E' come arginare uno tsunami con un secchiello... a meno di non fare un lockdown totale (attuale zona rossa) fino al conseguimento dell'immunità da vaccino, che ben difficilmente sarebbe ottenibile fino ai primi mesi del 2022... tieni anche conto che non affonti una roba del genere con misure meramente nazionali, andrebbe attuato un confinamento di diverse settimane (credo non meno di 5) a livello europeo e non è detto che basti perché in alcuni paesi la situazione potrebbe essere più avanzata e non più gestibile se non con un lockdown perenne per un anno o oltre (che è totalmente folle). Peraltro sai che io sono da sempre molto critico sul modo in cui abbiamo affrontato l'intera vicenda Covid-19 che mi è sembrata un gigantesco atto di presunzione e di sopravvalutazione dei propri mezzi.
Ultima modifica di galinsog@; 05/01/2021 alle 17:19
Beh non credo sia propriamente così, nel senso che l'effetto di un lockdown è incrementale. Puoi passare da 2 a 1 come da 7 a 1.
Sicuramente rende più difficile a. scendere molto sotto 1 (ossia puoi ottenere un calo ma non scendere al di sotto di un certo plateau) e b. riaprire.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Possiamo però ritardarne gli esiti. La nuova variante è comunque in Italia da poco, e se si diffondesse con Rt di 1,7 impiegherebbe per l'appunto un mese a raggiungere livelli ragguardevoli (parlo di oltre 30mila al giorno).
Se riuscissimo a ritardarne gli effetti sarebbe già qualcosa, visto che ci avviciniamo alla stagione primaverile...
Secondo me rende proprio impossibile b senza un'adeguata copertura vaccinale... a meno di non fare già un lockdown preventivo a livello continentale... anche perché se arrivi a 100.000 o a 60.000 contagi al giorno con indice fluttuante attorno a 1 come puoi pensare di riaprire? Poi si creerebbe anche una situazione di "azzardo morale" diffuso, soprattutto qualora le persone cominciassero a percepire le misure di lockdown come inefficaci e questa sensazione (ingiustificata) c'è già... e per azzardo morale intendo l'attuare comportamenti socialmente dannosi ma soggettivamente convenienti perché non si ha più fiducia nella loro utilità, riducendo l'efficacia delle misure di mitigazione e costringendo a prolungarne la durata, in una situazione di pernne auto-avvitamento, un po' come si è visto in Argentina...
Ultima modifica di galinsog@; 05/01/2021 alle 17:38
continua il metodo intrapreso da un po di gg
i morti li andiamo a cercare nei cassetti e armadi . i tamponi non si fanno piu perchè così non vanno a pesare sui dati comunicati in quanto non riusultano .Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 1.131 nuovi contagi su 9.594 tamponi (pari all'11,8%), di cui 2.489 test rapidi antigenici. I decessi registrati sono 20, a cui si aggiungono 21 morti pregresse afferenti al periodo tra il 16 novembre e il 22 dicembre 2020. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 59 mentre quelli in altri reparti ammontano a 657.
sono 688 comunicati contro 1131 nuovi contagi con i test rapidi che non si sa che affidabilità hanno . se non li vogliono nei conti ci sarà un motivo .
aggiungo . vacciniamo il personale sanitario magari sono loro la macchina del contagio visto il continuo di sta cosa
Nel dettaglio dei dati odierni sul Covid-19 in Friuli Venezia Giulia, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 45 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari risultati contagiati all'interno delle stesse strutture sono in totale 27.
Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di sei infermieri, un medico, due Oss e due terapisti della riabilitazione; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di quattro infermieri, un medico, un Oss, un addetto all'assistenza, un terapista della riabilitazione, due tecnici, un amministrativo e uno psicologo; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale di un terapista della riabilitazione, un logopedista, dieci infermieri, un medico, un amministrativo e quattro Oss. Da rilevare inoltre il caso di un dirigente al Cro di Aviano.
Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
Screenshot 2021-01-05 173805.jpg
In data 5 gennaio l’incremento nazionale dei casi è +0,70% (ieri +0,50%) con 2.181.619 contagiati totali, 1.536.129 dimissioni/guarigioni (+16.023) e 76.329 deceduti (+649); 569.161 infezioni in corso (-1.297). Elaborati 135.106 tamponi totali (ieri 77.993) con 54.512 casi testati (ieri 35.417); 15.378 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 11,38% (ieri 13,84% - target 2%); rapporto positivi/casi testati 28,21% (ieri 30,49% - target 3%). Ricoverati con sintomi +378 (23.395); terapie intensive -10 (2.569) con 202 nuovi ingressi del giorno. Nuovi casi soprattutto in: Veneto 3.151; Lazio 1.719; Sicilia 1.576; Emilia Romagna 1.506; Lombardia 1.338; Puglia 1.081. In Lombardia curva +0,27% (ieri +0,17%) con 12.790 tamponi totali (ieri 8.161) e 4.611 casi testati (ieri 3.029); 1.338 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 10,46% (ieri 10,57% - target 2%); rapporto positivi/casi testati 29,01% (ieri 28,49% - target 3%); 487.271 contagiati totali; ricoverati +107 (3.334); terapie intensive -9 (475) con 37 nuovi ingressi del giorno; 25.406 decessi (+62). Ritorniamo, dopo qualche giorno, a calcolare l’Rt: il metodo Kohlberg-Neyman (KN) consente di verificarne il valore istantaneo, ma proprio per questo motivo risente molto più dei metodi tradizionali delle forti oscillazioni giornaliere. Per mitigare questa distorsione abbiamo utilizzato, da alcuni mesi, il metodo KN modificato: che tuttavia riesce a eliminare solo parzialmente gli effetti legati a importanti sbalzi nel totale dei positivi quotidiani. I giorni a cavallo delle festività natalizie sono stati caratterizzati da una sequenza particolarmente lunga con un basso numero di test, e quindi con una forte riduzione dei nuovi casi individuati: questo si è riflesso sull’Rt che è passato, a livello nazionale, dallo 0.94 del 25 dicembre allo 0.76 di soli 4 giorni dopo. La parziale stabilizzazione dei valori (per quanto sottostimati rispetto alla realtà) consente dopo 10 giorni di riprendere il calcolo. Alla sera del 4 gennaio l’Rt nazionale ha raggiunto 1.04, in risalita dallo 0.90 del 1° gennaio, 0.93 del 2 gennaio e 1.01 del 3 gennaio. Andamento analogo per quanto riguarda la Lombardia, che monitoriamo costantemente in quanto Regione più colpita da inizio pandemia e con una popolazione che da sola rappresenta il 16,6% del totale nazionale. Da un massimo di 1.03 registrato la sera del 25 dicembre, l’Rt istantaneo lombardo è crollato a 0.64 il 29 dicembre per poi stabilizzarsi e risalire fino a 0.92 ieri, 4 gennaio. Anche per quanto riguarda la Regione attualmente con il maggiore numero di casi, il Veneto, l’anomalia al ribasso dell’Rt è stata ormai riassorbita e il valore (0.99 alla sera del 25 dicembre) è tornato a 0.94 il 4 gennaio. Si tratta per ora di valori indicativi e meno precisi di quanto accade nei periodi con numeri più attendibili, ma che già iniziano a riflettere una fase di ripresa dell’epidemia finora nascosta dal calo dei test. Considerando la sottostima dei casi individuati è lecito ipotizzare già oggi, sempre con il metodo KN modificato, un Rt di 1.15 - 1.25 a livello nazionale e di 1.10 - 1.15 per Lombardia e Veneto. La tendenza in atto dimostra che gli effetti delle riaperture attuate tra il 6 e il 13 dicembre, con il ritorno di molte Regioni in zona gialla, stanno di fatto annullando in modo anticipato i benefici attesi dall’introduzione delle zone rosse a cavallo delle festività. In pratica stiamo assistendo a una nuova fase di espansione dell’epidemia, confermata dall’andamento dei ricoverati e delle terapie intensive, che vedremo riflessa a breve anche dall’Rt: al termine delle attuali restrizioni potremo, nella migliore delle ipotesi, ritornare alla situazione immediatamente precedente al Natale. Continueremo a monitorare questo parametro nei prossimi giorni che, a partire dall’11 gennaio, dovrebbero vedere un ritorno a un numero più consistente di test eseguiti: e, di conseguenza, a una maggiore attendibilità dei dati sui quali viene eseguito il calcolo. (M.T.I.)
+60.916 casi in UK, e +830 morti (tot. 76.305).
Al ritmo di 500 morti al giorno ufficiali, in Italia fino al 1° Aprile morirebbero altre 50mila persone.
Il problema è che in emergenza sanitaria pensavo uno snellimento ed un uso più massivo dei dispositivi che si chiamano cellulari, posta elettronica, whats app, ecc anche in orari magari non proprio consoni per i medici di base. Sono un negativizzato e ti dirò per esperienza che nei centri covid, la sanità Km0, e comunque tutta la gestione dei tamponi, è un organizzazione che ti fa per lo meno ricordare che siamo effetivamente in una emergenza sanitaria, il resto assolutamente no...
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