Ho avuto anche io questo dubbio inizialmente, ma l'esempio usa un termine molto specifico, ovvero l'efficacia del vaccino rispetto all'ospedalizzazione. Questo tipo di misura fa riferimento al calo di ospedalizzazioni rispetto alla popolazione totale, non rispetto ai casi di infezione. Quindi possiamo distinguere l'efficacia rispetto all'ospedalizzazione in due componenti, l'efficacia verso all'infezione (riduzione della probabiità di infettarsi) e l'efficacia nel prevenire l'ospedalizzazione data l'infezione (riduzione della probabilità di finire in ospedale se ti infetti).
Se ad esempio ho una efficacia verso l'infezione dell'80% e una efficacia verso l'ospedalizzazione del 90%, significa che tra quelli che si infettano il vaccino riduce la probabilità di infezione grave del 50%, se senza vaccinazione avrei 100 casi di cui 10 ospedalizzati (10% di ospedalizzati tra i positivi), con la vaccinazione ho 20 casi di cui 1 ospedalizzato (5% di ospedalizzati tra i positivi).
Da sola l'efficacia contro l'ospedalizzazione non ci dice nulla su quanto sia efficacia contro l'infezione, potrebbe essere interamente dovuta ad una minore probabilità di infezione (e tra chi si infetta il decorso sarebbe identico ai non vaccinati), interamente ad una minore gravità dei sintomi (la probabilità di infettarsi è uguale ma il decorso dell'infezione è molto più blando) o una combinazione delle due.
Ultima modifica di snowaholic; 22/07/2021 alle 15:28
Comunque vedo che c'è una convinzione diffusa che però non è assolutamente certezza.
Maggiore virulenza non vuol dire che il relativo ceppo sia destinato a diventare prevalente.
Lo insegna la storia del virus utilizzato in Australia per fermare i conigli.
Delle diverse mutazioni che nacquero alla fine si impose una di "media" virulenza.
La settimana scorsa era stato postato questo
No vax o vaccinati con una sola dose: chi sono i ricoverati e le vittime di Covid- Corriere.it
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità supportano il vissuto dei sanitari. Nel periodo tra 21 giugno e 4 luglio, sono stati ricoverati in ospedale 941 pazienti: 80 i completamente coperti da doppia dose, 89 quelli arrivati a metà percorso, gli altri non vaccinati. In terapia intensiva le differenze sono ancora più evidenti. Sempre nello stesso periodo di due settimane hanno avuto bisogno di queste cure 94 persone: 4 erano «attrezzate» al completo (e 3 avevano oltre 80 anni), 10 avevano fatto metà ciclo, gli altri tutti «scoperti». Occorre ricordarlo: l’efficacia dei composti anti Covid è di circa il 90%. Molto alta, ma non totale
Lazio 792
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Non fa questa assunzione, non parla mai di contagi ma di persone, quindi sta assumendo solo che il 95% della popolazione sia vaccinato e come si distribuiscono i casi tra vaccinati e non vaccinati è totalmente irrilevante.
Forse avrebbe dovuto mettere uno zero in più al numero di persone totali per avere un tasso di ospedalizzazione realistico, ma il tasso di ospedalizzazione è il numero di ospedalizzati diviso per la numerosità della popolazione di riferimento, non sui contagi.
L'efficacia rispetto all'ospedalizzazione per definizione è una misura indipendente da come si distribuiscono i contagi tra vaccinati e non vaccinati, puoi ridurre il numero di ospedalizzati sia proteggendo dall'infezione sia proteggendo dai sintomi gravi chi si infetta (generalmente entrambe le cose) ma l'efficacia rispetto all'ospedalizzazione guarda soltanto il calo del numero di ospedalizzati totale, senza considerare come ci si arriva.
Appunto e quindi non c'entrano nulla i vaccini, gli incroci casuali dei numeri tra i vaccinati e i non con la diffusione di una variante in un determinato momento o il fatto che si cerchi o non si cerchi di più o di meno, o tutte le balle con cui hai cercato di trollare con continue insinuazioni fino ad adesso.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
In UK il 100% (99% sono delta), non mi risulta che i vaccinati siano il 99% della popolazione.
The most recent data show 99% of sequenced and genotyped cases across the country are the delta variant.
Covid-19: Cases of delta variant rise by 79%, but rate of growth slows | The BMJ
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