Ho eseguito un confronto tra i vari dati regionali tra il 29 Settembre e oggi, 2 Ottobre.
L'aumento è pressocchè totalmente a carico delle regioni centro-settentrionali: Lombardia (+100), Liguria (+50), Piemonte (+70/100), Lazio (+60), Toscana (+70).
C'è poi la Campania al Sud, che rende conto di +100.
Aumenti lievi altrove. Il Veneto, che ieri aveva visto un picco a +250 dalla sua media settimanale, è oggi rientrato nei ranghi.
Ipotizzavo: primi effetti dell'ondata di freddo di fine Settembre che ha effettivamente colpito più duramente in quelle regioni?
Ieri nel mondo +320mila casi comunque. Viaggiamo ormai, in settimana, oltre i +315mila casi.
Anche in Germania la situazione si deteriora rapidamente: +1516 casi, è il parziale più alto a quest'ora da Aprile.
La combinata crescita dei casi in Italia e Germania fa ancor di più nascere in me il sospetto che ci sia stato un evento temporalmente ben definito. Che sia davvero l'ondata di freddo di fine Settembre? Dopotutto è stata molto intensa, portando le temperature sulle aree centro-settentrionali italiane e in Germania sui livelli più adatti alla diffusione del virus, ma soprattutto ha spinto molte persone a chiudersi in casa o al chiuso per la prima volta dopo mesi.
Non so, è un'ipotesi ovviamente.
Sai che ci stavo pensando anch'io guardando ieri la cartina degli USA postata da Musoita....
Ora là sono i netta ripresa settimanale in tutta la fascia degli stati del Nord da Est a Ovest indistintamente (stagione fredda che avanza di latitudine?), mentre quelli del Sud allo stesso omogeneo modo stanno migliorando.![]()
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
In Liguria ci sono stati almeno tre focolai nell'area urbana spezzina (pieno centro città), tra l'altro collegati tra loro (l'agenzia regionale ha fatto un papocchio, qualcuno secondo me ne dovrà pagare le conseguenze), che si sono sviluppati tra gli ultimi giorni di agosto e l'inizio di settembre, con centinaia di contagi e tutt'oggi sono circoscritti ma non spenti (oggi una ventina di positivi collegati a quei cluster). Un grosso cluster si è sviluppato 10 gg fa nel centro storico di Genova e produce almeno 30-35 positivi al giorno (parliamo di una zona che ha 8000/9000 residenti per Km2). Nei dati degli ultimi giorni sono aumentati fortemente i positivi dovuti ad attività di screening (dei 74 casi genovesi di oggi 30 sono contatti stretti di soggetto positivo, 1 rientro dall'estero e 43 positivi da screening), su questo ultimo dato stanno incidendo parecchio le riaperture scolastiche (non perché ci siano focolai riconosciuti come tali, ma stanno emergendo infezioni oligosintomatiche che probabilmente non sarebbero mai emerse senza riaperture). Il tasso dei pazienti che vengono individuati per accesso al pronto soccorso con sintomi (o tramite squadre G-Sat) è relativamente basso ed è costante da fine agosto (2-3/gg a livello regionale, principalmente nelle zone di focolaio) ma ovviamente a metà luglio era molto più basso (2-3 settimana).
Ultima modifica di galinsog@; 02/10/2020 alle 17:01
Adesso vorrebbero estendere la mascherina obbligatoria all'aperto in tutta Italia. Io sto da solo al parco comunale, la persona più vicina a me é a 30 metri e devo tenere la mascherina? Dai ragazzi é follia
Secondo me nei centri urbani ha un senso anche all'aperto e anche in strada, ma devono esserci indicazioni chiare (es. va definito in modo chiaro quali siano le zone soggette ad obbligo) inoltre ci deve essere un battage ossessivo sul distanziamento sociale in abbinamento alla mascherina, ricordando che anche con la mascherina bisogna evitare di stazionare in luoghi affollati e stare ad almeno un metro di distanza (meglio se due). E' chiaro che se sono da solo in una zona rurale non solo l'uso della mascherina è superfluo, ma è uno spreco di risorse palese e un danno ambientale quasi certo...
Quello che dici è corretto, io parlavo di criteri meramente statistici in base ai dati forniti dalle varie sanità locali.
Poi si potrebbe anche ribattere che testare il 14 o il 15% di quasi 5 milioni di abitanti (Veneto o ancora di più la Lombardia che ne ha oltre 10) non è propriamente la stessa cosa di fare il 18% con 1 milione scarso (T.A.A.) oppure il 16% con poco più di 125.000 residenti (Valle d'Aosta).
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