Io non sono in contraddizione proprio in nulla: sono preoccupato E non faccio terrorismo come stai facendo tu. Forse tu sei preoccupato E nel panico assoluto, non voglio biasimarti, ma rifletti: a cosa serve esattamente mettere la foto di un ragazzo in terapia intensiva, ribadendo che non c'è nessuna certezza del fatto che anche i giovani non necessitino per forza della terapia intensiva? Vai a rileggere prima tu quello che hai scrittoLa storia del 38enne ricoverato che sta ancora male ed è giovane, ribadita più e più volte, e il fatto di ribadire che anche se giovane deve ricorrere alla terapia intensiva a cosa serve? Quale funzione ha? Educativa? Divulgazione? Statistica? No: stai cercando di spaventare tutti qui dentro, e sono già in tanti ad avertelo fatto notare
In questo momento non abbiamo bisogno di essere spaventati ulteriormente: chi più chi meno abbiamo tutti paura e siamo preoccupati. Ma gli interventi che vanno ad insinuare che la mortalità dei giovani potrebbe essere alta se non avessero accesso alla terapia intensiva è una teoria basata sul nulla, ad ora, o meglio, su UN caso. Se sarà così, e avremo dati alla mano, ne discuteremo, e vedremo. Ma adesso NON è così, quindi, per favore, ti chiedo: smettila di cercare di spaventarci ulteriormente, credimi che non ne abbiamo bisogno. Perchè in questo momento dobbiamo essere forti, non terrorizzati.
Lou soulei nais per tuchi
Bisognerebbe avere i dati dell'età media e mediana dei pazienti morti nei vari luoghi, e il conteggio in ciascuno di essi per fasce di età...in questo modo si potrebbe verificare meglio la cosa.
Io, però, continuo a pensare che la discrepanza tra Italia e Corea sia davvero troppo ampia per essere spiegata solo con l'età, alla fine cominciamo ad avere un "campione" rappresentativo in entrambi gli Stati e dubito che l'età media dei contagiati in Corea, ad esempio sia di 30 anni e in Italia di 70, penso che l'età media dei contagiati differisca in misura minore insomma.
Questo è quanto ha riferito il CORRIERE DELLA SERA:
FRANCIA I positivi sono 613, dei quali 9 morti e 12 guariti (al 6 marzo). Rispetto al giorno precedente i nuovi casi sono 138, il che indica un aumento molto pronunciato rispetto all’inizio della crisi, a fine gennaio. Le persone ricoverate in rianimazione, giovedì 5 marzo, erano 23. Molti casi positivi non sono tenuti in ospedale: soprattutto negli ultimi giorni si è deciso di ricoverare solo i casi gravi. I primi tre malati sono stati individuati il 24 gennaio, tre persone di origine cinese tornate da Wuhan.
GERMANIA Al 6 marzo c’erano 670 casi ufficiali di Coronavirus in 15 su 16 Laender tedeschi, la sola eccezione è la Sassonia-Anhalt. Non ci sono ancora decessi, ma un uomo è in fin di vita in una clinica di Aaachen, nel Nord Reno Vestfalia. Il primo caso ufficiale riconosciuto in Germania risale al 28 gennaio scorso e si è verificato in Baviera nella provincia di Starnberg. Ma probabilmente già prima, secondo la lettera di un gruppo di medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine, un uomo tedesco di 33 anni originario di Kaufering, sarebbe stato il primo europeo a infettarsi, entrando in contatto con la dipendente cinese dell’azienda per cui lavora, la Webasto.
REGNO UNITO Sono 163 (30 diagnosticati nelle ultime 24 ore). Una sola vittima: si tratta di una donna di 75 anni che aveva altri problemi di salute, ricoverata al Royal Berkshire Hospital di Reading. La settimana scorsa era morto un britannico sulla nave da crociera Diamond Princess, ma era un residente all’estero e non è entrato nelle statistiche ufficiali. Sono guarite 18 persone. 45 si sono auto-isolate.
