste natalizie lo portava dai miei nonni in Abruzzo (in pratica vicino al mare)
mio nonno provvedeva a piantarlo nel giardino di casa. Devi vedere adesso come sono diventati alti![]()
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