
Originariamente Scritto da
Heinrich
Sulla dolorosa faccenda dei confronti fra SSN e sistemi sanitari stranieri, durante la pandemia:
1. che dall'arrivo dei turisti cinesi positivi non si fosse attuato un protocollo -che già c'era- è stato il primo errore. Male.
2. che ad un'infermiera di Codogno venisse il sospetto benissimo. Formazione sul campo e tenersi informati. Bene.
3. che si scopra d'esser davanti ad uno tsunami e nonostante tutto gli ospedali abbian retto tranne 3 giorni a Cremona-Bergamo-Alzano-Brescia ed in parte ad Alessandria, Parma e Torino, va bene. Benino.
4. che si sia chiuso il paese, pur con ritardi, è stato doveroso, ma ha risparmiato scenario anglo-americani. Bene.
5. che così si abbia fatto da apripista senza ottener granché crediti né riconoscimenti da parte degli altri paesi vicini se non ad inizio ticchettio della bomba non era buono. La nostra credibilità è ancora ai cliché. Male.
6. che con anni di tagli logistici, con la mafia rognosa delle RSA e del pubblico-privato in Lombardia e Piemonte, con la corruzione e l'evasione a mille, con le fughe impanicate dei pugliesi e non, si sia rimasti bassi al Sud è buono. Bene.
Questo non mi dà adito al patriottismo, che non mi appartiene, ma all'orgoglio per amici e coetanei che han scelto -doppiamente eroici (doppiamente cogl...?)- di restar qui in Italia a vivere e lavorare in reparto affrontando nel terzo mondo d'Europa una pandemia. Questo un po' sì.
Ho vissuto oltre 5 anni in Germania @
Sneg e ti dirò che in questo momento l'aria di Besserwisserei mi prude anche a me.
Ho dubitato dell'onestà e coerenza di dati tedeschi fin da subito, tacciandolo "d'Iran dell'Europa", dopodiché sono emersi i fattori culattoni che han giustificato un caso unico in occidente.
Il fattore c...glie l'ha dato il tempo: 11 giorni di vantaggio per la precisione rispetto a noi.
In 11 giorni il governo federale centrale è riuscito ad organizzarsi e coordinare l'estremamente frammentato sistema sanitario regionale e privato oltralpe. Più che coordinarlo ha fornito un protocollo.
Poi molte cliniche sono andate presto a corto di mezzi, come noi. Quindi la Luftwaffe è stata incaricata di aprire un ponte-aereo di rifornimenti dalla Cina, come noi. Ovviamente profumatamente pagata. Poi molte aziende tedesche si son riconvertite a produrre attrezzature, come noi.
Insomma se abbiamo da impararne una, è ancora una volta l'importanza del pagar le tasse e della trasparenza della gestione.
Continuano a mancare queste cose, non siamo gli unici. Anzi in alcuni paesi "l'allievo supera il maestro" si dice.
Resto orgoglioso della risposta del SSN in piena emergenza, soprattutto "perché siamo stati i primi!"
Non so quanto un operatore sanitario francese possa esserlo, dopo che lo stato centrale all'arrivo dell'onda autorizzasse le elezioni.
Non so quanto in Olanda, in Belgio, in Svezia poi, in UK o in Spagna lo possa essere un operatore sanitario.
Facilissimo applaudire, senza le mani secche, ai propri eroi.
Farei poi parlare direttamente loro. Lascio stare comunque nel discorso di raffronto le mentalità, definitivamente diverse ma non necessariamente migliori in queste situazioni, di olandesi, inglesi e svedesi.
Ché sennò mi bannano perché citerei Malcolm X che anni fa diceva che forse forse i campi di sterminio andrebbero fatti per i WASP (White AngloSaxon Protest....), artefici del colonialismo, della devastazione del mondo, dell'imperialismo più efficiente e cattivo ecc. ecc.
Non so, concordo con chi dice che di patriottismo or ora, nazione di evasori e "furbetti", non ne serva.
Non concordo col doverci metter in cattiva luce e iper-criticare in un'emergenza tale.
Non mi piace iniziar così ma: mia cugina -asmatica- lavora al fronte in una RSA trentina, ascolto lei.
Non sa se avrà il lavoro più visto che il 90% degli ospiti è positivo ed il 20% già spirato.
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