Non sono un medico e non do consigli, ma Covid o non Covid, appena dopo un'infezione recente è meglio evitare stress fisici intensi. Io comunque non ho avuto altri sintomi respiratori sospetti (come tosse o peggio affanno) ma ne ho avuto di assai strani "a contorno" e nelle settimane successive, sui quali per quieto vivere ho preferito non indagare:
ad esempio ho sofferto di geloni fino a inizio giugno (ne soffrivo da bambino ma non certo fino alle porte dell'estate);
mi è significativamente peggiorato il disturbo di Raynaud, per cui ormai porto i guanti da novembre a marzo.
Ultima modifica di galinsog@@; 01/06/2022 alle 16:45
Intanto oggi festeggio 3 mesi o giù di lì di raffreddore e fazzolettini a portata di mano, mai successa una cosa del genere in vita mia, a questo punto comincio a credere che il covid di fine marzo abbia influenzato la cosa. Questa cosa mi preoccupa, pensavo che con il caldo sparisse e invece ancora niente, sicuramente è minore rispetto a marzo ma ancora è qui presente. Non so se fare esami o altro, comincio a preoccuparmi.
Un’altra mia conoscente invece, 60 anni e con purtroppo un cancro alle spalle, dopo il Covid di metà aprile continua ad avere tosse e neanche settimane di cortisone sono riuscite a calmarla.
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E' un disturbo (sindrome) del microcircolo a carico delle estremità degli arti (dita di mani e talvolta piedi), genera vasospasmo, vasocostrizione e ischemia locale transitoria, in pratica ti arriva un po' meno flusso di sangue alle mani (o ai piedi) e ti vengono le dita bianche e poi rosse infine possono compaiono macchie bluastre o rosso-violacee che spariscono entro qualche ora, inizialmente puoi avere desensibilizzazione, poi alla ripresa della normale circolazione hai dolore locale intenso per alcuni minuti o prurito. Talvolta si formano geloni, a volte piccole ulcere. Può essere spia di problemi sistemici anche importanti (es. sclerodermia, diabete mellito, insufficienza cardiaca), molto spesso è idiopatico (nessuna causa medica definita), altre volte (e sarebbe il mio caso) è l'esito di un trauma. Io ho cominciato a soffrirne dopo un principio di congelamento alle mani quando avevo 12 anni, ma negli ultimi 2 anni è peggiorato (prima mi succedeva solo quando faceva molto freddo) senza che gli esami prescrittimi dal medico abbiano rilevato nulla.
Ultima modifica di galinsog@@; 02/06/2022 alle 09:53
Io dopo il morbillo preso nell'infanzia ho sviluppato una rinite cronica che con gli anni si è confusa con quella da reflusso gastrico, migliorando cmq dopo decenni e pregiudicandomi di fare con tranquillità alcune cose (es. inizialmente prendere l'aereo, il nuoto ecc.)
La stagionalità su di me ha avuto sempre effetto non decisivo.
Quello che voglio dire è che le infezioni virali li lasciano di questi ricordi, è comunque tutto molto soggettivo.
Non so se si arriverà mai ad una classificazione davvero puntuale delle conseguenze del covid
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Se non sbaglio potrebbe avere anche causa ereditaria, almeno così mi aveva spiegato un amico quella volta che gli era successo mentre stavamo facendo un escursione, con -6°C / -7°C. Succede solo se fa molto freddo, infatti indossa anche due paia di guanti, solo che è difficile poi capire se peggiori o meno. In alcuni periodi gli capitava spesso, in altri poteva anche stare a -10°C e non succedeva nulla.![]()
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Nel mio caso la causa scatenante è stato il principio di congelamento da ragazzino, ovviamente non posso escludere un'origine ereditaria, ma nella mia famiglia non abbiamo nessuna familiarità, in realtà a me succede con temperature anche di alcuni gradi sopra lo 0°C. Spesso mi basta il contatto prolungato con lo sterzo dell'auto se la parcheggio in inverno in giardino. Fatto sta che però, sia dovuto a stress o ad altro, la sindrome è peggiorata a partire dalla primavera 2020 senza nessuna apparente causa organica.
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