SPAGNA In Spagna sono stati registrati al 6 marzo 386 casi, in aumento costante, tra positivi ospedalizzati, morti e guariti in 17 regioni (indenni finora l’enclave di Ceuta e Melilla in Marocco). Otto le vittime accertate. La prima, il 13 febbraio, è un uomo di 69 anni che aveva viaggiato in Nepal. Il primo positivo al Coronavirus ufficializzato, il 2 febbraio, è stato un turista tedesco (asintomatico) in vacanza a Tenerife. Ogni comunità autonoma tiene il conto dei propri contagiati e il dato globale è aggiornato due volte al giorno nel sito del Ministero della Sanità. Nelle statistiche fornite non si fanno distinzioni tra pazienti ricoverati e i casi meno gravi trattati a domicilio. La comunità più colpita è quella di Madrid, seguita con molto distacco, dalla Catalogna (90 casi a 24, al sei marzo).
L'apposita mappa aggiornata fino alle 21 UTC del 6 Marzo, mostra attraverso una legenda il numero di contagiati per paese e complessivo, oltre al numero totale di morti e i guariti.
mappa.PNG
Noi non possiamo altro che diffondere real news, auspichiamo che presto si arresterà l'incombente epidemia, che ha diffuso terrore e paura nella popolazione che si è affrettata a procurare scorte di cibo e mascherine, e, sinceramente, anche io ho provveduto. In questo momento una popolazione di 7,7 miliardi di anime si affida nelle mani di medici, scienziati e virologici, nella speranza di non essere vittime di contagio ma di salvare l'umanità.
Come ha affermato più volte Luciano Onder, per il vaccino se ne parlerebbe fra qualche, verso l'estate perché il COVID-19 è geneticamente distinto da altri coronavirus, come quello correlato alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e il coronavirus correlato alla sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus (MERS).
Nicola Zingaretti, il presidente della regione Lazio, ha affermato pubblicamente che anche lui è risultato positivo al coronavirus, ma le sue condizioni sono stabili. Stessa cosa è accaduta ad un agente della scorta del capo della Lega Matteo Salvini, degente a casa in quarantena.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Ragazzi, comunque è impressionante quanta gente se ne freghi altamente....Puoi chiudere le scuole, musei, cinema, teatri ecc ma una scappatoia la trovano sempre.... oggi qua nella mia zona e nella mia regione, complice anche la bella giornata di sole e la neve fresca scesa pochi giorni fa, c'era il mondo!
e parlo perlopiù di turisti lombardi e piemontesi
Ovviamente si traduce in code agli impianti (inevitabili), affollamento alle casse (inevitabili), nei ristoranti, negli hotel, nei negozi, ecc....
Insomma un classico w.end da primi di marzo (in genere affollatissimi per via delle giornate di sole e le temperature più miti), se uno non lo sapesse non si direbbe neanche che c'è un emergenza sanitaria in corso.....
stessa cosa leggevo su un giornale del Trentino, pure li super afflusso.....
Ultima modifica di meteo_vda_82; 07/03/2020 alle 18:52
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Ora te lo dico CHIARO. Stanno per trasferire dalla Lombardia pazienti gravi anche in Piemonte.
Bisogna fermare il contagio. E bisogna fermare la gente che va in giro ad infettare. E lo si fa sbattendo in faccia ai giovani aperivirus un ragazzo in terapia intensiva. Perchè non ci arrivano.
È purtroppo una realtà questa. Sottolineo ancora una volta il fatto che la mancanza di pene certe, il lassismo esagerato, portano le persone, specie i giovani, a pensare di essere onnipotenti e alla continua ricerca del modo migliore e più rischioso per "fottere" il sistema. Insomma, finchè non si bruciano, continueranno a far di testa loro, fregandosene del prossimo.
Ogni giorno che passa penso sempre più che non riusciremo ad arginare nulla, purtroppo. Non c'è responsabilità, non c'è serietà, nè civiltà in una buona parte degli italiani.
Ecco qui i numeri della Corea qualche giorno fa:
Come volevasi dimostrare.
L'età media dei 44 morti all'epoca era di 69 anni (quindi 15 anni in meno rispetto all'Italia), e includeva anche un 44enne e un 35enne affetti da gravi malattie epatiche.
Evidentemente non leggi, altrimenti hai inteso che ti ho dato del ragazzo aperivirus, cosa che non traspare da nessuna parte e che non farei mai.
Io sto auspicando che si parli di una cosa reale anche se rara per avere un effetto concreto. Ma ci vuole tanto?
Ed evita le espressioni quali "intesi?", che lasciano solo il tempo che trovano...
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