Sei stato chiarissimo, ma tieni conto che il protocollo, come tutti quelli definiti durante la "fase 2" è stato frutto di una mediazione, in questo caso tra le esigenze di garantire la profilassi e di far scendere le squadre in campo. La vicenda del Genoa secondo me è paradigmatica di qualcosa che non ha funzionato o nel modo in cui il protocollo è stato attuato o nel modo in cui è stato concepito (22 contagiati, di cui 17 sono calciatori). Spero che si sia trattato di un errore in fase di attuazione/sorveglianza, perché altrimenti sorgono legittime preoccupazioni sul rischio a cui si espongono i calciatori (tutti, a partire dalla Terza categoria) e coloro che praticano gli sport di squadra. Alcune federazioni ad esempio hanno rimandato l'inizio dei loro campionati, come la FIN col campionato nazionale di pallanuoto. Inoltre ci sono situazioni lavorative (e tale considero il calcio professionistico) in cui l'ampiezza degli spostamenti e il numero di contatti dei singoli lavoratori sono tali che, la tracciabilità elettronica delle persone, tramite Immuni, dovrebbe essere inserita obbligatoriamente nei protocolli.
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 14:58
Le cose si possono guardare pure al contrario.
Se con un intera squadra positiva la squadra avversaria ne ritrova solo 2, con grande probabilità ma senza certezza del contagio diretto, allora il protocollo è studiato bene.
Per quello che ricordo è uno sport all'aria aperta e con esposizione breve e non continua. Ovvero tutto il contrario di quello che vuole il contagio probabile.
Ogni anno i 5090 posti letto di rianimazione sono occupati con un tasso del 48,4 per cento (fonte AGI)
In realtà sarebbe da distinguere anche tra ricoveri programmati (esempio stupido, uno che fa il pace maker si fa un giro in t.i. di routine) e non.
E ci sarebbe anche da considerare i tempi medi di degenza che nel caso del covid sono più alti.
Infatti sulla carta è altamente improbabile, perlomeno tra calciatori e staff di squadre avversarie, addiritutra toglierei l'aggettivo "grande" alla parola "probabilità", un calciatore ha sicuramente molte più probabilità di infettarsi nella cerchia delle frequentazioni personali e professionali che sul campo. Però mettendo da parte il caso Napoli, pur strettamente collegato, rimane quello Genoa... se tutte le misure, negli spogliatoi, nelle sedute di fisioterapia, nel distanziamento interpersonale sono state rispettate allora qualcosa non ha funzionato.
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 15:13
Oggi siamo sempre poco sopra i 2500 contagi ma meno di 100.000 tamponi
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Cosa dicono oggi i numeri
In data 4 ottobre l’incremento nazionale dei casi è +0,79% (ieri +0,88%) con 325.329 contagiati totali, 231.914 dimissioni/guarigioni (+697) e 35.986 deceduti (+18); 57.429 infezioni in corso (+1.863). Elaborati 92.714 tamponi (ieri 118.932); 2.578 positivi; rapporto positivi/tamponi 2,78% (ieri 2,39%). Ricoverati con sintomi 3.287 (+82); terapie intensive +6 (303). Nuovi casi soprattutto in:Campania 412; Lombardia 314; Veneto 261; Lazio 244; Toscana 188; Emilia Romagna 179; Piemonte 173; Puglia 151; Liguria 121; Sardegna 111. In Lombardia curva +0,29% (ieri +0,36%) con 14.795 tamponi (ieri 18.860) e 314 positivi; rapporto positivi/tamponi 2,12% (ieri 2,08%); 108.065 contagiati totali; ricoverati +3 (296); terapie intensive -3 (39); 2 decessi (16.969). Oggi un’avvertenza importante per la consultazione e interpretazione dei dati ufficiali contenuti nel Report esteso dell’Iss, che viene pubblicato ogni venerdì e riporta come è giusto che sia solo dati consolidati: il documento del 2 ottobre, l’ultimo disponibile, fotografa il periodo 14-27 settembre. Per quanto riguarda l’indice Rt i tempi sono ulteriormente dilatati, perché si tratta di un’elaborazione che non può essere fatta in tempo reale con i metodi tradizionali e più affidabili: il bollettino del 2 ottobre, di conseguenza, riporta i valori rilevati nel periodo 10-23 settembre. Questo ritardo si riscontra in tutti i Report (come correttamente segnalato dall’Iss) ma spesso i dati vengono presi e rilanciati come freschissimi e relativi all’andamento degli ultimi giorni: non è così, ed è giusto saperlo. Utilizzare l’Rt ufficiale dell’Iss per segnalare una bassa circolazione “in tempo reale” del virus in una determinata area geografica è un errore grave: si tratta di un dato storico, non in grado di riflettere la situazione puntuale ma solo di fornire una fotografia attendibile di quanto accaduto “fino a” una decina di giorni prima. Dobbiamo quindi sapere che, in ogni singola Regione come a livello nazionale, il valore è destinato a salire oppure a scendere per esempio (ma non solo) in base all’andamento dei nuovi casi nel periodo successivo alla chiusura della rilevazione: nel nostro caso devono ancora essere incorporati i dati raccolti dal 24 settembre a 4 ottobre, ed è facile pronosticare un rialzo di Rt visti i numeri degli ultimi giorni. L’Rt nazionale per il periodo 10-23 settembre, calcolato sui soli casi sintomatici ed escludendo tutte le altre positività, era 1.01. Sopra questo valore c’erano 12 Regioni o Province autonome: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Umbria, Veneto.
Passano gg e numeri e son sempre più pessimista sulla possibilità di evitare lockdown.
E più si attende nel farli mirati più aumenta la probabilità di doverli fare generali...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io ho anche qualche dubbio sull'efficacia dei lockdown "mirati" e, siccome più li reiteri meno diventano sostenibili, per cui devi comunque temperarli (o per durata o per estensione delle limitazioni) dubito che siano efficaci anche i lockdown generali successivi al primo, ma mi sa che lo vedremo presto...
Secondo me l'occasione d'oro per controllare definitivamente la circolazione di questo virus l'abbiamo persa, a livello continentale tra giugno e luglio, non avendo una regia in sede UE e temo che questa occasione non si ripresenterà più...
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