Ho trovato questo, pare procedere bene

 
SCUOLE 31 AGO 2020 - 21:08
Rientro a scuola: in Germania con aumento contagi le scuole non chiudono
Di redazione


In Germania le scuole sono state aperte agli inizi di agosto e dalle prime rilevazioni non ci sono peggioramenti consistenti nella diffusione del Covid 19.
L’aumento dei contagi è dovuto soprattutto ai rientri dalle vacanze con 1500 nuovi casi al giorno; per quanto riguarda le scuole, a Berlino fino al 21 agosto erano 37 le scuole colpite dal Covid (il 4,5% delle 825 presenti nella capitale), secondo il Berliner Zeitung, che riporta anche di 7 casi di asili toccati dal contagio su 2700.
Nonostante questi numeri le chiusure sono state pochissime: si preferisce mettere in quarantena classi e insegnanti. In Norderno-Vestfalia le scuole interessate da parziali chiusure erano 31 già tre giorni dopo la riapertura. In Assia su 1795 scuole ne sono state chiuse sei, e la percentuale dei ragazzi in quarantena sarebbe dello 0,3%, secondo quanto riporta il Frankfurter Rundschau.
Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie, la riapertura “non è associata ad un aumento significativo della trasmissione del virus”
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Comiche:
La burocrazia dimezza il nuovo superlaboratorio per i tamponi del Piemonte
Uno dei due robot fermo da metà agosto alla dogana di Malpensa
La Regione accusa l'Agenzia delle dogane, che a sua volta dice di non c'entrare nulla e passa la palla a Dhl, lo spedizioniere che avrebbe dovuto consegnare alla Regione Piemonte due robot per l'esame dei tamponi, fermi all'aeroporto di Malpensa dal 12 di agosto. Uno dei due, l'altro è per l'Università del Piemonte orientale, era destinato al laboratorio di La Loggia, quello che sarà inaugurato questa mattina dal presidente Alberto Cirio nato per studiare la presenza del coronavirus nell'aria e nell'acqua, ma soprattutto per processare da subito 1300 tamponi al giorno, e poi crescere di altre migliaia alzando la potenza di fuoco dei laboratori piemontesi fino a 15mila test covid al giorno. Obiettivo per ora lontano visto che la fabbrica dei tamponi parte dimezzata: il robot - in grado di esaminare 800 tamponi, acquistato negli Stati Uniti per 56mila euro, con una gara bandita dall'Asl To3 - è fermo, smontato nell'aeroporto milanese in attesa dei documenti che ne consentano l'ingresso in Italia. Di chi sia la responsabilità ancora non è chiaro. Della vicenda si è occupato anche l'ex pm Antonio Rinaudo, reclutato nell'Unità di crisi nei mesi dell'emergenza anche per gestire questioni di questo tipo, in passato per altro risolte. Non questa volta, almeno non ancora. L'Agenzia delle dogane sostiene che il pacco sia ancora nella disponibilità dell'azienda di spedizione, che nelle scorse settimane ha chiesto alla Regione ulteriori documenti per poter procedere. Da parte sua l'assessore all'innovazione Matteo Marnati, che ha la delega sulle strutture di analisi del Covid, assicura di aver prodotto "documentazione corretta e sufficiente e comunque analoga a tutti gli acquisti fatti nei mesi scorsi, compresi quelli durante il lockdown. Forse il ministero o la protezione civile hanno cambiato le regole per l'ingresso in Italia di materiale sanitario per evitare speculazioni da parte di aziende private, ma noi siamo la Regione e non possiamo finire nella blacklist. E' assurdo". Già assurdo, soprattutto ora che, con l'apertura delle scuole ci sarà bisogna di molti esami da effettuare in tempi rapidi, quelli che La Loggia, se aperto e attrezzato per tempo avrebbe dovuto garantire. Comunicazioni da piazza Castello sono partite verso i vertici di Dhl, a cui è stato chiesto di sbloccare la situazione e in qualche modo di farsi perdonare per il ritardo nella consegna, offrendo "un supporto finanziario per le borse di lavoro ai giovani laureati impiegati nel laboratorio".
