Sono anche convinto che se volessimo davvero tornare ai numeri di fine luglio probabilmente dovremmo passare da un lockdown generale già ora, magari non lungo due mesi ma 3-4 settimane, il punto è che come si può attuare una misura di questo tipo quando hai vicini che fanno 13, 14, 15.000 positivi al giorno e mantengono misure assolutamente blande anche nelle aree di massima circolazione virale?
Tra l'altro impegnandoti a mantenere le frontiere aperte, per evitare un deterioramento nei rapporti in sede istituzionale? Almeno verso il 10 di marzo avevamo il dubbio "vantaggio" di essere i più contagiati a livello continentale, mentre per ora siamo preceduti da almeno una decina di paesi messi peggio, che però fanno quasi finta di niente... vedi Olanda e Belgio...
Escludi a priori la possibilità che il lockdown generale sarà escluso a prescindere dalla situazione?
Potrebbe essere che eviteranno di farlo anche con numeri peggiori di quelli di marzo, anche con una situazione disastrata al sud.
C'è la possibilità che lasceranno alla responsabilità individuale della gente, a parte mettere paletti ai quali poi ogni amministrazione locale si adeguerà, lasciando libertà di manovra a seconda delle situazioni specifiche.
Ipotizzo
Perché non ci sono criteri uniformi di rilevamento nelle varie regioni, ad esempio ci sono regioni che fanno un numero elevato di tamponi, spalmato sul territorio e altre che fanno un numero variabile di tamponi a seconda della circolazione nelle singole aree territoriali, alcune che operano verificando la diffusione sulle unità amministrative più piccole, altre che buttano semplicemente la rete... Non so nemmeno quale sia la strategia più efficace, se fai molti tamponi molecolari e molti screening in modo generalizzato rischi di trovare pochissimi positivi in rapporto alla popolazione (e questo potrebbe essere il volto oscuro delle regioni che fanno costantemente tantissimi tamponi e hanno in proporzione pochi positivi) mentre con l'altra strategia rischi di fare uno sproposito di tamponi dove sei sicuro di beccare il virus (e chiudere il focolaio) ma se non stai attento rischi di non trovare focolai nei territori che monitori con intensità minore... L'Italia poi è complessa dal punto di vista della geografia urbana... non puoi pensare di usare gli stessi criteri di incidenza, ad es. quello dell'incidenza dei positivi sul totale della popolazione regionale/provinciale/comunale, perché rischi di chiudere territori piccoli con focolai piccolissimi e tenere aperti territori grandi con focolai giganteschi. Faccio un esempio banale, posto che si possono chiudere ambedue i territori, ha più senso fare una zona rossa in un comune di 1200 abitanti con 30 positivi in una RSA o una città con 90.000 abitanti che ha un focolaio con 600 positivi sparsi in 200 nuclei familiari?
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 17:32
Gli asintomatici contagiano eccome, la letteratura scientifica sul tema è univocamente d'accordo!
Il 50% delle infezioni è trasmesso da soggetti che non hanno sintomi (categoria che include sia gli asintomatici, che non ne svilupperanno mai, sia i presintomatici che ne sviluppano dopo qualche giorno).
L'esempio che fai non è azzeccato comunque.
Al massimo è come tentare di spegnere un incendio gettando acqua solo in una zona.
Ma è comunque già qualcosa, perchè si evita che l'incendio si propaghi più di quanto avrebbe fatto senza intervenire.
E' morto anche lo stilista Kenzo (80enne)
Altro dettaglio relativamente alla necessità di fare tanti tamponi (nei posti giusti però): non è che per spegnere un focolaio devi trovare il 100% dei contagiati, probabilmente lo spegni anche trovandone il 70% (anche se ti ci vorrà sicuramente più tempo)... poi è chiaro che l'obiettivo ottimale e da perseguire e trovarli proprio tutti... per cui di tamponi bisogna farne tantissimi, senza sprecarne nemmeno uno però...
Male oggi, molto male. Fare 2500 la Domenica con meno di 100mila tamponi indica la situazione inizia a degenerare, e non mi stupirei se Venerdì prossimo, a questo punto, ne vedremo 4000.
In Puglia +151 casi.
De Luca ha annunciato in una sua diretta che vorrebbe aumentare il n° di posti letto in TI in Campania a 800.
Segnalibri