Ho visto sui siti delle agenzie immobiliari una casa che ha destato il mio interesse; nella descrizione è specificato che l'impianto di riscaldamento è costituito da due stufe a pellet (più è presente un caminetto in cucina più un altro caminetto in taverna).
Non ho la minima idea di quanto pellet possa consumarsi nell'arco di una stagione invernale, nè quale sarebbe il consumo elettrico di una stufa.
Sommando i due consumi, risulta essere comunque un'alternativa valida alla caldaia a gas che ad ogni stagione invernale mi presenta sempre un salasso da pagare?
Si tenga conto che nel mio caso, avendo mia mamma a casa tutto il giorno, l'eventuale stufa deve fungere da riscaldamento per tutto il giorno, come fossero i comuni caloriferi, e non solo nelle poche ore serali dopo il ritorno dal lavoro...
Secondo me no.
1. inquina un macello
2. ce l'hanno i miei suoceri: caldissimo in sala (tipo 26°), freddissimo in zona notte (16°). bisognerebbe averne 2 (che però, come pare, è il tuo caso). Fosse una sola di sicuro no.
Come costi non saprei, io ho il riscaldamento a pavimento + scaldasalviette nei bagni e, per una casa di 75 m2 calepstabili netti al piano terra con giardino, pur tenendo sempre 21°-22° causa moglie, non sono mai andato sopra i 300 €/annui.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Mia nonna ce l'ha da diversi anni e in casa sua si sta molto bene.
La caldaia a pellet è in tavernetta, non in salone: in questo modo tutte le stanze della casa sono scaldate in maniera uniforme, inoltre si riceve indirettamente anche calore dalla scala (perchè ovviamente tende a salire).
Averla in casa penso che sia più uno svantaggio: per poterti scaldare le camere devi farla tirare e rischi di avere 26°-27°-28° in sala. Oltretutto l'aria è molto secca e quindi rischi anche continui mal di gola, raucedini & co.
Sul consumo posso dire che in un giorno di neve (quindi ipotizziamo di tenerla accesa proprio tutto il giorno, dall'alba fino a sera dopo cena) messa a medio/alta potenza fa andare 3 sacchi da 15kg (ipotesi peggiore). Poi ovviamente è programmabile, per cui il consumo scende![]()
Lou soulei nais per tuchi
indubbiamente ma pur avendola spero che le vietino totalmente insieme ai camini. Questa nuova moda partita da una ventina d'anni è responsabile di un aumento spropositato delle polveri meno sottili (PM10 in su), si torna al medio evo. io le vieterei subito.
Si vis pacem, para bellum.
La stufa a pellet non consuma solo pellet ma anche elettricità. Qui in inverno durante abbondanti nevicate non è raro che vada via la corrente elettrica, quindi con la stufa a pellet ci si attaccherebbe... (se non si ha un generatore di corrente), la stufa a legna invece non ti abbandona mai.
Devi tenere conto, come viene detto sopra, del pesante impatto dei riscaldamenti a biomassa sull'inquinamento atmosferico, e quindi anche delle conseguenze di ciò.
Nel senso che stiamo andando di anno in anno verso limitazioni via via maggiori, mentre il problema delle polveri sottili non diminuisce anzi diviene sempre più pesante.Quindi il trend non si invertirà: quello che ieri era permesso e oggi tollerato, domani sarà vietato (vedi la storia dei diesel).
Inoltre si vanno via via ampliando le aree in cui le restrizioni vengono applicate, una volta era solo la grande città, poi si sono aggregati i Comuni all'intorno, creando le "aree omogenee", destinate anch'esse ad ampliarsi nel tempo.
Tradotto per le stufe a pellet, si tratta innanzitutto di verificare la tipologia di impianto, omologazione caratteristiche e tutte quelle cose lì, e poi di tenersi costantemente al corrente sulle normative, col rischio sempre di dover buttare via tutto, cioè sostituire.
Vedi a questo cosa si dice oggi in Lombardia (mi pare dalprofilo che rientri in essa)
:
http://www.regione.lombardia.it/wps/...r-qualita-aria
In che senso? Il trend, all'interno di una normale variabilità stagionale, è quello di un calo continuo (piuttosto rapido per il PM10, decisamente meno per il PM2.5):
image017.gif
image019.gif
grazie al cieloqui per metà ottobre non abbiamo respirato. non si è mossa una foglia (e ovviamente non è caduta una goccia d'acqua) per un mese, fino all'altro ieri
se tutti tornassimo alla legna (pellet o ciocchi che siano), ritornerebbe anche la nebbia.non scherzo, smetteremmo di respirare praticamente.
Si vis pacem, para bellum.
Hai ragione, ho fatto un'ipersemplificazione saltando i passaggi intermedi.
Volevo dire che, considerando tutti i fattori che compongono il "problema polveri sottili", i provvedimenti stanno comunque aumentando (per fortuna).
Nel senso che i motori che quattro anni fa andavano bene, adesso vengono fermati. Se si guardasse solo il trend delle polveri, verrebbe da pensare che si può andare avanti con le vecchie limitazioni, perché funzionano, no? Invece - giustamente - si cerca di scendere ancora, e quindi via via le limitazioni salgono.
E' il trend delle limitazioni che va "peggiorando" (o migliorando, a essere più obiettivi), e bisogna tenenrne conto.
Questo volevo dire.
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