La Regione accusa l'Agenzia delle dogane, che a sua volta dice di non c'entrare nulla e passa la palla a Dhl, lo spedizioniere che avrebbe dovuto consegnare alla Regione Piemonte due robot per l'esame dei tamponi, fermi all'aeroporto di Malpensa dal 12 di agosto. Uno dei due, l'altro è per l'Università del Piemonte orientale, era destinato al laboratorio di La Loggia, quello che sarà inaugurato questa mattina dal presidente Alberto Cirio nato per studiare la presenza del coronavirus nell'aria e nell'acqua, ma soprattutto per processare da subito 1300 tamponi al giorno, e poi crescere di altre migliaia alzando la potenza di fuoco dei laboratori piemontesi fino a 15mila test covid al giorno. Obiettivo per ora lontano visto che la fabbrica dei tamponi parte dimezzata: il robot - in grado di esaminare 800 tamponi, acquistato negli Stati Uniti per 56mila euro, con una gara bandita dall'Asl To3 - è fermo, smontato nell'aeroporto milanese in attesa dei documenti che ne consentano l'ingresso in Italia. Di chi sia la responsabilità ancora non è chiaro. Della vicenda si è occupato anche l'ex pm Antonio Rinaudo, reclutato nell'Unità di crisi nei mesi dell'emergenza anche per gestire questioni di questo tipo, in passato per altro risolte. Non questa volta, almeno non ancora. L'Agenzia delle dogane sostiene che il pacco sia ancora nella disponibilità dell'azienda di spedizione, che nelle scorse settimane ha chiesto alla Regione ulteriori documenti per poter procedere. Da parte sua l'assessore all'innovazione Matteo Marnati, che ha la delega sulle strutture di analisi del Covid, assicura di aver prodotto "documentazione corretta e sufficiente e comunque analoga a tutti gli acquisti fatti nei mesi scorsi, compresi quelli durante il lockdown. Forse il ministero o la protezione civile hanno cambiato le regole per l'ingresso in Italia di materiale sanitario per evitare speculazioni da parte di aziende private, ma noi siamo la Regione e non possiamo finire nella blacklist. E' assurdo". Già assurdo, soprattutto ora che, con l'apertura delle scuole ci sarà bisogna di molti esami da effettuare in tempi rapidi, quelli che La Loggia, se aperto e attrezzato per tempo avrebbe dovuto garantire. Comunicazioni da piazza Castello sono partite verso i vertici di Dhl, a cui è stato chiesto di sbloccare la situazione e in qualche modo di farsi perdonare per il ritardo nella consegna, offrendo "un supporto finanziario per le borse di lavoro ai giovani laureati impiegati nel laboratorio".
E' di ieri l'estremo tentativo - di cui solo in nottata si conoscerà la riuscita - di spostare da Malpensa alla dogana di Orbassano il pacco, sperando, pensa l'assessore, che poi qui sia più facile sbrogliare la matassa burocratica. Quel che è certo è che oggi i vertici di Regione e Arpa taglieranno il nastro di un laboratorio pronto per metà. Al lavoro da subito c'è infatti solo un altro robot, acquistato da una diversa fornitura che analizza 500 campioni. Per il pezzo grosso, a questo punto, si dovrà non solo attendere lo sdoganamento, ma anche il montaggio. "Servono almeno dieci giorni - dice Marnati - di solito la casa madre invia i montatori dagli Stati Uniti, ma con il Covid non è possibile. Per fortuna, a Pescara ne hanno già montato uno e potranno darci una mano in videoconferenza per farlo anche noi qui".
Sta curva epidemiologica non ha alcun senso...davvero la Russia vuol andare avanti così a farci fessi?!?!
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Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
+27 positivi in Umbria.
Sempre meno ricoverati.
2600 tamponi
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
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